
DIAMO A CESARE QUEL CHE E’ DI CESARE: LA GALERA - L’ITALIA PRONTA A UNA NUOVA ISTANZA D’ESTRADIZIONE PER CESARE BATTISTI - NELLA SUA SENTENZA, IL GIUDICE BRASILIANO CONSIGLIA DI SPEDIRE IL TERRORISTA IN FRANCIA O IN MESSICO
CESARE BATTISTI ALLA PRESENTAZIONE DEL SUO ULTIMO LIBRO IN BRASILE
Emiliano Guanella per “la Stampa”
Dopo quattro anni il caso Battisti torna ad occupare l’agenda politica in Italia e in Brasile. La sentenza di un giudice brasiliano che ha disposto l’espulsione dell’ex terrorista dal Paese sudamericano riapre la possibilità dell’estradizione in Italia.
Il ministro della giustizia Orlando ha dichiarato che il governo è pronto a riattivare tutti i canali in questo senso. Nella sentenza brasiliana si raccomanda l’espulsione di Battisti verso il Messico o la Francia, i due Paesi dove ha soggiornato dopo la sua fuga dall’Italia o in un’altra nazione disposta a riceverlo. «Auspichiamo – ha detto Orlando - che se questo provvedimento verrà confermato questo ci consenta di dar luogo a una richiesta di estradizione, che abbiamo già fatto da tempo».
La vicenda potrebbe avere anche un altro risvolto. L’Avvocatura generale dell’Unione ha recentemente rappresentato il Brasile nell’udienza presso la Cassazione a Roma per l’estradizione dell’ex banchiere brasiliano Pizzolato, condannato in patria a 12 anni per malversazione di fondi pubblici.
Dopo che la Cassazione ha dato via libera all’estradizione, le sorti di Pizzolato, dipendono, in un curioso intreccio politico-diplomatico dalla decisione finale che prenderà il ministro Orlando. In Brasile si teme che la vicenda Battisti possa influenzare la decisione italiana su Pizzolato; due casi diversi per i quali potrebbe essere necessaria una negoziazione politica.