vladimir putin euro soldi

L’EUROPA, LA MIGLIORE ALLEATA DI PUTIN – NEL 2023 IL CREMLINO HA INCASSATO ALMENO 3 MILIARDI DI EURO, IN TASSE, DALLE AZIENDE DELL’UNIONE EUROPEA – LA SOMMA DELLE IMPOSTE INTASCATE DAL CREMLINO DALLE AZIENDE STRANIERE SALE A 21,6 MILIARDI DI DOLLARI, SE SI CONSIDERANO ANCHE LE AZIENDE PROVENIENTI DA PAESI PRO-UCRAINA – IN EUROPA SONO 827 LE AZIENDE CHE HANNO “GENERATO 81,4 MILIARDI DI DOLLARI (79 MILIARDI DI EURO) DI RICAVI”. E CON L'IMPOSTA SUGLI UTILI SOCIETARI CHE AUMENTERÀ AL 25%, IL CONTRIBUTO DELLE AZIENDE OCCIDENTALI POTREBBE AUMENTARE ULTERIORMENTE…

Estratto da www.corriere.it

vladimir putin

 

[…] Secondo un rapporto pubblicato dalle ong B4Ukraine e Squeezing Putin e dall'Istituto della Scuola di Economia di Kiev, solo nel 2023 il Cremlino ha potuto raccogliere 3 miliardi di euro in tasse dalle aziende dell'Unione europea ancora operative in Russia. Il maggior contribuente straniero è stata la Philip Morris, il colosso del tabacco che ha versato 208 milioni di euro a fronte di ricavi pari a 7 miliardi.

 

Come rivela Politico.eu, la somma totale delle tasse intascate dalla Russia da aziende straniere sale a 21.6 miliardi di dollari se si considerano anche  le aziende provenienti da Paesi pro-Ucraina o sostenitori espliciti della guerra di aggressione della Russia.

 

PUTIN E LA DENAZIFICAZIONE DELL EUROPA - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

Sono molte le imprese che hanno già lasciato la Russia dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, ma tra le oltre millecinquecento aziende analizzate, più della metà provengono dai Paesi del G7, che in teoria supportano l'Ucraina politicamente, finanziariamente e militarmente: «Le 930 aziende del G7 e dell'UE erano i principali contribuenti fiscali in Russia, con 16 dei primi 20 contributori provenienti da queste nazioni».

 

Concentrandosi solo sull'Unione europea, il rapporto conta 827 aziende che insieme hanno «generato 81,4 miliardi di dollari (79 miliardi di euro) di ricavi, in calo rispetto ai 111,4 miliardi del 2022, ma i cui contributi fiscali sugli utili sono rimasti stabili a 3 miliardi di euro», si legge nel rapporto intitolato Corporate Enablers of Russia’s War in Ukraine. L'imposta sugli utili societari aumenterà quest'anno in Russia, passando dal 20% al 25%, il che significa che il contributo delle aziende occidentali potrebbe aumentare ulteriormente. […]

VLADIMIR PUTIN - RUBLOputin rubli 7putin on fired azero a dieci meme by emiliano carli

Ultimi Dagoreport

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – DI FRONTE ALLO PSICODRAMMA LEGHISTA SUL VENETO, CON SALVINI CHE PER SALVARE LA POLTRONA E' STATO  COSTRETTO AD APPOGGIARE LA LISTA DI ZAIA, MELONI E FAZZOLARI HANNO ORDINATO AI FRATELLINI D’ITALIA UN SECCO “NO COMMENT” - LA PREMIER E IL SUO BRACCIO DESTRO (E TESO) ASPETTANO CHE LE CONTRADDIZIONI INTERNE AL CARROCCIO ESPLODANO E POI DECIDERE IL DA FARSI - PER NON SPACCARE LA COALIZIONE, LA DUCETTA POTREBBE SCENDERE A MITI CONSIGLI, NON CANDIDARE IL “SUO” LUCA DE CARLO E MAGARI TROVARE UN NOME “CIVICO”...

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...