mafia capitale - fermo immagine da un video dei ros

MAFIA CAPITALE SHOW – GRAMAZIO JR NELLA GABBIA DEI BOSS AL MAXI-PROCESSO È IL SIMBOLO DEL PROCESSO VOLUTO DA PIGNATONE: UN SISTEMA POLITICO ALLA SBARRA – LA BATTAGLIA SULLE PARTI CIVILI LASCIA FUORI GRILLINI, CONFINDUSTRIA E CODACONS

 

Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera

 

PROCESSO MAFIA CAPITALEPROCESSO MAFIA CAPITALE

L' immagine di Luca Gramazio dietro le sbarre, con la barba curata e il maglione griffato, è la fotografia del terremoto provocato dall' indagine romana su «Mafia Capitale».


Fino a sei mesi fa era il capogruppo del Pdl alla Regione Lazio e prima in Campidoglio, figlio d' arte dalla carriera politica già tracciata a 35 anni non ancora compiuti; oggi è tra la dozzina d' imputati chiusi in gabbia, costretto a comunicare a gesti con quelli della cella accanto, in un inevitabile quanto umiliante «effetto zoo».


La prima udienza nell' aula-bunker del carcere di Rebibbia del processo contro Massimo Carminati e i suoi presunti complici accusati di associazione mafiosa e altri reati offre tutti gli ingredienti del maxiprocesso: dai detenuti in gabbia alle decine di avvocati che si susseguono ai microfoni in otto ore di questioni preliminari.

LUCA GRAMAZIO AL PROCESSOLUCA GRAMAZIO AL PROCESSO


Oltre le sbarre che nel corso dei decenni hanno separato dal resto del mondo terroristi, boss e criminali d' ogni risma, i «colletti bianchi» accusati di una nuova forma di mafia «originaria e originale» sono mescolati a personaggi pressoché sconosciuti fino all' esplosione dello scandalo.

MAFIA CAPITALE PROCESSOMAFIA CAPITALE PROCESSO


Nella gabbia numero 2 c' è il calabrese Rotolo, che ha colorato di 'ndrangheta la ricostruzione dell' accusa, con altri due imputati; nella 3 ecco Gramazio con altri quattro tra cui un ex collaboratore di Salvatore Buzzi, che passeggia avanti e indietro e - denuncia il suo difensore - dal momento dell' arresto ha perso 27 chili; nella numero 4 c' è Franco Panzironi, corpulento come quando governava la Municipalizzata dei rifiuti, insieme a quattro coimputati.

 

I «capi» della presunta banda - Carminati, Buzzi, Riccardo Brugia e Fabrizio Testa - stanno più larghi, ciascuno nella stanza del carcere dal quale è collegato in videoconferenza. Buzzi prende appunti, gli altri ascoltano immobili le eccezioni degli avvocati. Che pure quando discutono le cinquanta e più richieste di costituzione di parte civile, continuano a scavare la loro linea del Piave: corruzione sì, ma mafia no. E attacco al «processo mediatico».

PROCESSO MAFIA CAPITALEPROCESSO MAFIA CAPITALE


Quando prende la parola nell' interesse di Carminati, Brugia e Testa, l' avvocato Ippolita Naso punta il dito sulle associazioni di immigrati nonché «i signori nomadi», secondo le quali gli imputati avrebbero sfruttato (ai danni dei loro assistiti) «il business dei migranti». Dopo gli strali lanciati nella scorsa udienza dal padre, Bruno Naso, contro gli spot che hanno «dopato» l' indagine, adesso è la figlia che attacca: «Nei capi d' imputazione non c' è traccia di questo business , evocato solo dalla maledetta intercettazione in cui Buzzi dice che con gli immigrati si guadagna più che con la droga; una frase trasmessa in continuazione come un trailer cinematografico, che può scandalizzare qualche anima candida ma non ha alcuna rilevanza processuale».

MAFIA CAPITALE PROCESSO MAFIA CAPITALE PROCESSO


L' avvocato Naso jr se la prende anche con le richieste pretestuose e inverosimili avanzate da organismi come la Federazione per la somministrazione e il turismo: «Tutela le tradizioni gastronomiche, non si capisce a che titolo pretenda risarcimenti»; o dal Partito democratico che lamenta i danni d' immagine: «Non mi risulta che Carminati sia mai stato iscritto al Pd, quel partito se la prenda coi suoi rappresentanti che si sono fatti coinvolgere in questi fatti».

 

Il legale di Buzzi rivendica la «indiscutibile qualità dei servizi» offerti dalle cooperative del suo cliente, mentre quello del gestore della pompa di benzina dove Carminati era di casa vuole lasciare fuori dal processo le Associazioni antiracket e antiusura: «Il mio assistito è accusato di aver preteso la restituzione di un migliaio di euro, il valore di alcuni pieni di carburante: su questo si fonda l' accusa di associazione mafiosa!».

PROCESSO MAFIA CAPITALEPROCESSO MAFIA CAPITALEMAFIA CAPITALE PROCESSO MAFIA CAPITALE PROCESSO salvatore buzzi con il quarto stato alle spallesalvatore buzzi con il quarto stato alle spalle


Naturalmente la versione dell' accusa è tutt' altra, ma i primi duelli sono indicativi del binario sul quale i difensori vogliono indirizzare il processo.


Terminata la discussione gli avvocati dello Stato e del Movimento 5 Stelle si ribellano al tribunale che non concede tempo alle repliche (non previste dal codice), e in aula si scatenano grida e proteste. Alla fine i giudici tagliano fuori dal processo proprio i grillini, Confindustria, il Codacons e altri gruppi lasciando dentro quasi tutte le associazioni anti mafia.

 

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…