ibrahim traore emmanuel macron

MAL D’AFRICA PER MACRON - IL CAPO DELLA GIUNTA MILITARE DEL BURKINA FASO (EX COLONIA FRANCESE), IL CAPITANO IBRAHIM TRAORÉ, ATTACCA MACRON: "HA INSULTATO TUTTI GLI AFRICANI NEL SUO DISCORSO PRONUNCIATO UNA SETTIMANA FA. NON SIAMO UMANI AI SUOI OCCHI" - MA COSA AVEVA DETTO IL TOY-BOY DELL'ELISEO? "L'AFRICA CI HA DIMENTICATO DI DIRE GRAZIE. SO BENE CHE L'INGRATITUDINE È UNA MALATTIA" - MACRON SI RIFERIVA ALL'INTERVENTO MILITARE DEL 2013 NEL CONTINENTE, "CONTRO IL TERRORISMO" (GLI AFRICANI ORMAI HANNO CAPITO COME FRIGNARE: QUANDO HANNO BISOGNO, INVOCANO AIUTO. ALTRIMENTI SVENTOLANO LE SOLITE ACCUSE DI COLONIALISMO...)

CAPO DELLA GIUNTA BURKINA FASO, MACRON HA INSULTATO GLI AFRICANI 

 

macron alle antille con maschioni 3

(ANSA-AFP) - Il capo della giunta del Burkina Faso, il capitano Ibrahim Traoré, ha affermato che il presidente francese Emmanuel Macron ha "insultato tutti gli africani" nel suo discorso pronunciato una settimana fa in cui ha denunciato in particolare "l'ingratitudine" di alcuni Paesi nei confronti della Francia.

 

"Penso che ci siamo dimenticati di dire grazie. Non importa, arriverà col tempo, so bene che l'ingratitudine è una malattia non trasmissibile agli esseri umani", ha dichiarato in particolare il presidente francese. "Ha insultato tutti gli africani (...) Non siamo umani ai suoi occhi", ha reagito il capitano Traoré.

 

PER MACRON L’AFRICA HA “DIMENTICATO DI DIRE GRAZIE” ALLA FRANCIA: PAROLE CHE NON PASSANO

Estratto dell'articolo di Stefano Pancera per www.ilfattoquotidiano.it

 

macron alle antille con maschioni 2

“Ma vaffa…. Macron!” E’ il coro unanime che in questi giorni sale da molti paesi del continente africano. D’altronde se uno se lo cerca… Macron sostiene che la Francia ha avuto il “diritto” di intervenire militarmente in Africa dal 2013 “contro il terrorismo” su richiesta degli allora governanti. Ma si rammarica della mancanza di gratitudine dei leader dei paesi interessati, quando “nessuno di loro”, ha detto, sarebbe oggi a capo di un paese sovrano senza questi nostri interventi militari.

 

Per Emmanuel Macron, l’Africa ha “dimenticato di dire grazie” alla Francia. Parole che non passano. Almeno non oggi. Non più. “Un atteggiamento sprezzante nei confronti di Africa e africani”, risponde il ministro degli Esteri del Ciad Abderaman Koulamallah ricordando che “adesso la Francia deve considerare che il Ciad è cresciuto, è maturato e che il Ciad è uno Stato sovrano che difende la propria sovranità”. [...]

 

Ibrahim Traore

Eh già, perché Macron (come se non avesse già abbastanza problemi in casa sua) dopo essere stato gentilmente accompagnato alla porta da Senegal, Mali, Burkina Faso, Niger, Costa D’Avorio, Ciad, deve aver avuto l’irrefrenabile impeto di chiamare il nostro mago Zurlì della geopolitica Federico Rampini (autore del libello “Grazie Occidente”) convinto che gli africani avrebbero dovuto dire anche a lui almeno un “Grazie Macron!”.

 

Grazie delle porcherie oscene (di cui ancor oggi si sa poco e solo in parte) fatte durante il regno della la Françafrique, grazie per la moneta africana CFA stampata a Parigi, grazie per aver assassinato un certo numero leader africani come Sylvanus Olympio, Laurent Gbagbo, Tomas Sankarà, Muammar Gheddafi (ma non sono mica tutti). [...]

MEME SU EMMANUEL MACRON E GIORGIA MELONI AL G7 DI BORGO EGNAZIA, IN PUGLIA meme su lula e macron MARINE LE PEN ED EMMANUEL MACRON IN FIUME FUORI - MEME BY EMILIANO CARLI meloni macron

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?