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CINQUE STELLE E DUE PIANETI – DIBBA E DI MAIO SI PREPARANO ALLA RESA DEI CONTI? L’EX SOCIO DI ROUSSEAU MAX BUGANI E ROBERTA LOMBARDI LANCIANO IL CHE GUEVARA ALLE VONGOLE PER LA GUIDA DEL MOVIMENTO - MA GIGGINO NON MOLLA E ALLA FARNESINA, MANCO FOSSE LUI IL PREMIER, RADUNA MINISTRI E INDUSTRIALI (C’ERA PURE BONOMI IN ROTTA CON ‘GIUSEPPI) PER IL PATTO PER L’EXPORT: UN SEGNALE ANCHE E SOPRATTUTTO AL CONTE-CASALINO...

 

DAGONOTA

luigi di maio stefano bonaccini patto per l'export farnesina

Luigino Di Maio ha inviato oggi l’ennesimo segnale al duplex Conte-Casalino: in attesa dei fantomatici Stati Generali di ‘Giuseppi’, il ministro degli Esteri (per mancanza di prove) ha celebrato alla Farnesina il suo patto per l’export. Manco fosse lui il premier, ha radunato mezzo governo e il neo-presidente di Confindustria Bonomi, ormai in rotta totale con lo Schiavo di Casalino.

 

1 – BUGANI E LOMBARDI SPINGONO PER DI BATTISTA ALLA GUIDA DEI 5 STELLE

Da www.huffingtonpost.it

 

luigi di maio patto per l'export farnesina

Per anzianità di servizio, sono due decani del Movimento 5 stelle. Roberta Lombardi è stata la prima capogruppo alla Camera, oggi è consigliere regionale alla Regione Lazio ed è spesso voce critica dentro M5S. Max Bugani, prima consigliere comunale a Bologna e adesso capo dello staff della sindaca di Roma Virginia Raggi, è stato numero due di Rousseau e quindi fidato collaboratore di Davide Casaleggio. Loro due, in due interviste, spingono Alessandro Di Battista a prendere per mano i 5 stelle.

 

di battista taverna lombardi i deputati m5s romani

Roberta Lombardi sul Corriere della Sera no all’abolizione del tetto del doppio mandato per ricandidare Virginia Raggi a sindaco di Roma, auspica una “leadership collettiva” per il Movimento che tenga insieme Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista.

 

“Dobbiamo cambiare l’approccio ai problemi e l’ordine delle priorità e capire cosa dobbiamo fare da grandi”. Per farlo, spiega Lombardi, “la prima cosa è passare dal chi al cosa. Dalla questione del capo ai temi”.

 

Gli Stati generali del Movimento si terranno “dopo l’election day di settembre. Spero che ci si arrivi con un percorso capillare sul territorio”. Sulla leadership collettiva, per Lombardi è auspicabile un accordo: “Finché siamo stati collegiali siamo stati dirompenti. Anche Di Maio e Di Battista sono sicuramente necessari per il Movimento”.

 

VIRGINIA RAGGI MAX BUGANI

Max Bugani al Fatto quotidiano dice che nel Movimento “il collante in questo momento è solo il timore di non essere più al Governo. Credo che quello attuale sia il miglior esecutivo possibile in questa fase, e va sostenuto. Ma bisogna anche stimolarlo sui temi, e per farlo il M5s deve trovare una sua collocazione”. Secondo Bugani “alla guida del M5s bisognerebbe avere qualcuno che non fa parte dell’esecutivo”.

 

stefano bonaccini luigi di maio patto per l'export farnesina

Alessandro Di Battista “ha le carte in regola per diventare un protagonista della politica. Ma ha anche dimostrato di non essere interessato a poltrone e ruoli, ed è la sua forza”.

 

Osserva che “ormai a raccogliere consenso è Conte mentre il Movimento cala, innanzitutto perché manca il confronto con i nostri rappresentanti nelle regioni e nei comuni, con gli iscritti e gli attivisti”. Sulla possibilità di un partito di Giuseppe Conte o di una sua candidatura, “lo considero il miglior premier degli ultimi 30 anni e non mi stupirei se stesse pensando di fare qualcosa del genere”, conclude Bugani.

 

enrica sabatini davide casaleggio max bugani

2 – LA STRATEGIA DI LUIGINO: OGGI GLI STATI GENERALI DELL'EXPORT ALLA FARNESINA

Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

Un passo indietro, tre in avanti. Come conferma un deputato grillino a proposito delle mosse di Luigi Di Maio in questi mesi post-dimissioni da capo politico del M5s: «Era girata voce che Luigi a gennaio, quando ha lasciato, avesse detto ora vediamo che sono capaci di fare e poi torno, ecco secondo me ci aveva visto giusto».

 

Così dalla Farnesina, complice l'escalation del Coronavirus, Di Maio ha calibrato ogni intervento in funzione della riscossa. Mascherine cinesi, fuitine all'aeroporto in attesa dei cargo di aiuti in arrivo dall'estero, passerella per il ritorno in Italia di Silvia Romano. E ora l'ultima iniziativa personale.

 

CARLA RUOCCO ALESSANDRO DI BATTISTSA VIRGINIA RAGGI LUIGI DI MAIO

«Il Patto per l'Export», lanciato dal ministero degli Esteri grazie alla delega al Commercio internazionale che Di Maio ha strappato al Mise di Patuanelli quando il governo giallorosso era ancora in fasce. «Un importante piano di rilancio del Made in Italy a supporto delle nostre imprese che esportano all'estero», ha scritto ieri Di Maio su Facebook.

 

LUIGI DI MAIO CON MASCHERINA

L'appuntamento è per oggi alla Farnesina. Un grande giorno in cui esporre buona parte dell'argenteria di governo. Ci saranno il ministro delle Politiche Agricole, la renziana Teresa Bellanova, il titolare dell'Economia Roberto Gualtieri del Pd, sempre tra i big del Pd sarà presente il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli e quello della Cultura Dario Franceschini. Infine la responsabile dell'Innovazione, Paola Pisano del M5s e Gaetano Manfredi, Università. Tutto si tiene, in un momento in cui Di Maio è molto attivo pure sui fronti delle trattative della politica che vola un po' più bassa. Ed ecco i tre passi della strategia.

GIUSEPPE CONTE - SILVIA ROMANO CON I GENITORI - LUIGI DI MAIO

 

La prima partita è sul futuro del governo. Se i ciambellani del Pd sgomitano per accomodarsi a Chigi, allora l'ex capo politico non può restare a guardare. E conta di approfittare dell'insofferenza dei dem nei confronti di Giuseppe Conte per provare a ottenere il più possibile. Il sogno è un premier del M5s, che comunque è il partito più rappresentato in Parlamento. I due profili che potrebbero essere più graditi agli alleati sono il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e l'outsider Fabiana Dadone, della Pa. In alternativa c'è uno schema che porterebbe il Pd alla presidenza del Consiglio con Di Maio che diventerebbe vicepremier. E poi ci sono le partite interne a un M5s disorientato dal vuoto di potere.

di battista di maio

 

L'ex capo politico sta tentando in tutti i modi di ricompattare i parlamentari. Prima ha concesso il forfettario per le restituzioni, già criticato nei gruppi perché costringerebbe a versare più soldi. «È una barzelletta», dice un eletto. Ma per rabbonire gli scontenti è in arrivo l'addio al limite dei due mandati, svolta considerata scontata anche per deputati e senatori. E si continua a parlare di un divorzio del Blog delle Stelle da Rousseau.

 

LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA BY LUGHINO

Di Maio ha già espresso perplessità sulla piattaforma e ha scelto di non usarla quando ha deciso di far correre da solo il M5s in Campania. E il prossimo capo politico? Al momento scaldano i motori Alessandro Di Battista, lanciato ieri da Max Bugani, e Paola Taverna. Ma Di Maio non si fida dell'asse Dibba-Casaleggio e punta a un traghettatore per un altro anno. I nomi preferiti? Il rodato Vito Crimi e il sindaco di Torino Chiara Appendino. Avanti, ma dietro le quinte.

 

 

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