suore marijuana sorelle strafatte hashish

LIBERA CANNA IN LIBERO STATO - MENTRE NEGLI STATI UNITI SI LIBERALIZZA LA MARIJUANA, A BENEFICIO DEL FISCO E A DANNO DELLA CRIMINALITÀ, DA NOI LA LOBBY DEI PROBIZIONISTI SI SCHIERA CONTRO LA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE E PREFERISCE CHE I RAGAZZI CONTINUINO A FUMARE SCHIFEZZE CHIMICHE

Monica Rubino per ''la Repubblica''

 

Hanno firmato anche Vasco Rossi e Roberto Saviano, la sindaca di Torino Chiara Appendino, il primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris e quello di Parma Federico Pizzarotti. Alla fine i Radicali sono riusciti a raccogliere 57.500 firme a sostegno della legalizzazione della cannabis, 7.500 in più di quelle necessarie a presentare una legge di iniziativa popolare.

cannacloudcannacloud

 

Sono state depositate venerdì alla Camera. Ma adesso la sfida del comitato promotore, composto anche dall' associazione Luca Coscioni e dalle principali organizzazioni antiproibizioniste italiane, è di ottenere in tempi più o meno brevi la calendarizzazione del provvedimento in Aula.

 

Le premesse non sono rosee: una precedente proposta di legge trasversale, presentata da 220 deputati e 80 senatori raccolti nell' intergruppo "cannabis legale", dopo l' approdo nell' aula di Montecitorio è stata rispedita velocemente nelle commissioni Giustizia e Politiche sociali, dove rischia di essere affossata per sempre sotto una pioggia di emendamenti. Il fronte del "no" annuncia battaglia anche contro la nuova iniziativa.

california passa la legge sulla marijuana ricreativacalifornia passa la legge sulla marijuana ricreativa

 

E mentre i senatori di Idea Gaetano Quagliarello e Carlo Giovanardi e il forzista Maurizio Gasparri annunciano un' interrogazione parlamentare contro Rocco Schiavone, il commissario della nuova fiction di Rai2 che «si droga facendosi una canna ogni mattina», l' agguerrita pattuglia di parlamentari centristi, capitanati da Maurizio Lupi e Paola Binetti, si dichiara pronta a smontare punto per punto tutti gli argomenti degli antiproibizionisti.

 

Per i quali, invece, i tempi sono ormai maturi per superare le barriere ideologiche e ammettere che liberalizzare le droghe non ne aumenta il consumo ma riduce invece la criminalità collegata alla produzione e allo spaccio.

 

MARIJUANAMARIJUANA

Seguendo l' esempio degli Usa, dove nel recente voto quattro Stati - California, Nevada, Maine e Massachusetts - si sono espressi anche su quesiti referendari, decidendo di legalizzare la cannabis a scopi "ricreativi".

 

Sono quasi 50 anni che in Italia si fumano spinelli. Secondo il Centro europeo per il monitoraggio delle droghe (Emcdda) l' Italia è al terzo posto in Ue per uso di cannabis, dopo Danimarca e Spagna. E i dati dell' ultima relazione annuale (2015) al Parlamento del Dipartimento sulle politiche antidroga dicono che il 32% degli italiani ha provato la cannabis almeno una volta nella vita: poco più di 12 milioni e mezzo di persone fra i 15 e i 64 anni, di cui circa 5 milioni di età compresa fra i 15 e i 34 anni.

 

coltivazioni di marijuana in californiacoltivazioni di marijuana in california

«Rispetto alla proposta già presentata, la nostra è più avanzata - spiega Riccardo Magi, segretario dei Radicali italiani - perché permette di coltivare fino a cinque piante di marijuana senza chiedere nessuna autorizzazione e di possedere fino a 15 grammi di sostanza per uso personale».

 

La legge dei radicali si spinge fino a proporre la depenalizzazione dell' uso di tutte le droghe, comprese quelle pesanti, «sul modello Lisbona», sostiene Magi. Il Portogallo, infatti, quindici anni fa ha depenalizzato il possesso di qualunque tipo di stupefacente, una decisione che all' epoca provocò sconcerto nel mondo. Ma oggi il bilancio è positivo: nel paese iberico sono in calo sia consumatori di eroina che i detenuti per reati legati alla tossicodipendenza.

 

Ma non bastano questi dati a convincere il fronte del no: «Non è dimostrato che legalizzare le droghe serva a combattere la criminalità - afferma Lupi, capogruppo di Ap alla Camera - e anche all' interno della magistratura il dibattito è aperto». Mentre la Binetti (medico di professione) rimarca «i danni al cervello provocati dalle droghe leggere, specie nei più giovani».

dispensario cannabisdispensario cannabis

 

Eppure anche l' oncologo Umberto Veronesi, scomparso di recente, aveva commentato positivamente la bocciatura, due anni fa, da parte della Consulta, della legge Fini-Giovanardi, che equiparava droghe pesanti e leggere e prevedeva pene fino a 20 anni di reclusione. E contestava la tesi che lo spinello sia l' anticamera di sostanze più pericolose.

«I contrari alla legge sono una minoranza in Parlamento, ma fanno leva sul loro potere di ricatto nei confronti del governo. E sono una minoranza anche nel Paese», sottolinea Magi.

FINI GIOVANARDIFINI GIOVANARDI

 

In verità, stando ai sondaggi, i sì non sono ancora la maggioranza anche se crescono: «Negli ultimi vent' anni i favorevoli alla legalizzazione della cannabis sono raddoppiati, passando dal 20 al 42 per cento» spiega Roberto Weber, sondaggista di Ixè.

paola binetti (2)paola binetti (2)

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO