
LEOPOLDO: "IL MONDO È CAMBIATO, IL POSTO FISSO NON C'È PIÙ" - "NEL 2014 AGGRAPPARSI AD UNA NORMA DEL 1970 È COME METTERE IL RULLINO IN UNA MACCHINA DIGITALE. E' FINITA L'ITALIA DEL RULLINO"
Ansa.it
Terza e ultima giornata per la Leopolda, la kermesse renziana quest'anno nella versione di governo. Nell'ex stazione, che ospita l'iniziativa, c'è gran pienone di gente arrivata per ascoltare gli interventi e il discorso del premier Matteo Renzi. Che dice: "il mondo è cambiato, il posto fisso non c'è più". "Nel 2014 aggrapparsi ad una norma del 1970 che la sinistra di allora non votò è come prendere un iPhone e dire dove metto il gettone del telefono? O una macchina digitale e metterci il rullino. E' finita l'Italia del rullino".
Dura la risposta di Susanna Camusso: "Mi pare evidente che il presidente del Consiglio non abbia argomenti per contrastare le cose che abbiamo sostenuto ieri in termini di cambiamenti della delega del lavoro".
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A rispondere alla Cgil, dopo la prova di forza di ieri a Roma, ci ha pensato in mattinata il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. "Il cuore della legge, ovvero il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, è per noi il perno e resta assolutamente valido e con esso gli altri punti della legge delega che trovano conferma nelle risorse della finanziaria".
A inquadrare la dimensione dello scontro tra due idee diverse di sinistra è poi il ministro Dario Franceschini. "Abbiamo un leader di governo che ci ha portato a realizzare la vocazione maggioritaria: il Pd è anche il partito di chi ieri era in piazza, ma non può essere il partito solo di chi ieri era in piazza, ciò che ci dobbiamo lasciare alle spalle è la vocazione minoritaria, abbiamo bisogno della vocazione maggioritaria".
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Un passaggio ripreso senza mezzi termini da Renzi dal palco della kermesse (rispondendo alle parole di Rosy Bindi, che aveva definito la Leopolda una manifestazione imbarazzante): C'è chi si "imbarazza perché dopo 25 anni uno riesce a mettere insieme le persone che parlano di politica. A chi ha detto che la Leopolda è imbarazzante diciamo che non consentiremo a quella classe dirigente di riprendersi il Pd".
ECCO I PASSAGGI SALIENTI DEL DISCORSO DI RENZI:
- "Con la legge di stabilità abbiamo tagliato 18 mld di euro di tasse, non è manovra è una retromarcia, è una riduzione senza uguali nella storia della Repubblica. Non è un'operazione elettorale ma di giustizia sociale. Questa è la sinistra".
- "Di fonte al mondo che cambia a questa velocità, puoi discutere quanto vuoi ma il posto fisso non c'è più. Siccome è cambiato tutto, la monogamia aziendale è in crisi, un partito di sinistra che fa: un dibattito ideologico sulla coperta di Linus o chi perde il posto di lavoro trova uno Stato che si prende carico di lui?".
- "Ci raccontano che facciamo le cose un po' per caso, come pezzetti di puzzle messi qua e là. Noi, invece, non solo abbiamo un disegno organico, ma partiamo dal fatto che il mondo è interconnesso, un gran casino e che l'Italia ha un futuro se cambia se stessa ma deve liberarsi di alcune paure".
- "Per anni ci siamo divisi in modo profondo tra chi voleva combattere il precariato organizzando manifestazioni, e chi voleva farlo organizzando convegni: ma il precariato si combatte innanzitutto cambiando la mentalità delle nostre imprese, e le regole del gioco".
- "In Europa per me è una battaglia tutte le volte ma non perché mi metto a litigare sullo zero virgola. Nessuno in Europa è cosi stupido da impiccare un paese ad una virgola ma c'è un atteggiamento, paradossalmente portato da alcuni italiani, per cui l'Italia non solo è un problema".
- "Quando si sentono tante menzogne nei confronti del nostro Presidente della Repubblica, credo sia doveroso che l'Italia per bene faccia sentire tutto l'affetto".
Serracchiani, rispetto per piazza ma non politicizzare - "Grande rispetto della piazza, ma evitiamo la strumentalizzazione e la politicizzazione, che è quello che stiamo facendo". Lo ha detto il vicesegretario del Pd Debora Serracchiani intervenendo alla Leopolda.