roberto fico luigi di maio

A DI MAIO FA UN FICO DI TRAVERSO – “IL CANDIDATO PREMIER SARÀ CAPO DELLA FORZA POLITICA E NON CAPO DELLA VITA GENERALE A TUTTI I LIVELLI DEL M5S” - FALLISCE LA MEDIAZIONE DI GRILLO FRA “GIGGINO” E ROBERTO: MOVIMENTO SPACCATO – CARLA RUOCCO: FICO NON PUO’ USCIRE. E CASALEGGIO INVOCA L’UNITA’ NEL MOVIMENTO. AMEN

 

F. Cap. per la Stampa

 

FICO GRILLO DI MAIOFICO GRILLO DI MAIO

La festa nel locale di Rimini in onore di Luigi Di Maio, neo candidato premier del Movimento 5 Stelle, finisce all' alba. I parlamentari dormono sonni tranquilli, certi che lo strappo tra Di Maio e Roberto Fico sia stato ricucito con il faccia a faccia del giorno precedente e la mediazione di Beppe Grillo. E invece, di prima mattina, Fico fulmina tutti.

 

L' attacco nei confronti dell' eterno rivale è limpido e porta in chiaro il mal di pancia più forte degli ultimi giorni: «Il candidato premier sarà capo della forza politica e non capo della vita generale a tutti i livelli del M5S», sottolinea all' Agi, mentre Di Maio, dall' altra parte della città, è impegnato a incontrare la stampa estera per la sua prima uscita pubblica da leader.

 

di maio ficodi maio fico

«Che il candidato premier sia allo stesso tempo capo del movimento ha rappresentato elemento di dibattito e attrito all' interno», prosegue Fico, mettendo in chiaro l' importanza di questa distinzione «perché sono due funzioni diverse. Il candidato premier presenterà programma e simbolo», ma, secondo il deputato, non avrà prerogative sulle regole del M5S. Insomma, il potere non può riversarsi, in un colpo solo, nelle mani di Di Maio. Le divergenze sembrano dunque tutt' altro che appianate. Fico è un fiume in piena: «Quando ci sono dei problemi, ed è innegabile che ci sono e ci sono stati, vanno affrontati e risolti».

 

roberto fico dietro il palcoroberto fico dietro il palco

Il Movimento si risveglia così con nuove nubi politiche pronte ad addensarsi sull' ultimo giorno di festa del popolo grillino. Fico fa il suo ingresso alla kermesse intorno all' una, arrivando fin sotto il palco per «ascoltare» le risposte di Di Maio alle domande degli attivisti. Poco dopo, facendosi largo nella folla, si defila. Entra nel backstage, dove non gli viene nascosta l' agitazione interna, esplosa dopo le dichiarazioni rilasciate in mattinata.

 

 

roberto fico davide casaleggioroberto fico davide casaleggio

Per questo, dai vertici pentastellati, viene presa in considerazione l' idea di pubblicare un post sul blog di Beppe Grillo con cui blindare definitivamente Di Maio. L' operazione, però - è il ragionamento fatto - avrebbe ucciso definitivamente il «percorso di riconciliazione» intrapreso. Si sceglie un' altra via. E poco dopo, le frasi dette ore prima e fino a quel momento mai smentite da Fico, vengono improvvisamente ritrattate dal leader ortodosso: «Rifiuto ogni tipo di strumentalizzazione rispetto a quanto dichiarato questa mattina», sostiene.

 

 

Quelli del ribelle M5S sono «ragionamenti già fatti dai miei colleghi Toninelli, Cecconi e dallo stesso Beppe Grillo», si difende. «Io non ho "gelato" nessuno. Tanto meno messo in discussione il risultato delle votazioni on line che sono pienamente legittime e vanno sempre rispettate». Il «percorso di riconciliazione» che i vertici intendono affrontare presenta però delle insidie. La maggioranza dei parlamentari preme perché si possa ricucire, ma il processo di deterioramento dei rapporti - come spesso accade - appare ormai difficile da arrestare. I parlamentari M5S dell' ala ortodossa, intanto, iniziano a fare quadrato intorno al loro leader.

 

carla ruoccocarla ruocco

«Roberto è una pietra miliare del Movimento, è impossibile che esca», rassicura la deputata M5S Carla Ruocco. Ma dai vertici continuano a ribadire il ruolo di capo politico di cui è stato investito Di Maio. Davide Casaleggio chiede a «tutti di restare uniti attorno a Luigi». E Grillo, alleggerito dalle responsabilità, ripete ancora una volta: «Non sono più il capo, è bellissimo e ci sarà continuità».

 

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