emmanuel macron giorgia meloni

MACRON MEDITA VENDETTA – NON SOLO IL BLOCCO DEI 3500 RIFUGIATI E LA SOSPENSIONE DELL’ACCORDO SULLA REDISTRIBUZIONE: IL PRESIDENTE FRANCESE STA STUDIANDO ALTRE MISURE DI RITORSIONE CONTRO L’ITALIA – L’OBIETTIVO È ISOLARE IL GOVERNO ITALIANO DOPO IL PASTICCIO DIPLOMATICO SULLA OCEAN VIKING. CON TANTI SALUTI ALL’OSTENTATO ASSE ROMA-PARIGI DEI TEMPI DI DRAGHI…

Stefano Montefiori per www.corriere.it

 

emmanuel macron giorgia meloni by edoardo baraldi

Il presidente francese Emmanuel Macron ha rotto gli indugi e ha deciso di permettere lo sbarco della Ocean Viking «in via eccezionale» in Francia, nel porto di Tolone, dove è attesa entro venerdì.

 

Dopo giorni di braccio di ferro con l’Italia, Macron ha deciso di fare un gesto «umanitario» nonostante sia convinto che secondo il diritto internazionale spetti all’Italia, porto sicuro più vicino, accogliere i migranti a bordo della nave della ong Sos Mediterranée.

 

ocean viking

La Francia prende atto del rifiuto dell’Italia e offre una soluzione di emergenza, ma in cambio di un attacco durissimo al governo italiano. È toccato al ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, al termine del consiglio dei ministri all’Eliseo, dare l’annuncio che la Ocean Viking sarà accolta a Tolone, e anche mostrare tutto il disappunto da parte francese nei confronti dell’Italia.

 

GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON

Per la Francia è una questione fondamentale su due livelli: a livello bilaterale ed europeo, si sottolinea la svolta negativa nei rapporti con l’Italia dopo la fine della straordinaria intesa con il precedente governo Draghi; a livello interno, Macron vuole mostrare quell’umanità invocata dall’opposizione di sinistra e da ampie parti della sua stessa maggioranza, ma non vuole mostrarsi debole di fronte all’immigrazione clandestina, evitando di dare ragione alle critiche dell’estrema destra del Rassemblement national.

 

mario draghi abbraccia emmanuel macron

La soluzione è accogliere la nave, ma incolpando l’Italia. Darmanin ha parlato di una «scelta incomprensibile» e «inaccettabile» dell’Italia, accusata di avere dato prova di «mancanza di umanità e professionalità».

 

Sono toni eccezionali in diplomazia, ancora di più nei confronti di un Paese con il quale appena un anno fa era stato stipulato il solenne Trattato del Quirinale per una cooperazione rafforzata.

 

gerald darmanin

Il ministro dell’Interno francese ha ricordato che l’Italia non ha accolto nessuna delle 43 richieste rivolte Ocean Viking, ed è per questo che dopo 20 giorni martedì la ong SOS Méditerranée si è rivolta alla Francia e la nave ha fatto rotta verso la Corsica. Secondo le regole europee, ricorda Darmanin, i 243 passaggeri a bordo della nave avrebbero dovuto sbarcare nel porto sicuro più vicino, quindi in Italia, e quel punto la Francia avrebbe accolto un terzo dei passaggeri mentre un altro terzo sarebbe stato redistribuito in Germania.

 

sergio mattarella emmanuel macron meeting 'il grido della pace' santegidio 3

In risposta a questo «comportamento inaccettabile», la Francia ha sospeso l’accoglienza di 3500 rifugiati che attualmente si trovano in Italia. «Con effetto immediato, la Francia sospende tutti i trasferimenti di questi 3.500 rifugiati in Italia e chiede a tutti gli altri partecipanti al meccanismo europeo, in particolare alla Germania, di fare lo stesso», ha dichiarato Darmanin.

 

EMMANUEL MACRON GIORGIA MELONI

Un meccanismo europeo consente la ricollocazione dei migranti che arrivano in Italia in altri Paesi europei in base al diritto internazionale e al diritto del mare. Da giugno 2022 uno schema di ricollocazione prevede che una dozzina di Stati membri, tra cui Francia e Germania, accolgano volontariamente i migranti arrivati in Paesi come l’Italia. Finora però solo 117 migranti sono stati ricollocati dall’Italia verso altri Paesi europei, nell’ambito del meccanismo adottato a giugno.

 

ocean viking 3

Parigi poi sta studiando anche altre misure di ritorsione contro l’Italia. «La Francia trarrà tutte le conseguenze dell’atteggiamento italiano sugli altri aspetti delle relazioni bilaterali», ha detto Darmanin. E quindi, oltre al blocco dei 3500 rifugiati, «la Francia adotterà nelle prossime ore misure per rafforzare i controlli alle nostre frontiere interne con l’Italia».

 

Si discuterà poi anche a livello europeo e «la Francia organizzerà nei prossimi giorni, con la Commissione europea e la Germania, una riunione che metterà in atto, nel pieno rispetto del diritto internazionale, il quadro che ci permetterà di trarre le conseguenze dell’atteggiamento italiano, per regolare meglio le azioni di salvataggio in mare da parte delle navi delle Ong nel Mediterraneo», ha detto ancora il ministro dell’Interno.

 

MARINE LE PEN MELONI

Quattro passeggeri in difficili condizioni di salute sono stati già evacuati dalla Ocean Viking e trasferiti in elicottero all’ospedale di Bastia, in Corsica. La presidente macronista dell’Assemblea nazionale, Yaël Braun-Pivet, si è dichiarata favorevole all’accoglienza dei passeggeri della Ocean Viking «nonostante la Francia non sia tenuta a farsene carico in base alla regole europee»: «C’è il diritto, ma c’è anche quello che dobbiamo fare come esseri umani nei confronti di altri esseri umani». Il Rassemblement national invece dichiara di comprendere le ragioni del governo Meloni e assicura che se fosse al potere farebbe lo stesso. «Con noi al governo l’Ocean Viking, come l’Aquarius nel 2018, non potrebbe attraccare sulle coste francesi», ha detto il presidente Jordan Bardella.

SERGIO MATTARELLA EMMANUEL MACRONGerald Darmanin

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…