elon musk ue europa

DAZI E CONTROCAZZI: L’UNIONE EUROPEA SI PREPARA A COLPIRE AL CUORE ELON MUSK, CON UNA SANZIONE DA 1 MILIARDO AL SOCIAL “X” (EX TWITTER) – LA PIATTAFORMA DI PROPRIETÀ DELL’UOMO PIÙ RICCO DEL MONDO, E “DOGE” DI TRUMP, HA VIOLATO LA LEGGE EUROPA SUI CONTENUTI ILLECITI E LA DISINFORMAZIONE – LE SANZIONI INCLUDERANNO UNA MULTA E RICHIESTE DI MODIFICHE AL PRODOTTO. POI UNO SI CHIEDE PERCHÉ MUSK COVI TANTO LIVORE VERSO L’UE, UN “MONUMENTO ALLA BUROCRAZIA”

USA: NYT, UE PREPARA SANZIONE DA 1 MLD CONTRO X WASHINGTON

elon musk x

 (LaPresse) - L'Unione Europea sta preparando una sanzione da oltre un miliardo di dollari nei confronti di X. Lo scrive il New York Times, riferendo che la piattaforma di social media di Elon Musk ha infranto il Digital Services Act, la legge europea per combattere i contenuti illeciti e la disinformazione.

 

Le sanzioni dovrebbero includere una multa e richieste di modifiche al prodotto, secondo quanto riferito dalle fonti del Nyt. L'annuncio dovrebbe avvenire questa estate. Le fonti Ue del Nyt hanno affermato che l'indagine su X stava procedendo indipendentemente dai negoziati sui dazi, dopo l'annuncio fatto mercoledì da Donald Trump. L'indagine è iniziata nel 2023 e l'anno scorso i regolatori della Ue avevano già emanato un giudizio preliminare, secondo cui X aveva violato la legge europea.

 

elon musk contro la commissione ue - tweet di andrea stroppa

L'UE PREPARA IMPORTANTI SANZIONI CONTRO X DI ELON MUSK

Traduzione di un estratto dell’articolo di Adam Satariano per il “New York Times”

 

I regolatori dell’Unione Europea stanno preparando pesanti sanzioni contro X, la piattaforma social di Elon Musk, accusata di aver infranto una legge fondamentale volta a contrastare la disinformazione e i contenuti illeciti. Lo hanno riferito quattro fonti a conoscenza diretta dei piani, sottolineando che la decisione rischia di acuire le tensioni con gli Stati Uniti, poiché colpisce uno dei più stretti consiglieri del presidente Trump.

 

Secondo le fonti, le sanzioni prevedono una multa e l’obbligo di apportare modifiche strutturali alla piattaforma. L’annuncio ufficiale è atteso per l’estate e rappresenterebbe la prima applicazione concreta del Digital Services Act (DSA), la nuova normativa europea che impone alle piattaforme digitali di sorvegliare attivamente i contenuti pubblicati.

 

X MUSK - MEME SUL NUOVO NOME DI TWITTER BY EMILIANO CARLI

Le autorità europee stanno ancora valutando l’ammontare esatto della multa da infliggere a X, consapevoli del rischio di inasprire ulteriormente i rapporti con Trump in un momento già segnato da tensioni transatlantiche [...]. Una delle fonti riferisce che la multa potrebbe superare il miliardo di dollari, nell’intento di fare di X un caso esemplare e scoraggiare altre aziende dal violare la legge.

 

[...] Un accordo rimane comunque possibile: se X accettasse di apportare modifiche che soddisfino le autorità di regolamentazione, potrebbe ancora evitarsi una sanzione definitiva, spiegano i funzionari.

 

X è però coinvolta anche in una seconda indagine da parte dell’UE, più ampia e potenzialmente più grave. In quest’ambito, secondo due fonti, Bruxelles sta costruendo un caso per dimostrare che l’approccio permissivo di X verso i contenuti generati dagli utenti ha trasformato la piattaforma in un centro di diffusione di hate speech, disinformazione e altri contenuti ritenuti dannosi per la democrazia nei 27 Stati membri.

 

ELON MUSK

[...] Dopo la pubblicazione dell’articolo, X ha definito le azioni delle autorità europee «un atto di censura politica senza precedenti e un attacco alla libertà di espressione». Ha aggiunto che farà tutto il possibile per difendere la propria attività e «proteggere la libertà di parola in Europa».

 

A Bruxelles ci si aspetta che Musk, da tempo critico verso le normative europee considerate una forma di censura, si opponga strenuamente a qualsiasi regolamento. Lo scorso luglio, dopo la diffusione delle prime conclusioni preliminari dell’UE, Musk aveva affermato di essere pronto a contestare qualunque sanzione «in una battaglia pubblica in tribunale».

 

Questo potrebbe aprire un contenzioso legale dagli esiti imprevedibili. Se Musk dovesse rifiutarsi di adeguarsi alle richieste dell’UE, si potrebbe creare uno scontro istituzionale.

 

elon musk donald trump

L’indagine su X è seguita con particolare attenzione in quanto rappresenta il primo vero banco di prova per l’applicazione del Digital Services Act, che obbliga le piattaforme digitali a controllare meglio i contenuti pubblicati e a garantire maggiore trasparenza sul funzionamento dei propri servizi.

 

[...] Dopo l’elezione di Trump, i regolatori europei avevano rallentato l’indagine per valutare le potenziali conseguenze politiche, ha riferito una fonte. Tuttavia, con l’acuirsi delle tensioni commerciali, le autorità hanno deciso di andare avanti.

 

ELON MUSK ANNUNCIA IL CAMBIO DI LOGO DI TWITTER

Lo scorso anno, i regolatori UE avevano concluso che X stava violando la legge rifiutandosi di fornire dati agli studiosi esterni, rendendo difficile valutare la diffusione della disinformazione e di altri contenuti dannosi. Inoltre, X è accusata di non garantire sufficiente trasparenza sugli inserzionisti e di non verificare l’autenticità degli utenti che pagano per ottenere un account “verificato”, rendendo così la piattaforma più vulnerabile ad abusi e interferenze straniere.

 

[...] Le autorità europee fanno sapere che l’ammontare esatto della sanzione non sarà definito prima della comunicazione finale. Secondo il DSA, le aziende possono essere multate fino al 6% del fatturato globale, anche se raramente si ricorre alla sanzione massima. [...]

susie wiles elon musk

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…