licia ronzulli antonio tajani

SI ACCENDE LA FAIDA DENTRO FORZA ITALIA! – LICIA RONZULLI, AI MARGINI NELLA GESTIONE DEL PARTITO, SI SCHIERA CONTRO IL GOVERNO NELLA GESTIONE DEL CASO DEL COMUNE DI BARI: "SE CI SONO STATE INFILTRAZIONI MAFIOSE SARÀ IL MINISTERO DEGLI INTERNI A INTERVENIRE, MA QUESTO FAR WEST NON LO APPROVO. NON HO CONDIVISO IL METODO ADOTTATO NELLO SBANDIERARE LA RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI E ALCUNI TONI DELLA CONFERENZA STAMPA. RIMANGO GARANTISTA” - TAJANI LA RINTUZZA: "A BARI NESSUN FAR WEST, SOSTENIAMO IL LAVORO DEL MINISTRO PIANTEDOSI”

LICIA RONZULLI ANTONIO TAJANI

RONZULLI, 'DA GARANTISTA NON APPROVO I METODI USATI A BARI'

(ANSA) - MILANO, 23 MAR - "Da pugliese è innegabile che Bari fosse una città devastata. Il sindaco Antonio Decaro è stato un buon amministratore, noi sicuramente sapremo fare meglio di lui e ci candideremo per guidare la città. Ma da garantista e da antigiustizialista, come è stato sempre il presidente Berlusconi, mi interrogo sui modi che non approvo".

 

Lo ha detto la senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato Licia Ronzulli a margine di un evento a Milano. "Se ci sono state infiltrazioni mafiose sarà il ministero degli Interni a intervenire, ma questo far west non lo approvo" ha aggiunto Ronzulli.

 

RONZULLI, ACCERTAMENTI DEL VIMINALE CHIARIRANNO VICENDA A BARI

licia ronzulli e antonio tajani convegno di forza italia a paestum

(ANSA) - ROMA, 23 MAR - 'Non ho mai detto che non mi è piaciuto l'avvio di una commissione d'inchiesta voluta dal ministro Piantedosi, né lo penso, tant'è vero che nella mia dichiarazione ho spiegato che se a Bari ci fossero infiltrazioni mafiose sarà il ministero dell'Interno ad intervenire. Di conseguenza, non entro nel merito, perché non sono una giurista, ma gli accertamenti del Viminale serviranno a fare chiarezza e a sgombrare il campo da sospetti di ogni genere.

 

MATTEO PIANTEDOSI GIORGIO MELONI

Non ho condiviso solo il metodo adottato nello sbandierare la richiesta di accesso agli atti e alcuni toni della conferenza stampa che hanno dato l'occasione al sindaco Decaro di assumere il ruolo di vittima. Sono e rimango garantista, da sempre ispirata alle battaglie del presidente Berlusconi contro il giustizialismo pur non volendo fare l'esegesi del pensiero di Berlusconi. Questa è stata la nostra stella polare ieri e deve essere quella di oggi e di domani". Lo sottolinea la senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato Licia Ronzulli.

 

TAJANI, 'A BARI NESSUN FAR WEST, SOSTENIAMO PIANTEDOSI'

michele emiliano decaro

 (ANSA) - POTENZA, 23 MAR - "A Bari nessun far west, noi stiamo sostenendo il lavoro del ministro Piantedosi, non abbiamo chiesto lo scioglimento del Comune. Abbiamo detto soltanto che bisogna accertare la verità".

 

Così, a Potenza, a margine dell'inaugurazione del nuovo magazzino del Banco alimentare per la Basilicata, il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, riferendosi ad alcune dichiarazioni fatte oggi dalla senatrice Licia Ronzulli (FI). "Se - ha aggiunto - ci sono i Carabinieri a casa mia, io apro la porta e i cassetti e non ci sono né pistole né soldi riciclati, quindi 'male non fare paura non avere'. Per ciò che mi riguarda sono rimasto stupito dalle parole del presidente della Regione Puglia, Emiliano. Però - ha concluso Tajani - l'importante è che si scopra la verità e si combatta la malavita organizzata".

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…