LUCIA, LA “BRESIDENTE TI CARANZÌA” – MARCO TRAVAGLIO CONFEZIONA UN BEL CAPPOTTINO PER LA ANNUNZIATA: “DURA MENO DI 14 MESI, COME “BRESITENDE TI CARANZÌA” DELLA RAI, SENZA RIUSCIRE A GARANTIRE ALCUNCHÉ, A PARTE LE EPURAZIONI PERMANENTI (BIAGI, LUTTAZZI E SANTORO) E QUELLE NUOVE (SABINA GUZZANTI, PAOLO ROSSI, MASSIMO FINI): SI ASSOCIA A DECISIONI SCONCERTANTI DELLE DESTRE, COME LA “SOSPENSIONE” DI RAIOT DELLA GUZZANTI E L’ISPEZIONE CONTRO IL TG3. SE GRASSO E GRAMELLINI HANNO QUALCOSA DA SMENTIRE, SI FACCIANO AVANTI. ALTRIMENTI…”
Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per “il Fatto quotidiano”
[…] Su Fazio non c’è nulla da aggiungere ai ricordi di Santoro e a quelli di Luttazzi sul Fatto. Sull’Annunziata qualcosa c’è. Nel 1996 Prodi vince le elezioni e lei […] sale sul palco di piazza Santi Apostoli per festeggiare coi leader dell’Ulivo: tre mesi dopo è direttrice del Tg3 con la benedizione degli amici Prodi e Fini.
Nel ’98 se ne va sbattendo la porta: “Il Tg3 è l’unica isola di socialismo reale”. Nel 2001 B. torna al potere e nel ’02 si prende la Rai, facendone cacciare Biagi, Luttazzi e Santoro. Il 7 marzo ’03 i presidenti delle Camere, Casini e Pera, nominano presidente “di garanzia” della Rai Paolo Mieli […].
Mieli pone alcune condizioni, soprattutto una: riportare in video Biagi e Santoro […]. La Casa delle Libertà risponde con una raffica di attacchi e insulti […] . Il 12 marzo Mieli rinuncia Ufficialmente il centrosinistra si chiama fuori. Ma poi, in segreto, Fassino vede Casini e gli fa il nome dell’Annunziata che, dopo una variopinta carriera dal manifesto a Repubblica al Foglio, è editorialista e “garante” del Riformista di Polito, giornale di area Ds che piace a destra.
B. approva, FI e An plaudono. Il 13 marzo, appena Fassino, Casini e Pera la chiamano, Annunziata accetta senza neppure le minime pregiudiziali poste da Mieli […]. “Ci ho pensato un attimo – racconterà – forse meno di un attimo. Poi ho risposto: perché no?”.
flavio cattaneo lucia annunziata
Dura meno di 14 mesi, la “bresitende ti caranzìa”, senza riuscire a garantire alcunché, a parte le epurazioni permanenti (Biagi, Luttazzi e Santoro) e quelle nuove (Sabina Guzzanti, Paolo Rossi, Massimo Fini): una contro quattro quando vota contro, quinta dei cinque quando si associa a decisioni sconcertanti delle destre, come la “sospensione” (così chiama la chiusura definitiva) di RaiOt della Guzzanti e l’ispezione contro il Tg3 che ha osato riprendere e trasmettere la contestazione di Piero Ricca a B. in tribunale. Se Grasso e Gramellini hanno qualcosa da smentire, si facciano avanti. Altrimenti abbiano il buon gusto di tacere.
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