1. LETTERA APERTA A DAGOSPIA SULL’”ANIMA OSCURA” DELLA CHIESA: “PERCHE’ L’OPUS DEI NON RENDE PUBBLICI ALMENO I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI (AGGREGATI O SOPRANUMERARI) CHE HANNO RAGGIUNTO (MERITORIAMENTE) POSTI DI RILIEVO NELL’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA?” 2. “UNA SCELTA CHE EVITEREBBE MOLTI MALINTESI (A MEZZO STAMPA) E LE LUNGHE “CODE DI PAGLIA” TRA I PII APOSTOLI DELL’ASSOCIAZIONE FONDATA DA JOSEMARIA ESCRIVA’ (FORSE ANCHE QUALCHE SMENTITA (DI TROPPO) DA PARTE DEL SUO RETICENTE PORTAVOCE)” 3. SETTA SEGRETA? ‘’AVER STUDIATO NELLE UNIVERSITA’ GESTITE DALL’OPERA DOVREBBE ESSERE UN VANTO E NON UN TITOLO (ACCADEMICO) DA NASCONDERE SOTTO IL CILICIO’’ 4. “SE I MEDIA SCRIVONO CHE MONTI E’ UN “BOCCONIANO” NON ARRIVANO SMENTITE DALL’UNIVERSITA’. IDEM SE DRAGHI VIENE ASSOCIATO ALLA POTENTE GOLDMAN SACHS’’

Lettera pubblicata il 14 gennaio 2013
Caro Dago,
apprezzo il tuo interesse per l'Opus Dei ma negli ultimi tempi mi pare che chi ti suggerisce appartenenze non sia bene informato. Ho una proposta: a fronte di tanto spazio dedicato a segnalare che questo o quello è dell'Opera (e poi non è vero) perché un giorno non dedichi qualche riga a spiegare ai lettori cosa fa veramente l'Opus Dei per aiutare la gente comune a coltivare la fede nella vita quotidiana? Sarebbe di grande interesse. Intanto consiglio www.opusdei.it per farsi un'idea.
Cari saluti
Bruno Mastroianni
Direttore Ufficio Informazioni Opus Dei Italia

2. RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

Caro Dagospia,
a giudizio di San Girolamo esistono vizi simili alle virtù. E anche nella sua ultima lettera a Dagospia il portavoce dell'Opus Dei, Bruno Mastroianni, sembra confermare la sentenza latina "Vicina sunt vitia virtutibus" del teologo di Stridone.

Il vizietto di Mastroianni sembra essere quello di accusare i media di non essere bene informati riguardo a quanti (cattolici e laici), compreso nel suo pontificato Paolo VI, a volte considerano (o percepiscono), magari peccando, l'associazione fondata nel 1928 da Josemaria Escrivà un po' l'"anima oscura" della Chiesa.

Non una "setta segreta", beninteso, come sostengono i suoi denigratori. E lasciamo perdere pure Dan Brown e il suo discusso librone "Il codice da Vinci".
Ora, anche per venire incontro ai desiderata espressi dal portavoce italiano dell'Opus Dei e, inoltre, al fine di evitare malintesi sulla loro santa organizzazione (lobbistica), mi domando se non sarebbe più logico (se non opportuno) che l'Opus Dei rendesse pubblici almeno i nomi dei suoi fedelissimi (aggregati o sopranumerari) che, meritoriamente, ovviamente, hanno raggiunto posti di rilievo nell'amministrazione dello Stato.

Così da evitare fraintendimenti o lunghe code di paglia come quella mostrate da Mastroianni ogni qual volta viene citato qualche "indiziario" dell'opera (per esempio, Carlo Maria Fenu e Federico Toniato).

L'aver studiato nelle organizzazioni e nelle università dell'Opus Dei dovrebbe essere un merito (e un vanto), non un titolo accademico da nascondere sotto il cilicio.
Se i giornali scrivono che Mario Monti è un "bocconiano" non arriva una smentita dall'Università milanese. E nessuno alla Bce di Francoforte immagina d'inviare rettifiche se Mario Draghi viene associato alla potente compagnia della Goldman Sachs.
Ps.

Il soave Mastroianni dovrebbe anche spiegare il criterio (o fondamento) con cui divulga alla stampa le sue messe a punto. Non penso che se "il Corriere della Sera" scrivesse che Roberto D'Agostino è vicino all'Opus Dei ci sarebbe una letterina risentita da parte del portavoce dell'opera. Tanto da far sospettare che ogni sua rettifica suona in realtà come una conferma (dei sospetti).
Saluti
Rosario Lo Monaco

 

opus Canonization Escriva film sul fondatore dellOpus Dei sanjos bruno mastroianni TONIATO MONTI MARCO SIMEON

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?