daphne caruana galizia

MALTA TENSIONE: ARRESTATI 10 SOSPETTI PER L’OMICIDIO DI DAPHNE CARUANA GALIZIA, LA GIORNALISTA UCCISA IL 16 OTTOBRE SCORSO. SONO TUTTI DI NAZIONALITÀ MALTESE - NE DÀ L’ANNUNCIO IL PREMIER, CHE HA SOTTOLINEATO DI ESSERE "IMPEGNATO PIÙ CHE MAI" A RISOLVERE QUESTO CASO. MA LA CRONISTA INDAGAVA PROPRIO SUGLI AFFARI MILIONARI SUOI E DELLA MOGLIE…

DAPHNE CARUANA GALIZIA

 (ANSA) - La polizia di Malta che indaga sull'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia lo scorso ottobre ha arrestato otto persone sospette: lo ha annunciato oggi il premier Joseph Muscat, secondo quanto riporta il Times of Malta. I sospetti sono tutti di nazionalità maltese. Caruana Galizia è stata uccisa il 16 ottobre dall'esplosione di una bomba collocata sulla sua auto.

 

"Sono stato informato riguardo a un'operazione di sicurezza che ha avuto luogo questa mattina, sulla quale penso sia nell'interesse nazionale informare il pubblico", ha detto il premier, secondo un comunicato.

JOSEPH MUSCAT

 

"L'operazione e' stata eseguita dalla polizia, dalle forze armate di Malta e dai nostri servizi di sicurezza in seguito a indagini fatte nelle ultime settimane - ha proseguito -. Durante questa operazione otto persone sono state arrestate, nei confronti delle quali esiste un ragionevole sospetto di coinvolgimento nell'assassinio di Daphne Caruana Galizia". La polizia, ha spiegato Muscat, ha adesso 48 ore per interrogare i sospetti e decidere se procedere legalmente contro di loro. Il premier ha poi sottolineato di essere "impegnato più che mai" a risolvere questo caso.

 

altri 2 arresti per omicidio Daphne Galizia
(ANSA) -  Altre due persone sono state arrestate dalla polizia di Malta nell'ambito delle indagini sull'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia: lo ha annunciato in un tweet il premier Joseph Muscat. Nel complesso, quindi, oggi sono state arrestate 10 persone.

 

muscat con moglieauto di daphne caruana galizia michelle muscatdaphne caruna galizia l auto di daphne caruana galizia

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…