METTI UNA MATACENA SULLO YACHT - L’EX PARLAMENTARE DI FORZA ITALIA USAVA COME UFFICIO LA SUPER IMBARCAZIONE “BLACK SWAN” NOLEGGIATA DALLA SUA SOCIETÀ – DALLE INTERCETTAZIONI SPUNTA PURE RICUCCI

Lucio Musolino per "il Fatto Quotidiano"

Incontri per parlare di affari, ma non solo. Sullo yacht "Black Swan" c'erano Bruno Mafrici e Amedeo Matacena, l'ex parlamentare di Forza Italia condannato per mafia a 5 anni di carcere. Stando alle intercettazioni eseguite dalla Dia, i due si sono più volte visti a Portovenere dove hanno preso il largo a bordo dell'imbarcazione di lusso, formalmente di proprietà di una società di leasing, ma di fatto noleggiata dalla "Ulisse Shipping" di Matacena al centro dell'inchiesta della Procura di Reggio che ha arrestato anche Claudio Scajola, accusato di aver aiutato il parlamentare latitante a tentare la fuga in Libano.

Gli agenti stanno ricostruendo i rapporti tra la società di leasing e l'Ulisse shipping. Una prima traccia l'ha fornita ai pm proprio Bruno Mafrici che, nel corso di un interrogatorio, ha ammesso i contatti tra tale "Andrea Gaudioso che ha finanziato i principali imprenditori reggini, tra i quali Matacena. Mi pare operi per Italease, Bne Leasing o Selma Bpm".

Intanto, sono stati avviati accertamenti su altri parlamentari di Forza Italia il cui nome compare al fianco di quello di Matacena in un elenco scritto a mano, trovato sulla scrivania dello studio di Scajola. Gli inquirenti sospettano che il parlamentare latitante abbia goduto di appoggi (oltre a Scajola) da parte di altri esponenti berlusconiani.

Entrature che avrebbero potuto agevolare l'impero imprenditoriale del politico legato, a sua volta, alla 'ndrangheta. In queste ore, inoltre, i pm stanno intrecciando i due filoni dell'inchiesta Breakfast, quello sui rapporti tra la Lega Nord e quello sulla latitanza del parlamentare scappato a Dubai.

Qui i sostituti Lombardo e Curcio avrebbero trovato il collegamento tra Amedeo Matacena e Marcello Dell'Utri. Riascoltando le intercettazioni dell'indagine, infatti, il nome che ricorre più spesso è quello di Bruno Mafrici, il faccendiere reggino (il pentito Nino Fiume lo indica "vicino alla cosca De Stefano", ndr) che si fa chiamare "avvocato" non essendo neanche laureato. Amico, socio e coindagato dell'ex tesoriere dei Nar Lino Guaglianone e del leghista Francesco Belsito, secondo gli uomini della Dia, il faccendiere Mafrici era in contatto con Ezio Cartotto, ex democristiano e fondatore di Forza Italia insieme a Dell'Utri.

Con lui, si sarebbe visto nel maggio 2011. Un incontro i cui contorni sono ancora sconosciuti ma di cui è lo stesso Mafrici a parlarne in un'intercettazione con lo zio Giuseppe Crisopulli. "Ho visto Ezio Cartotto. (...) È uno di quelli che veramente insieme a Dell'Utri e altri, ha fatto Forza Italia". Ma nelle carte su Scajola compare anche il furbetto del quartierino, Stefano Ricucci.

Di lui parlano al telefono il presunto faccendiere Vincenzo Speziali con la moglie Joumana. In un'intercettazione dell'11 febbraio scorso Speziali "spiega alla moglie che, secondo l'accordo fatto tra Stefano (Ricucci, ndr) e Robert e quando avranno un attimo di tempo lo dovranno fare vedere, il contratto, a Mikati direttamente perchè lo vuole vedere lui".

Najib Mikati è l'ex premier libanese, dimessosi a marzo del 2013. È l'uomo più ricco del Libano e tra i 500 più facoltosi del mondo. Secondo una ricostruzione di persone vicine a Speziali, che però risulta vaga e non completa, lo stesso avrebbe cercato di far ottenere in Libano un prestito per Ricucci.

Contattati dal Fatto, quest'ultimo e Speziali non hanno voluto commentare la circostanza. "Non sono tenuto a spiegare a voi fatti privati" è stata la risposta di Ricucci: "Lei mi chiede di alcune intercettazioni di cui si parla di me. Che cosa ne posso sapere io?" "Ma lo ha chiesto un prestito in Libano". E Ricucci non intende rispondere.

 

CHIARA MATACENA CON LA FIGLIAARRESTO CLAUDIO SCAJOLA chiara rizzo matacena e d dd af bc aded f deba a marco e marcello dellutri FRANCESCO BELSITO Vincenzo Speziali - Copyright Pizzi

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