gentilini

CON LA LEGA COSI’ FORTE, ARICICCIA LO "SCERIFFO" GENTILINI! - L’883NNE EX SINDACO DI TREVISO SI RICANDIDA (COME CONSIGLIERE) ALLE AMMINISTRATIVE DI MAGGIO: “SPAZZERÒ VIA I BOLSCEVICHI CHE HANNO ROVINATO LA CITTA’ - SALVINI MI HA TELEFONATO PERSONALMENTE PER DIRMI ‘C'È BISOGNO DI TE’ - L’UE? UN CAPESTRO, DOBBIAMO LIBERARCI DA QUESTO GENERE DI EUROPA”

Marisa Fumagalli per il “Corriere della Sera”

 

GIANCARLO GENTILINI

Come un tempo, la risata arriva sonora, tra una battuta e l' altra. E le idee sono rimaste tali e quali. Neppure una virgola cambiata: «Dio, patria, famiglia. Ordine, disciplina, rispetto delle leggi. Prima noi, dopo gli altri». Giancarlo Gentilini, 88 anni, leghista, ex sindaco-sceriffo di lungo corso, torna in pista nella sua Treviso alle prossime Amministrative di maggio. In tandem con il governatore Luca Zaia, «Genty» guida la lista che appoggia il candidato sindaco del Carroccio Mario Conte, sostenuto dal centrodestra.

 

«Ho accettato per avere la nostra rivincita, cioè spazzar via dal Comune i bolscevichi che in questi cinque anni hanno massacrato la città», tuona. Linguaggio sopra le righe, nel corso degli anni Gentilini non ha cambiato il suo credo: «In ogni casa ci vuole un corpo di guardia. Chi entra va bucato ah, ah, ah». Insomma, rivoltella per difendersi, e altre cose così. Però Però su un punto si è ammorbidito. Dopo aver fatto fuoco e fiamme contro la Lega di Matteo Salvini che lo aveva emarginato, in questi giorni ha ricucito. «Per la causa», dice.

GIANCARLO GENTILINI

 

Gentilini, che succede? Aveva dichiarato: «Dal 2013 non ho più sentito nessun dirigente della Lega».  Ed era pronto a rompere. Invece è sceso a patti.

«Non vedo altra scelta. Salvini mi ha telefonato personalmente per dirmi "c' è bisogno di te". Significa che Gentilini conta ancora un po'. Ah, ah, ah Non potevo tirarmi indietro.

Inoltre, con me in lista c' è l' amico Zaia. Anche lui mi ha chiesto di sostenere Conte a Treviso. Dobbiamo vincere, capisce?».

 

Pace fatta, allora?

«Sì, acqua passata».

gentilini resize

 

Parliamo dell' Italia, di com' è uscita dalle elezioni del 4 marzo. La Lega canta vittoria. Prospettive?

«In effetti, Salvini ha fatto il pieno di voti, Berlusconi invece, un po' a sorpresa, è andato indietro. Dunque, dovrà accodarsi a Matteo».

 

D'accordo, ma adesso c'è in ballo l'alleanza di governo Salvini-Di Maio. Il primo ha vinto al Nord, i 5 Stelle al Sud. L'accordo è possibile?

«Non è facile, certo. Ma penso che si possa fare, a precise condizioni. L'essenziale è che la Lega, trainando il centrodestra, non ceda sui punti fondamentali del programma elettorale. Sennò si torna a votare. Non me lo auguro».

 

I punti su cui non si deve transigere?

«Sicurezza, lavoro, meno tasse per favorire la ripresa economica».

 

Sul reddito di cittadinanza, come la pensa?

«Piano. È giusto trovare il modo e i quattrini per aiutare le persone più deboli. I giovani, ma anche i pensionati che prendono 400 euro al mese. Lo Stato non dev'essere l' E.C.A. Ha presente?».

gentilini resize

 

Ente Comunale Assistenza. Definitivamente cancellato da un po' di anni.

«È vero. Il mio era un modo di dire. Mi riferisco al fatto che il governo non è un ente di carità. Bando agli sperperi, alla distribuzione generalizzata di soldi qua e là, a pioggia. Bisogna che marcino le imprese, e quindi il lavoro».

 

L'Europa? Come la vede?

«Un capestro, dobbiamo liberarci da questo genere di Europa».

gentilini resize

 

Da Bossi a Salvini. Che cambiamento

«Ma no, lasci perdere. Con Bossi si esaltava la difesa della gente del Nord; oggi il modello si estende a tutta Italia. Quanto alla secessione di cui si parlava 25 anni fa, io non l' ho mai appoggiata. Figurarsi! Per farla davvero, bisognerebbe scatenare una mezza guerra. Ah, ah, ah».

gentilini resize

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...