LIGRESTI A PEZZI - SALVATORE AVREBBE L’ALZHEIMER E GIULIA HA PERSO 7 CHILI: IL LORO DESTINO NELLE MANI DEL MEDICO LEGALE

Alberto Gaino per "La Stampa"

Salvatore Ligresti non ha mai risposto ai pm del caso Fonsai per i problemi di salute - si è sempre detto - per cui la sua difesa ha presentato a suo tempo documentazione medica alla Procura di Torino. Si era sempre e solo parlato sinora di disturbi cardiologi accusati dall'ottantunenne ingegnere. La novità riguarda l'Alzheimer di cui Ligresti soffrirebbe e che, in prospettiva di una difesa processuale, consentirebbe di sostenere l'incapacità di stare in giudizio dell'anziano imprenditore.

Forse anche per questo motivo, ieri, il procuratore aggiunto torinese Vittorio Nessi e il pm Marco Gianoglio hanno inviato un medico legale di loro fiducia nella residenza milanese di via dell'Ippodromo dove Ligresti è agli arresti domiciliari dal 17 luglio per false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato.

Il dottor Roberto Testi è stato accolto nella sontuosa villa con annesso maneggio, in zona San Siro, dall'avvocato Gian Luigi Tizzoni e dallo stesso Ligresti. Prima di ritirarsi con il medico in una stanza l'anziano imprenditore l'ha intrattenuto alla presenza di testimoni su alcuni dei tanti aneddoti della sua vita, fra cui anche quello dell'incontro fortuito con Cuccia su un aereo in volo da Milano a Roma e in cui, in un momento di difficoltà della navigazione, sarebbe nata la simpatia di Cuccia per il parvenu del salotto buono della finanza italiana. Una storia del passato e che Ligresti rievoca ora con un estraneo, in circostanze particolari della sua esistenza.

Più delicata è la situazione di salute della figlia Giulia Maria, in carcere a Vercelli dal 17 luglio e che il medesimo medico legale ha visitato in mattinata. I suoi legali, lo stesso Tizzoni e il collega torinese Alberto Mittone, hanno abbozzato con i pm un accordo sul patteggiamento della pena sotto i 3 anni (che assicura l'affido ai servizi sociali) e un risarcimento del danno in via di definizione.

L'ammissione di responsabilità di Giulia Maria Ligresti rispetto ai reati (gli stessi contestati al padre e ai fratelli) rappresenta un successo della procura torinese e peserà sugli sviluppi delle indagini. Rievoca l'avvocato Tizzoni: «La cliente si è dimessa anche dal cda di Pirelli e ha affrontato ben tre interrogatori da detenuta in cui ha definito la sua posizione. Per questo, consapevoli di ciò che rappresentava il parere favorevole dei pm alla sua scarcerazione, contavamo su un provvedimento in tal senso del gip».

Giulia Maria Ligresti aveva sofferto in passato di anoressia e la permanenza in carcere ne ha acuito i disturbi alimentari. I legali: «Non è vero che rifiuti il cibo, ma vomita regolarmente dopo ogni pasto, ha perso 7 chili, è defedata e prostrata». Oggi il dottor Testi presenterà la sua relazione al procuratore aggiunto Nessi. L'avvocato Mittone: «Attendo anch'io l'esito della visita del medico legale per presentare una nuova istanza di scarcerazione al gip di turno».

 

 

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