casellati mattarella

IN-CASELLATI A DOVERE - MATTARELLA POTREBBE AFFIDARE L’INCARICO ALLA FORZISTA CHE SAREBBE OBBLIGATA A LASCIARE LA PRESIDENZA DEL SENATO - A QUEL PUNTO LO SCRANNO A PALAZZO MADAMA DIVENTEREBBE UNA FICHE PESANTE DA OFFRIRE AL PD PER SPINGERLO A SOSTENERE UN GOVERNO DEL PRESIDENTE

1 - DAGONOTA

casellati

Uno degli schemi di Sergio Mattarella per uscire dall’impasse, prevede l’affidamento dell’incarico di formare il governo a Maria Elisabetta Casellati. La forzista, una volta a Palazzo Chigi, sarebbe obbligata a lasciare la presidenza del Senato che diventerebbe una fiche pesante da offrire al Pd per spingerlo a sostenere un governo del Presidente. Il M5s andrebbe all’opposizione per direttissima e Salvini, che ha sempre precisato di non voler entrare in una maggioranza con Renzi e Boschi, avrebbe molte difficolta’ a dire ‘no’ alla Casellati, avendo contribuito a eleggerla alla presidenza del Senato.

 

2 - MATTARELLA STRINGE I TEMPI E SPUNTA LA CARTA CASELLATI

Marco Conti per “il Messaggero”

 

casellati mattarella

La capacità di alcuni leader di pestare acqua cercando di riportare tutto e tutti alla casella di partenza ha raggiunto il suo limite. Nello studio alla Vetrata del Quirinale, dove oggi il presidente della Repubblica incontrerà le delegazioni di tutti i partiti, sarà infatti difficile sfuggire alla richiesta di chiarezza che Sergio Mattarella sottoporrà ai partiti. La necessità di assicurare al Paese un governo, dopo oltre due mesi di incontri, dichiarazioni e chiacchiere varie, supera ormai qualunque manovra più o meno tattica dei partiti.

 

giambattista casellati e maria elisabetta alberti

IL SALTO

Il Paese deve essere governato ed entro domani, o al massimo dopodomani, il Capo dello Stato presenterà un premier e una squadra di ministri al Parlamento che in qualunque momento potrà farsi da parte qualora i partiti trovino soluzioni alternative.

 

Le consultazioni inizieranno alle dieci di questa mattina con la delegazione del M5S e, a seguire tutti gli altri sino ai presidenti delle Camere che verranno ricevuti nel pomeriggio. Novità dell' ultim'ora, come la risorta opzione di un esecutivo M5S-Lega, sono ovviamente sempre valutabili dal Capo dello Stato.

casellati berlusconi

 

A patto però che abbia in numeri e sia supportato da esplicite dichiarazioni dei leader. Ovvero Di Maio dovrebbe dire che accetta FI nella maggioranza o Salvini dovrebbe sostenere che la Lega lascia FI, Se, come sembra, anche questa ipotesi dovesse saltare, non resta che il governo di tregua.

 

L'obiettivo del Quirinale resta quello di dare un governo al Paese nel pieno dei suoi poteri. Spetterà poi al Parlamento valutare se dargli la fiducia e permettere alla legislatura di cominciare, o bocciarlo e aprire quindi a nuove elezioni che si terrebbero ad ottobre.

luigi di maio salvini

 

Ipotesi più o meno lunari, come il voto a metà luglio, sembrano escluse anche perché si rischia di ritrovarsi con scandalose percentuali di affluenza. Altrettanto complicato superare il problema della legge di Bilancio attraverso un meccanismo, di marca grillina, che dovrebbe investire l'attuale governo Gentiloni il quale dovrebbe firmare un decreto per bloccare l'aumento dell'Iva previsto per inizio anno.

 

La ricerca di scorciatoie, dopo due mesi di vuoto assoluto, racconta la difficoltà mostrata dalle forze politiche a ragionare in termini di intese. Un'incapacità che non può non preoccupare Mattarella vista anche l'idea delle stesse forze politiche di tornare al voto con l'attuale legge elettorale destinata a riprodurre le difficoltà di queste settimane.

 

SALVINI - DI MAIO - BERLUSCONI - RENZI

Da questa sera, chiuso anche l'ultimo giro di consultazioni, Mattarella si ritirerà a riflettere con i suoi collaboratori sui nomi da inserire nel governo e sul discorso che farà per annunciare la sua iniziativa. Il profilo terzo che dovrà avere il presidente del Consiglio e la necessità di possedere competenze rodate ampliano il numero dei possibili candidati.

 

Molti nomi sono stati fatti di professori e tecnici sono stati fatti nei giorni scorsi, da Sabino Cassese a Lucrezia Reichlin passando per Tito Boeri o Enrico Giovannini, ma stavolta il governo dovrà avere un profilo che sappia guadagnarsi i voti dei parlamentari e aprire un dibattito nei gruppi che non potrà non riguardare anche gli errori commiessi da ogni forza politica nei due mesi precedenti.

 

BERLUSCONI SALVINI

Il tentativo di Mattarella rappresenta infatti un vero e proprio inedito per la storia Repubblicana perchè si tratta del primo governo che nasce e giura nelle mani del presidente della Repubblica senza che prima i partiti si siano espressi o abbiano assicurato al Capo dello Stato i numeri che dovrebbero permettergli di incassare la fiducia.

 

L'UOVO

La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, potrebbe rappresentare quella sintesi tra chi sostiene sia finita l'epoca dei tecnici e chi, come il centrodestra e il M5S, sostiene che vada rispettata la volontà popolare. Eletta senatrice con il centrodestra, e votata come presidente di palazzo Madama anche dal M5S, la Casellati sembra avere - prima donna a palazzo Chigi, le carte in regola per guidare un governo che traghetti il Paese a nuove elezioni avendo però messo al sicuro i conti e, magari, avendo permesso al Parlamento di riscrivere la legge elettorale.

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…