giorgia meloni aborto

“SE BIDEN E GLI ALTRI CONOSCESSERO LA SITUAZIONE ITALIANA SULL’ABORTO, SAREBBERO PIÙ ESIGENTI” – MARCELLO SORGI: “L’INGRESSO DELLE ASSOCIAZIONI PRO-VITA NEI CONSULTORI, IN UN PAESE IN CUI LA LEGGE È LARGAMENTE DISAPPLICATA, RAPPRESENTA DI FATTO UNA LIMITAZIONE DELL'ABORTO. IN ITALIA INFATTI DUE GINECOLOGI SU TRE SI AVVALGONO DELL'OBIEZIONE DI COSCIENZA. E SOLO IN DUE REGIONI È CONSENTITO L'ABORTO FARMACOLOGICO” – BIDEN NON ARRETRERÀ SUL TEMA, FONDAMENTALE PER LA CAMPAGNA ELETTORALE IN CUI CONTERÀ MOLTO IL VOTO DELLE DONNE…

1 - QUELLO CHE I SEI LEADER NON SANNO

Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “la Stampa”

 

g7 borgo egnazia i leader osservano il lancio dei paracadutisti

Bisognerebbe chiedere al presidente Usa Biden, a quello canadese Trudeau o al francese Macron o al primo ministro giapponese Kishida, presenti al G7 italiano di Borgo Egnazia, se davvero conoscono bene le posizioni di Meloni e le ultime decisioni della maggioranza parlamentare di destra-centro in materia di aborto.  

 

Poiché la premier ha spiegato più volte che non intende rimettere in discussione la legge 194 […], ma solo assicurarne la completa attuazione, è verosimile che le stesse siano state illustrate così agli interlocutori stranieri.

 

Spiegando che il governo intende solo, attraverso la diffusione sul territorio di consultori familiari e la presenza di esponenti delle associazioni pro-vita in grado di orientare le decisioni delle donne, fare opera di prevenzione. Sarebbe invece utile chiarire che già questa novità, […] in un Paese in cui la legge è largamente disapplicata, rappresenta di fatto una limitazione dell'aborto.

giorgia meloni e joe biden al g7 di borgo egnazia

 

In Italia infatti due ginecologi su tre si avvalgono dell'obiezione di coscienza. E solo in due regioni, Lazio ed Emilia-Romagna, è consentito l'aborto farmacologico. Per contro, in Liguria è stato presentato un progetto di legge favorevole all'ingresso negli ospedali dove si pratica l'aborto delle associazioni pro-vita.  Per le quali in Piemonte la regione ha stanziato un fondo da 400mila euro.  Parlare di mancata piena applicazione della legge […] vuol dire fare i conti complessivamente con le difficoltà […]  di imboccare la strada dell'interruzione di gravidanza.

 

giorgia meloni eugenia roccella

Vi è poi la tendenza, a livello europeo, dei governi di centrodestra a cui Meloni intende allinearsi. In Ungheria il governo di Orbán ha reso obbligatorio, per le donne in attesa di abortire, auscultare il battito del feto. Per il Consiglio d'Europa «gravi minacce per la salute e i diritti sessuali e riproduttivi delle donne» sono tornate a diffondersi. Ecco, se Biden e gli altri leader stranieri arrivati in Puglia conoscessero bene questa situazione, forse sarebbero più esigenti rispetto al compromesso finale che gli sherpa del G7 stanno cercando di abbozzare.

 

2 - ABORTO PRESSING DI BIDEN

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”

 

REFERENDUM SULL ABORTO

La confessione arriva da un alto esponente dell'Amministrazione Biden, molte frequentazioni in Europa e che con Giorgia Meloni ha avuto diversi incontri: «Il legame con Biden è solido, siamo rimasti tutti stupiti di come si sta muovendo sui principali dossier. Certo che c'erano dei dubbi e preoccupazione all'inizio del suo mandato, vista la provenienza politica, insomma la destra al potere. E qualcosa rimane ancora», ci aveva detto coperto da anonimato qualche giorno prima di volare a Bari.

 

proteste contro la decisione della corte costituzione sull aborto 3

La frase successiva è quella che lega i diritti a quanto accaduto al G7 con lo scontro sul documento finale dove la parola aborto sarebbe – ad ora – scomparsa dalle bozze lasciando solo il campo alla definizione «diritti riproduttivi». Spiega la nostra fonte che «sui diritti proprio non siamo allineati, e così c'è qualche dubbio sull'immigrazione, ma diciamo che se osserviamo la politica estera, beh, possiamo soprassedere».

 

Oggi Biden e Giorgia Meloni si vedranno per un bilaterale, ieri il presidente Usa è stato "rimproverato" dalla premier per il ritardo con cui è arrivato a Borgo Egnazia, ma il feeling fra i due è comunque evidente.

 

[…] C'è però la questione dell'aborto su cui è possibile Biden qualcosa dica alla premier.

giorgia meloni e joe biden al g7 di borgo egnazia

Nel loro primo incontro alla Casa Bianca nel luglio del 2023 il tema dei diritti era stato brevemente toccato e il presidente Usa aveva invitato la premier a stare attenta a non alienarsi con rigidità l'opinione pubblica. Un passaggio fugace più da consigliere che un monito, ma che era servito per evidenziare che la differenza di vedute esiste e che Washington avrebbe continuato a vigilare.

 

Ieri nel corso di una tavola rotonda, il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan ha risposto a una domanda proprio sul contenzione dell'aborto nel documento del G7. «Il presidente Biden parla sempre dei diritti umani in tutte le sue interazioni sia con gli alleati che con competitor e avversari. E quindi non mi aspetto che nei prossimi due giorni si comporterà in maniera diversa», ha detto non escludendo quindi che Biden con Meloni terrà il punto. Sui diritti non cambia idea e non allenta la presa. Ieri fra l'altro la Corte suprema Usa, all'unanimità, ha rigettato le richieste di limitare l'uso di una pillola abortiva infliggendo una sconfitta, da molti inattesa, al movimento pro-life.

 

joe biden giorgia meloni g7 borgo egnazia

Biden ha commentato dicendo che «la decisione di oggi non cambia il fatto che la battaglia per la libertà» di scelta delle donne «continua. E non cambia il fatto che la sentenza» che aveva legalizzato l'aborto negli Stati Uniti «è stata ribaltata dalla Corte Suprema due anni fa». L'aborto resta uno dei temi più sensibili in vista delle presidenziali di novembre e uno dei temi su cui il presidente in carica è avanti nei sondaggi rispetto a Trump.

 

ABORTO FACCIAMOLO DA NOI - CURATO DA EUGENIA ROCCELLA

Per quanto riguarda invece lo scontro intra-europeo […] Sullivan ha detto di «non poter parlare di affermazioni specifiche» e di «non aver sentito nulla in merito alle discussioni sul comunicato stesso. È intervenuto, invece, il presidente francese Emmanuel Macron: «Mi dispiace - ha commentato - noi abbiamo inserito il diritto all'aborto nella Costituzione, ma non c'è la stessa sensibilità in tutti i Paesi».

womens march a madison per il diritto all aborto 7

 

Per Washington il tema è marginale nel G7, l'attenzione è su Cina, guerra in Ucraina e Medio Oriente. Tuttavia Sullivan, alla domanda se nel bilaterale di domani con la premier Meloni, Biden solleverà la questione aborto è stato elusivo. «Il presidente non cambia il suo messaggio in base all'interlocutore e nulla cambierà oggi», ha risposto.

REFERENDUM SULL ABORTO MANIFESTANTI PRO LIFE DAVANTI ALLA CORTE SUPREMA USAreferendum aborto in kansas 5

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATI CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…