“AI TEMPI DI DRAGHI PER MOLTO MENO DURIGON ERA STATO COSTRETTO A DIMETTERSI DA SOTTOSEGRETARIO…” - NELLA MAGGIORANZA COVA IL MALCONTENTO PER IL CASO DONZELLI-DELMASTRO - NELLA LEGA IERI NESSUNO HA RIBADITO LA SOLIDARIETÀ ESPRESSA DA SALVINI VERSO DONZELLI E BERLUSCONI HA DEFINITO “INAPPROPRIATO” IL DISCORSO DEL FEDELISSIMO DI GIORIGA MELONI - L’AFFONDO DEL RONZULLIANO GIORGIO MULÉ: “DICIAMO CHE SE IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DECIDE DI ISTITUIRE IL GIURÌ D’ONORE, NON C’È FUMUS PERSECUTIONIS CONTRO DONZELLI…”
Estratto dell’articolo di Francesco Verderami per il “Corriere della Sera”
Dice sottovoce un rappresentante del governo: «Ai tempi di Draghi per molto meno Durigon era stato costretto a dimettersi da sottosegretario». Chissà se la vicenda che coinvolge oggi i meloniani Donzelli e Delmastro seguirà la stessa parabola del caso in cui fu coinvolto il rappresentante leghista, che dopo un’infelice uscita sul fascismo resistette nel suo incarico per tre settimane prima di rassegnare il mandato. Per ora il coordinatore di FdI non si dimetterà da vice presidente del Copasir e al sottosegretario alla Giustizia non verranno ritirate le deleghe.
ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE 1
La premier confida che la polemica si depotenzi, sposta l’attenzione sugli attacchi allo Stato degli anarchici, sottolinea che «non è stato l’esecutivo ad alzare i toni». Ma non c’è dubbio che abbia avvertito il colpo. Lo testimonia quel senso di «amarezza» che ha accompagnato la giornata del sottosegretario alla Presidenza, Mantovano, e il lavorio di quanti si sono adoperati per trovare una soluzione[…] Perché nel centrodestra cova il malcontento. Nella Lega ieri nessuno ha ribadito la solidarietà espressa da Salvini verso i dirigenti di FdI al centro della polemica. […]
meloni berlusconi salvini al quirinale
[…] Berlusconi — conversando con i forzisti — ha definito «inappropriato» il discorso del rappresentante di Meloni. «Diciamo che — ha commentato malizioso l’azzurro Mulé — se il presidente della Camera decide di istituire il Giurì d’onore, non c’è fumus persecutionis contro Donzelli».
[…] Si vedrà se gli atti «sensibili» citati alla Camera da Donzelli potevano davvero essere resi pubblici: lo dirà Nordio dopo l’inchiesta interna al ministero di Giustizia. Il fatto è che l’azione di Delmastro, responsabile di aver passato la documentazione al collega di partito, ha messo in difficoltà il Guardasigilli.
Ai suoi avversari, che lo considerano ormai «ostaggio» di FdI, Nordio oppone la volontà di «accertare i fatti» prima di prendere decisioni […] Resta da capire se questo clima incandescente abbia giovato alla causa della premier e messo in luce le evidenti contraddizioni sul caso Cospito che stavano emergendo a sinistra. […]