LUIGI E ''PING'', È VERO AMORE! ''ITALIA E CINA MAI COSÌ VICINE''. DI MAIO A SHANGHAI RILANCIA LA VIA DELLA SETA, DICE CHE A TRUMP NON GLI RODE TROPPO PER LA NOSTRA AMICIZIA CON I CINESI MA EVITA DI ENTRARE NEL DETTAGLIO DEL 5G, DANDO UN COLPO AL CERCHIO ORIENTALE E UNO ALLA BOTTE OCCIDENTALE: ''ABBIAMO LA NORMATIVA PIÙ RIGIDA DI TUTTI, CONTROLLEREMO A FONDO SIA HUAWEI CHE ERICSSON'' - LA REPRESSIONE A HONG KONG? SONO AFFARI DI XI…
- DI MAIO, ITALIA E CINA PAESI MAI COSÌ VICINE
luigi di maio carlo maria ferro ice a shanghai
(ANSA) - "L'Italia e la Cina non sono mai state così vicine": così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha concluso il suo intervento alla cerimonia di apertura del Ciie, l'expo sull'import di Shanghai, dopo aver ripercorso le tappe dell'avvicinamento tra i due Paesi che ha visto a marzo, durante la visita del presidente Xi Jinping a Roma, la firma dell'Italia del memorandum d'adesione alla nuova Via della Seta. Di Maio è intervenuto come unico ministro degli Esteri insieme a capi di Stato e di governo, tra cui Xi e Emmanuel Macron.
L'Italia, ha detto Di Maio, "nel corso dei secoli ha testimoniato che lo scambio di conoscenze e i rapporti di sincera amicizia possono svilupparsi con reciproca soddisfazione lungo la Via della Seta". La Cina è il quinto partner commerciale e il primo in Asia per l'Italia: "è diventata ineludibile per le imprese italiane. Il nostro obiettivo resta un sistema multilaterale del commercio più forte, solidamente basato sulle regole, trasparente ed equo, non discriminatorio, aperto e inclusivo". L'Italia "è a favore di un sistema del commercio multilaterale, equo e non discriminatorio". Di Maio ha ribadito l'interesse italiano alle iniziative per rafforzare i collegamenti tra Europa e Asia, "in linea con la strategia dell'Unione Europea sulla connettività tra Europa e Asia".
- XI VISITA PADIGLIONE ITALIANO AL CIIE, ACCOLTO DA DI MAIO
(ANSA) - Il presidente cinese Xi Jingping ha visitato il padiglione italiano al Ciie, l'expo sull'import di Shanghai. Il ministro degli Esteri Di Maio lo ha accolto e gli ha donato una maglia della nazionale azzurra, con il numero dieci e il nome di Xi, amante il calcio. I due hanno quindi brindato con un bicchiere di prosecco. "È un piacere averla qui - ha detto Di Maio secondo quanto riferito dal suo staff -, le mostro le nostre eccellenze, il nostro Made in Italy, i nostri valori che la nostra industria nazionale riesce a trasmettere in tutto il mondo". "Sono molto onorato di essere qui e delle relazioni Italia-Cina e guardo con interesse e attenzione alla visita del presidente Mattarella", ha replicato Xi sempre secondo lo staff di Di Maio.
- HONG KONG: DI MAIO, NON INTERFERIAMO IN VICENDE ALTRUI
(ANSA) - L'Italia non vuole intromettersi nelle vicende interne di altri Paesi: è la posizione italiana su Hong Kong, espressa dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Noi in questo momento non vogliamo interferire nelle questioni altrui e quindi, per quanto ci riguarda, abbiamo un approccio di non ingerenza nelle questioni di altri Paesi", ha affermato Di Maio, incontrando i media italiani nello stand dell'Ice al Ciie di Shanghai. Hong Kong è da 5 mesi scossa da violente proteste pro-democrazia e anti-governative.
- DI MAIO,SU 5G ABBIAMO LE NORME PIÙ STRINGENTI D'EUROPA
(ANSA) - "Devo dire molto onestamente che dagli Usa non è mai arrivato un attacco" sulla Via della Seta: lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, per il quale "l'unica premura o preoccupazione che avevano gli Usa, e che avevamo anche noi, è sul 5G in generale". Su questo punto, ha osservato il ministro incontrando i media italiani al Ciie di Shanghai, "devo dire che l'Italia ha la normativa più restrittiva d'Europa. Spero che sul 5G tutti i Paesi europei possano adeguarsi alla nostra normativa".
luigi di maio carlo maria ferro al padiglione italia shanghai
"Ho detto sia ai cinesi sia agli americani che la normativa sul 5G riguarda tutte le società di tlc e riguarderà ogni provenienza", ha aggiunto Di Maio sottolineando che non potrebbe essere altrimenti sia "per la normativa europea sia per la Costituzione italiana che impedisce di fare norme che colpiscano un soggetto di mercato. Abbiamo colto un timore per una normativa su cui sicuramente i nostri alleati hanno molte più informazioni: questa normativa riguarderà ogni provenienza di società di tlc sia Huawei che Ericsson che altri soggetti che sono impegnati nell'implementazione dei sistemi 5G".
- DI MAIO, TRUMP COMPRENDE IMPORTANZA DEL NOSTRO EXPORT
(ANSA) - "Credo che il presidente Trump, che è un uomo di business, abbia sempre compreso l'importanza che noi diamo al valore dell'export e del commercio estero, soprattutto per un Paese esportatore come l'Italia che porta il made in Italy in tutto il mondo e per cui la gente impazzisce". Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in merito a una domanda sulle eventuali perplessità Usa sugli investimenti cinesi in Italia. Per Di Maio, il rafforzamento dell'export deve guardare a Est.
- DI MAIO A SHANGHAI, COLLABORAZIONE ALL'INSEGNA DELLA PARITÀ
(ANSA) - Nel suo intervento alla 2/a edizione della China International Import Expo (Ciie) di Shanghai, il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio ha sottolineato "l'importanza della collaborazione internazionale all'insegna dell'inclusività, della sostenibilità e della parità di condizioni tra operatori economici".
E' quanto sottolinea una nota della Farnesina. Il capo della diplomazia italiana, si legge ancora, "ha confermato che l'Italia, continuerà a lavorare attivamente per consolidare il proprio posizionamento commerciale in Cina e per accrescere ulteriormente la visibilità e la reputazione del Made in Italy". Secondo quanto riporta il profilo Twitter della Farnesina, al Forum parallelo alla Ciie sull'e-commerce il ministro ha anche sottolineato che "il mercato dell'e-commerce cinese presenta straordinarie opportunità per le imprese italiane e per questo intendiamo favorire l'export digitale dei nostri prodotti".
- DI MAIO PROVA A RILANCIARE GLI ACCORDI CON LA CINA L'OSTACOLO TRUMP SUL 5G
Simone Canettieri per “il Messaggero”
Riattivare l'export, puntando sul memorandum per la nuova Via della Seta, che tanti problemi geopolitici procurò all'Italia, e all'allora governo gialloverde (una contrarietà che continua a turbare pezzi della nuova maggioranza, a partire da Italia Viva). Con questa missione il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è volato in Cina. Obiettivo: far decollare «accordi fermi da tempo», ad esempio nell'agro-alimentare, «mettendo le mani a nuovi accordi che saranno chiusi tra la fine del 2019 e l'inizio del 2020 per esportare nuovi prodotti».
luigi di maio arriva a shanghai
L'OBIETTIVO
Il focus del ministro e leader M5S è su carni bovine («Vale circa 300 milioni di euro») e sul riso («Diverse decine di milioni di euro»). Da Shanghai, dove è stato invitato per la seconda edizione del China International Import Expo (Ciie), Di Maio ha indicato il 2020 come anno della riscossa, dopo il trend non proprio esaltante del 2019, per non parlare del 2018 (-2% sull'export rispetto all'anno precedente). E quindi questo è stato l'annuncio: «Il 2020, tra Italia e Cina, è l'anno in cui raccoglieremo i frutti della Belt and Road Initiative».
Un accordo che vide la firma dell'Italia come primo Paese del G7 e fondatore dell'Ue.
E proprio durante il bilaterale con il suo omologo Wang Yi, il titolare della Farnesina tra i tanti temi affrontati si è visto costretto a svicolare sul capitolo 5G e Huawei, dossier sensibile visto lo scontro in atto tra Usa e Cina. Wang ha ribadito importanza per Pechino della nuova rete ultraveloce, ma Di Maio, secondo quanto si è appreso, non è entrato nel merito per non creare tensioni con l'alleato fronte atlantico.
Meglio dunque tenersi alla larga da un argomento potenzialmente esplosivo: «Il made in Italy è promozione turistica e viceversa: la promozione turistica è promozione del made in Italy. Ci lavoreremo per tutto il 2020 perché è l'anno in cui ci sarà la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed è l'anno in cui sarò di nuovo qui perché dobbiamo riunire la commissione governativa presieduta dai due ministri degli Esteri».
luigi di maio a shanghai con il ministro degli esteri wang yi
LA CENA
Ieri sera per Di Maio c'è stata anche una passerella di tutto riguardo: il presidente Xi Jinping, lo ha inviato alla cena di Stato al Fairmont Peace Hotel con uno strappo al protocollo dal momento che l'appuntamento era riservato ai capi di Stato e di governo. Tra i commensali, c'era anche il presidente francese Emmanuel Macron. D'altronde, Italia e Francia sono tra i 15 Paesi ospiti d'onore al Ciie.
Oggi si entrerà nel vivo della manifestazione: Xi visiterà il padiglione italiano. Al presidente, grande appassionato di calcio, sarà donata la maglia della nazionale italiana. E ci sarà anche un brindisi con le bollicine del prosecco, temibile avversario dello champagne anche in Cina.
Sullo sfondo di questa visita del leader Cinque Stelle ci sono una serie di progetti che spaziano dalla cooperazione nel Mediterraneo e in Africa fino alla crisi in Siria e Libia per terminare con la condivisione della necessità di riformare l'Onu e alla politica di non ingerenza nelle vicende di altri Stati. Argomenti trattati durante il faccia a faccia, durato trenta minuti, tra i due ministri degli Esteri.