dario nardella luiss

CI SONO LE ELEZIONI, MEGLIO NON INFASTIDIRE LA MELONI - L'UNIVERSITÀ "LUISS" RIMANDA A DOPO LE EUROPEE LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI DARIO NARDELLA, PREVISTA PER IL 4 APRILE - UFFICIALMENTE NON È STATA DATA ALCUNA SPIEGAZIONE, MA COLPISCE LA COINCIDENZA CON UN EDITORIALE AL VELENO, PUBBLICATO OGGI DA "LIBERO": "L'UNIVERSITÀ DI CONFINDUSTRIA RIDOTTA AL RANGO DI CASA DEL POPOLO" - LO SFOGO DI NARDELLA: "MI HA CHIAMATO IL PRESIDENTE DELLA LUISS, GUBITOSI, MOLTO DISPIACIUTO. IO SONO RIMASTO SBIGOTTITO. C'È UN CLIMA PESANTE DI DISCRIMINAZIONE..."

LUISS, EVENTO CON NARDELLA NON CANCELLATO, RINVIATO DOPO EUROPEE

dario nardella 1

(ANSA) - In relazione alla notizia del presunto annullamento della presentazione del libro di Dario Nardella 'La città universale. Dai sindaci un futuro per l'Italia e l'Europa', prevista alla Luiss per il prossimo 4 aprile, l'Ateneo intitolato a Guido Carli precisa che questo evento "non è stato cancellato ma semplicemente rinviato a dopo le elezioni europee". E' quanto apprende l'ANSA.

 

 

NARDELLA, “ANNULLATA PRESENTAZIONE MIO LIBRO ALLA LUISS”

(ANSA) - La presentazione del libro del sindaco di Firenze Dario Nardella 'La città universale' era in programma il 4 aprile alla Luiss a Roma ma "mi ha chiamato il presidente della Luiss Gubitosi, molto dispiaciuto e mi ha chiesto di annullare l'evento". Lo ha reso noto lo stesso Nardella dicendo di essere "rimasto sbigottito e dispiaciuto perché avevamo concordato la presentazione del libro con personalità di varie posizioni politiche come Gaetano Quagliarello la cui storia politica di centrodestra è nota a tutti e anche la professoressa Cerrina Feroni che certo non è un'intellettuale di sinistra, tutt'altro". Anche Romano Prodi figurava tra i partecipanti all'incontro, moderato dal direttore di Repubblica, Maurizio Molinari.

 

giovanni lo storto direttore generale della luiss foto di bacco

"Nonostante questa attenzione e sensibilità - aggiunge Nardella - la Luiss ha preso questa decisione e io sono dispiaciuto anche per lo stesso Gubitosi, pensavo che in Italia si potesse fare in una università un confronto libero su un libro, evidentemente c'è un clima pesante di discriminazione politica frutto dell'atteggiamento che questo Governo di destra ha verso chiunque la pensi diversamente". 

 

Nardella si è detto "sinceramente sbigottito ed anche un po' preoccupato per il clima che c'è, però ovviamente non voglio certo mettere in imbarazzo Gubitosi o la Luiss anche se con loro avevamo concordato tutto; quindi, ora decideremo con il professore Prodi e il direttore di Repubblica Molinari se a questo punto annullare tutto, perché mancano pochi giorni, o farlo da un'altra parte. 

 

Certo francamente è la prima volta che mi succede una cosa del genere, sono sinceramente senza parole". Il sindaco ha precisato che "non è una iniziativa elettorale, la campagna elettorale per le Europee non è affatto cominciata, non ci sono ancora candidature ufficiali". Nardella ha concluso parlando di "una sconfitta per la cultura, una sconfitta per il mondo universitario che non si sente più libero di poter organizzare un semplicissimo dibattito su un libro".

 

NARDELLA SALE IN CATTEDRA SPOT DELLA LUISS AL PD

Estratto dell’articolo di Fausto Carioti per “Libero Quotidiano”

DARIO NARDELLA PLACCA UN GRETINO A PALAZZO VECCHIO - MEME BY OSHO

L’università di Confindustria, la Luiss, con quella «L» che starebbe per «Libera», ridotta al rango della Casa del Popolo di Rifredi, di una sede dell’Arci, della sala stampa della Camera prenotata dal gruppo del Pd. Quando Antonio Gramsci, nei Quaderni del carcere, scriveva della «robusta catena di fortezze e di casematte» da conquistare, certo non pensava all’ateneo che Umberto Agnelli avrebbe fondato a Roma nel 1974. Eppure con Dario Nardella sta per succedere, e allora complimenti al sindaco di Firenze e una preghiera per l’autonomia dell’università dalla politica, riposi in pace.

 

andrea prencipe rettore della luiss foto di bacco

Accadrà giovedì 4 aprile alle 17,30 ed è già scritto tutto sulla locandina, davvero non c’è da aggiungere molto. L’evento organizzato nel campus di viale Romania è la presentazione del libro di Nardella La città universale. Sottotitolo: «Dai sindaci un futuro per l’Italia e l’Europa». Per capire l’urgenza editoriale: il volume uscì nel novembre 2022, sedici mesi fa, quando sembrava che Nardella avrebbe potuto prendere il posto di Enrico Letta alla segreteria del Pd, e oggi è al 1.171° posto nella classifica delle biografie ed autobiografie di Amazon, con un’unica recensione risalente al dicembre del ’22.

 

luiss viale romania

In compenso l’idea di pluralismo che gira alla Luiss è chiara, spiegata molto bene dall’elenco dei presenti. Accanto all’autore del libro ci sarà un’altra eletta del Pd, la deputata Michela Di Biase, moglie di Dario Franceschini (che invece del Pd è senatore, in ossequio al bicameralismo perfetto). E siccome due di quel partito rischiano di lasciare dubbi sulla natura dell’evento, sarà presente pure Romano Prodi, che del Pd è il fondatore e adesso dispensa consigli ad Elly Schlein (che lei regolarmente ignora, come quando le dice di non candidarsi alle Europee e di dare spazio a tutte le anime del partito, ma questa è un’altra storia).

 

luigi gubitosi foto di bacco

La lista dei politici finisce qui. Terza e ultima partecipante al dibattito sarà la costituzionalista Ginevra Cerrina Feroni, vice presidente del Garante perla Privacy: figlia di un deputato del Pci degli anni Ottanta, è considerata vicina alla Lega. E per suggellare la dichiarazione d’appartenenza dell’università di Confindustria, a moderare è stato chiamato Maurizio Molinari, direttore di Repubblica, che del Pd è il quotidiano di riferimento.

 

Un format innovativo, diciamo. La regola, in tutti gli atenei del mondo, è che siano i docenti della casa – progressisti o conservatori poco importa – ad avere il ruolo più importante in simili confronti, ma la Luiss non ha problemi a lasciare il palco ai politici di un solo colore. Luigi Gubitosi, che Mario Monti chiamò a fare il direttore generale della Rai ed oggi è presidente dell’università, ideatore dell’evento nardelliano, farà i saluti iniziali, e lo storico Gaetano Quagliarello, che ha lasciato la politica per tornare a insegnare nel suo ateneo, si limiterà ad una dotta introduzione. Gli addetti ai lavori della politica sul palco saranno quindi quattro: Nardella, Di Biase, Prodi e Molinari. Il centrodestra che governa ed è maggioranza nel Paese, non pervenuto.

 

Luiss

Gli studenti della Luiss, molti dei quali elettori della circoscrizione Italia centrale, dove Nardella si candiderà, lo vedranno spiegare senza contraddittorio perché «i sindaci delle città libere» sono un baluardo «contro i governi sovranisti», argomento di un capitolo del suo libro in cui sono già riassunti tutti i temi della sua campagna elettorale.

 

Quanto alla Luiss, con encomiabile slancio libertario ha pubblicato sulla home page del proprio sito il comunicato della conferenza dei rettori in cui si dichiara, nel più solenne dei toni, che le università debbono essere «luoghi di dialogo e confronto, anche aspro e determinato, fra tesi diverse». […]

La città universale - dario nardella

luigi gubitosi foto di bacco

Ultimi Dagoreport

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…