italiani in vacanza

DAVVERO SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO? MANCO PER IL CAZZO! – MARCO BENEDETTO: “NON SIAMO STATI MAI COSÌ BENE COME OGGI. E COSÌ RICCHI. SU TUTTI I PIANI. LA LIBERTÀ DI PAROLA E DI COMPORTAMENTO QUASI ASSOLUTA DI CUI SI GODE OGGI NON HA RISCONTRO MAI. SUL PIANO MATERIALE NON ESISTONO CONFRONTI COL PASSATO. LA DISPONIBILITÀ GRATUITA DI MEDICINE MOLTIPLICA PER 60 MILIONI QUANTI SIAMO L’EFFETTO DEI PROGRESSI DELLA MEDICINA E DELLA FARMACIA. L’INDUSTRIA CI GUADAGNA? I PROFITTI SONO SPAZIALI? MEGLIO MORTI?”

Estratto dell’articolo di Marco Benedetto per www.blitzquotidiano.it

 

 

marco benedetto

Italia in confusione mentale. Destra e sinistra unite hanno fatto un bel pasticcio: hanno insinuato nella mente di un bel po’ di italiani il dubbio che una volta si stava meglio. E che oggi viviamo un periodo di regressione materiale e di sbando morale. Siamo ricchi o benestanti. Volete un parametro decisivo? La durata della vita media.

 

[era] 54 anni nel 1881, quasi 60 nel 1891, 62,46 nel 1901 […], fino ai 71,11 del 1951. Oggi, la speranza di vita per un bambino che nasce in Italia è di 78,67 anni, mentre una bambina può sperare in 84,04 anni da vivere (dati Istat 2007).

ATTENTATO A TOGLIATTI PANSA ITALIA DOPOGUERRA

 

Dopo la guerra nove italiani su dieci eravamo poveri. Ora l’Istat (che spesso usa la statistica per fare politica) ci dice che i poveri sono uno su dieci. Quelli della sinistra, invece di attribuirsi il merito di almeno una parte di tale successo, abbracciano il dettato evangelico concepito duemila anni fa, quando i poveri erano 99 su 100: di loro parlano, di loro si occupano, in concorrenza con i grillini, partito del reddito di cittadinanza, precipitato dal 3o all’1 per cento dei voti quando è stato chiaro che la pacchia stava finendo.

 

 

mussolini

La destra esalta il ventennio fascista come una specie di età dell’oro, in cui i treni arrivavano in orario e la lira valeva più della sterlina. Una specie di versione fascistoide della decrescita felice. Mussolini la definiva Italia proletaria e fascista. Essendo romagnolo diceva fasista, il che alleggeriva e ridicolizzava il concetto ma il significato era una nazione di incapaci.

 

Più di metà degli italiani facevano i contadini. E civilità contadina, con buona pace, vuole dire miseria, poverta, violenza della natura e degli uomini. Si dimenticano i morti per manganellate e olio di ricino, morti della guerra e dispersi in Ucraina.

 

La sinistra […] ha imboccato la strada pericolosa di rinnegare lavoro successo benessere (atteggiamento dei figli dei ricchi quale è l’establishment del Pd) e di concentrare la sua attenzione su minoranze di ogni tipo e qualità allontanandosi così dai bisogni della maggioranza degli italiani.

 

BABY BOOMER 1

[...] Non siamo stati mai così bene come oggi. E così ricchi. Su tutti i piani. Su quello politico. La libertà di parola e di comportamento quasi assoluta di cui si gode oggi non ha riscontro mai. La parità politica fra uomini e donne, in atto da noi dal 1946, è ben più importante di quelle vergognose quote rosa che tanto appassionano i nostri politici.

 

[…] Ma anche l’idea che puoi dire quello che pensi senza rischiare il carcere (Galileo) o il rogo (Giordano Bruno) è un privilegio dei nostri giorni a fronte di migliaia di anni di oppressione. Certo Mussolini fu meno feroce di Hitler e Stalin, ma l’idea che se dicevi qualcosa di sgradito all’Ovra finivi a Lipari o Ventotene […] non può piacere a nessuno, nemmeno a un camerata. […]

La ricchezza nel mondo - Stime 2016 del FMI proiezioni di PwC per il 2030 e il 2050

 

[...] Sul piano materiale non esistono confronti col passato. Il divario è troppo grande. Questo vale per l’Italia come per il resto del mondo. Nello specifico italiano, la disponibilità gratuita di medicine moltiplica per 60 milioni quanti siamo l’effetto dei progressi della medicina e della farmacia. L’industria ci guadagna? I profitti sono spaziali? Meglio morti?

 

 

[...] Ci laviamo tutti i giorni. Ai bei tempi era una volta alla settimana, in bagno per i ricchi, avendo riempito la vasca con l’acqua scaldata nei pentoloni in cucina. [...] Saponi, saponette, shampi, creme: una volta era un po’ di talco per assorbire il sudore coprire l’afrore.

 

giovanni leone con giulio andreotti negli anni 50

[…] La poca igiene fu una causa importante di morte per secoli e millenni e certo anche elemento fondamentale per la diffusione di peste e varie epidemie. Non parliamo dei gabinetti. […] ancora negli anni ‘60 a Tortona […] i gabinetti erano, comuni a ogni piano, quelli alla turca: un buco in una lastra di ardesia…e tutto giù nei sotterranei. […]

i 50 anni della rivoluzione culturale in cina cosa resta di mao 38

 

Non è merito di questo o quel partito. […] La prima volta che andai a New York, nel 1968, il barbiere emigrato dai monti dietro Roma mi chiese se in Italia c’era finalmente la luce elettrica. Oggi quattro quinti di quei paesani vive a Roma, case con acqua corrente calda e fredda, termocentrale e forse anche aria condizionata. Molti di loro, quando ancora vivevano al paese, la facevano nella stalla, unico locale igienico.

parma vista dall alto

 

Con il denaro accumulato lavorando in città [...] si sono fatti una casetta nuova, con tutti i comfort. La costruzione è tanto orribile quanto le vecchie case sono belle e eleganti. Ma questo è l’aspetto negativo del progresso in Italia, assurdo in un Paese soffocato da vincoli e divieti come il nostro. [...] Sulla bruttezza dell’Italia post bellica convengo. Per il resto, come diceva Saragat, viva l’Italia, viva la Repubblica.

baby boomers

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