conte renzi di donna

“UN'INCHIESTA SUGLI APPALTI COVID ADESSO È SACROSANTA SE QUALCUNO HA RUBATO È ALTO TRADIMENTO” – RENZI METTE NEL MIRINO CONTE PER L'INDAGINE PER TRAFFICO DI INFLUENZE SU LUCA DI DONNA, SODALE DI GIUSEPPI: “PEGGIO DI TANGENTOPOLI. UNA VICENDA CHE COINVOLGE IL COMMISSARIO SCELTO DA CONTE, CON PERSONALE DEI SERVIZI LA CUI DELEGA AVEVA CONTE, NELLO STUDIO DEL MENTORE DI CONTE, NELL'UFFICIO DEL COLLEGA DI CONTE. IL PARTITO DI CONTE HA QUALCOSA DA DIRE?" – LA BORDATA ALLA MELONI. E SU MORISI: “BASTA CON L'ACCANIMENTO MEDIATICO BASATO SU NOTIZIE PRIVE DI RILIEVO PENALE”

LAURA CESARETTI per il Giornale

MATTEO RENZI

 

Senatore Matteo Renzi, che bilancio trae da questa tornata elettorale?

«Il centrosinistra vince e il centrodestra perde. Ma resta il problema di capire che cosa accadrà alle Politiche, quando voterà il 25% di elettori in più. La mia impressione è che molti di coloro che si sono astenuti adesso potrebbero tornare a casa, e premiare la destra ove essa presentasse persone più credibili di Bernardo e Michetti. Dunque raccomando prudenza e saggezza: chi a sinistra oggi canta vittoria sbaglia»

 

LUCA DI DONNA GIUSEPPE CONTE

La scoppola più dura la hanno presa i Cinque Stelle di Conte. Perchè? E tolti di mezzo, o ridotti ai minimi termini i grillini, il centrosinistra è destinato a cambiare?

«Ecco, i grillini invece sono destinati a sparire. E la cosa mi procura un sentimento di giubilo, ovviamente. Guardi Milano: vedere la candidata scelta personalmente da Giuseppe Conte, e presa direttamente dal Cda del Fatto Quotidiano, ottenere un risultato così basso, tale da non riuscire nemmeno a superare il quorum per il Consiglio comunale, fa pensare. Persino Paragone - e dico Paragone - ha fatto meglio dei grillini.

 

I Cinque Stelle non hanno futuro: erano il movimento anti-casta e ora sono il partito delle auto blu. E quando Conte si fa fotografare con la bandiera del Pci alle spalle viene fuori plasticamente l'immagine di un uomo pronto a cambiare idea per una poltrona. Prenderà ancora qualche like come influencer, ma come politico è finito. Ammesso che abbia mai iniziato».

conte vs renzi

 

Salvini ha reagito alla batosta alzando i toni. La maggioranza di Draghi è destinata a indebolirsi?

LUCA DI DONNA GIUSEPPE CONTE - COPERTINA PANORAMA

«Andare contro Draghi fa indebolire Salvini, non il contrario. Il leader della Lega sta sbagliando impostazione. Dovrebbe replicare l'esempio di Berlusconi, che verso la fine degli anni Novanta fece un accordo con Kohl, Aznar e l'allora leader del Ppe Agag, portando Forza Italia dentro la famiglia dei conservatori europei. Salvini invece ondeggia tra il sostegno a Draghi e le spinte no-euro e no-vax. Deve scegliere se vuole essere serio. E deve scegliere come fece Berlusconi venticinque anni fa se vuole essere credibile».

 

Il risultato di Calenda a Roma cosa significa? C'è spazio elettorale per un centro liberale fuori dal «nuovo bipolarismo» di Letta? O siete compatibili con uno schieramento che comprenda anche Conte?

«Il bipolarismo che vede Letta al momento non c'è. Ancora ieri candidati grillini al ballottaggio, come il sindaco di Cattolica, proponevano l'accordo con la destra contro quello che loro chiamano sistema di potere Pd. Comunque noi siamo elettoralmente incompatibili con Conte. Ammesso, e non concesso, che Conte arrivi alle Politiche ancora in sella al movimento».

 

renzi con i ragazzi della scuola di politica

Lo strappo della Polonia contro lo stato di diritto Ue ha subito spaccato il centrodestra. Può rianimare anche in Italia il sovranismo antieuropeo?

«La posizione della Meloni è filo-polacca ma anti-italiana. Chi tifa Varsavia, in questa vicenda, tifa contro l'interesse nazionale. Chi vuole difendere l'interesse dell'Italia sta dalla parte dell'Europa. La sovranista Meloni guida un partito che più che difendere i fratelli d'Italia si preoccupa dei cugini di Polonia o dei nipotini d'Ungheria. Più si definiscono sovranisti, più lavorano contro l'Italia. Incredibile».

 

Draghi riapre tutto e dice che grazie ai vaccini possiamo iniziare a guardare oltre il Covid. Lei intanto chiede una commissione di inchiesta sulla questione degli appalti Covid: «Peggio di Tangentopoli», dice. Perché?

«Draghi ha ragione. Ma proprio adesso che ci stiamo mettendo alle spalle un disastro senza precedenti, e con 132mila morti, dobbiamo pretendere parole di verità su ciò che è successo. Ci sono troppe opacità negli appalti milionari assegnati dalla gestione commissariale, ed è sacrosanto che la politica verifichi se qualcosa non ha funzionato. Non è andato tutto bene.

renzi a in onda

 

Ed è sacrosanto capire cosa. Se qualcuno ha rubato sulle mascherine o ha commesso reati mentre l'Italia non aveva mascherine e ventilatori, quel qualcuno deve pagare. Perché rubare è un reato odioso e insopportabile, ma se oltre a rubare ti approfitti di un paese in ginocchio, quello diventa alto tradimento, contro l'Italia e contro gli italiani».

 

conte

Quindi l'inchiesta per traffico di influenze su Luca Di Donna, con contorno di generali, sarebbe solo la punta di un iceberg?

«Non tocca a me verificarlo. Se fosse vero che hanno restituito delle mascherine perché l'accordo con determinati legali non è stato perfezionato, sarebbe gravissimo. Ma siccome siamo garantisti, aspettiamo che decidano i magistrati. Quello che non possiamo aspettare, invece, è il giudizio politico su una vicenda che coinvolge il commissario scelto da Conte, con personale dei servizi la cui delega aveva Conte, nello studio del mentore di Conte, nell'ufficio del collega di Conte. Il partito di Conte ha qualcosa da dire, o a forza di urlare onestà hanno perso la voce e sono diventati improvvisamente afoni?».

 

L'avvocato Di Donna (anche lui dello studio Alpa) veniva spesso citato come figura chiave del cerchio magico contiano. Ora però Conte smentisce recisamente di averlo frequentato da premier. Ci crede?

renzi ponte di legno 1

«Conte dice di non aver avuto rapporti con Di Donna quando era a Palazzo Chigi. Arcuri smentisce frequentazioni con Di Donna. Sul Conte Ter alla fine scopriremo che ha fatto tutto Ciampolillo. Sinceramente mi sembra tutto poco credibile. Ma alla fine mi interessa il giusto: sono così felice di aver aperto la crisi e di aver mandato a casa Conte, sostituendolo con Draghi, e Arcuri sostituito da Figliuolo, che questo scaricabarile non mi appassiona. Oggi l'Italia è più forte di prima, ed è merito anche di Italia viva, non del giro Di Donna».

 

La «Bestia» di Morisi la ha spesso messa nel mirino, ma lei oggi gli esprime solidarietà. Perché?

«Morisi è stato ispiratore di tante campagne di manganellamento mediatico contro il sottoscritto e contro molti miei amici. Ma l'accanimento contro la sua vita privata è incivile. Non è giusto finire sui giornali solo perché partecipi a un incontro gay o per scelte personali in cui nessuno ha il diritto di mettere il naso. Da avversario politico, gli esprimo solidarietà: i suoi fatti privati dovevano restare tali. E se la Bestia ha massacrato mediaticamente alcuni di noi, questo non giustifica una reazione uguale e inversa. Occhio per occhio, dente per dente significa aderire alla legge del taglione, non a quella della civiltà. E noi non siamo bestie: basta con l'accanimento mediatico basato su notizie prive di rilievo penale. Basta».

 

renzi

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...