DUE PESI, DUE MISURE: PER UNA GIORNALISTA FAMOSA E FIGLIA DI DUE RICCHI MANAGER IL GOVERNO SI MUOVE IMMEDIATAMENTE. UN POVERO COOPERANTE SCONOSCIUTO PUÒ MARCIRE IN GALERA PER DUE MESI – LA DISPERAZIONE AMARA DELLA MAMMA DI ALBERTO TRENTINI, IN CARCERE A CARACAS DA NOVEMBRE: “NESSUN RAPPRESENTATE DEL GOVERNO CI HA MAI CONTATTATI. CONFIDIAMO CHE LA PRESIDENTE MELONI E I MINISTRI SI ADOPERINO CON LO STESSO IMPEGNO E DEDIZIONE CHE HANNO DIMOSTRATO A TUTELA DI UN’ALTRA ITALIANA…”
Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”
La signora Armanda da due mesi guarda un telefono che non squilla. «Il 15 novembre mi ha inviato l’ultimo messaggio su Whatsapp, era arrivato appena in aeroporto. Da allora più niente».
Alberto è sparito nel nulla. Inghiottito in una prigione venezuelana, senza poter dare notizie sulle sue condizioni di salute. «Ho così paura a pensare cosa gli possa essere accaduto, che non lo faccio. Chiamava ogni giorno perché voleva essere informato sulla salute del suo papà».
La signora ha più di ottant’anni. Vive a Venezia con suo marito, Alberto è il loro unico figlio e per la prima volta, quest’anno, aveva passato più tempo a casa da loro in estate proprio perché la salute dei genitori non era eccezionale.
[…] Alberto è da due mesi in un carcere venezuelano, solo. Senza riuscire a parlare con nessuno. Eppure l’Italia sembra averlo scoperto oggi.
Chi è Alberto, signora?
CECILIA SALA CON GIORGIA MELONI A CIAMPINO
«Un uomo speciale di 45 anni. E […] non lo dico soltanto perché sono sua madre. Aveva cominciato con il servizio civile, come volontario, nell’ottobre del 2006. E da quel momento quel mondo è diventato il suo».
Da quanto lavora per una Ong?
«Dal 2009. È stato in Ecuador, Bosnia, Etiopia, Paraguay, Nepal, Perù, Grecia, Libano e Colombia sempre in supporto dei più deboli. In Venezuela era la prima volta […]».
[…] Quando è partito per il Venezuela?
«Il 9 ottobre con sosta a Bogotà nella sede centrale della Ong e poi a Caracas, il 17».
Quando l’ha sentito per l’ultima volta?
«Ci siamo scritti su Whatsapp il 15 novembre 2024 dall’aeroporto, era solito darci notizie dei suoi spostamenti per farci stare tranquilli. Ci sentivamo ogni giorno con messaggi o videochiamate perché voleva essere informato sulla salute del papà. Nella scorsa estate si era trattenuto a casa per un periodo più lungo, proprio per farci compagnia».
Era preoccupato?
«Non mi sembrava. […]».
l arrivo a casa di cecilia sala foto lapresse 5
[…] Conoscete le accuse per cui è stato arrestato?
«Noi non sappiamo nulla. Non sento Alberto da quel 15 novembre. Non so dov’è, come sta, come lo trattano: Alberto ha problemi di salute e non ha con sé le medicine.
In ogni caso, non ci risulta che siano state formalizzate accuse. Nostro figlio è sempre stato rispettoso delle regole e delle culture dei paesi in cui si trovava: lavorata per aiutare le popolazioni locali».
Che tipo di interlocuzioni ci sono state con il governo italiano?
«La nostra avvocata parla quotidianamente con la Farnesina ma nessun rappresentate del governo ci ha mai contattati. Ora confidiamo che la presidente Meloni e i ministri si adoperino con lo stesso impegno e dedizione che hanno dimostrato a tutela di un’altra italiana, per riportare presto, incolume, Alberto in Italia».
cecilia sala con la madre e il papà 1
Ha paura?
«Tanta».
Teme gli possa essere accaduto qualcosa?
«Un silenzio di due mesi genera un’angoscia che non è immaginabile. Toglie il fiato e il sonno. Non so nemmeno descriverla».
alberto trentiniCECILIA SALA - VOGUE cecilia sala con il compagno daniele raineri a ciampino cecilia sala abbraccia i genitori all aeroporto di ciampino cecilia sala abbraccia il compagno daniele raineri a ciampino cecilia sala con giorgia meloni a ciampino antonio tajani cecilia sala roberto gualtieri patrizia scurti giorgia meloni cecilia sala abbraccia il compagno daniele raineri a ciampino cecilia sala roberto gualtieri giorgia meloni elisabetta vernoni e renato sala aspettano la figlia cecilia a ciampino L ARRIVO DI CECILIA SALA ALL AEROPORTO DI ROMA CIAMPINOcecilia sala con la madre e il papà 1CECILIA SALA E DANIELE RAINERI ARRIVANO A CASA daniele raineri dopo la liberazione di cecilia salaAlberto Trentini