bersani da louis vitton

DA MELENCHON A LOUIS VITTON: BERSANI PIÙ CHE DEL CARO BOLLETTE HA PRESO A OCCUPARSI DEL CARO BORSETTE. IL COMPAGNO "BERSANOV", CHE CIANCIA DI POVERTA’ E DIFENDE IL REDDITO GRILLINO, E’ STATO BECCATO DA "DAGOSPIA" IN UNA BOUTIQUE LOUIS VITTON DEL CENTRO DI ROMA DOPO CHE ERA ANDATO IN TV AD ATTACCARE IL GOVERNO CHE “ODIA GLI INDIGENTI”. "LIBERO": “QUESTA COSA DELLO SHOPPING NON PROPRIO DA MERCATO RIONALE STONA CON I DISCORSI DA PAUPERISTA CHE GLI SENTIAMO FARE NEI COMIZI”

https://m.dagospia.com/alla-faccia-della-sinistra-del-popolo-l-ex-segretario-pd-bersani-beccato-da-louis-vuitton-334128

 

Brunella Bolloli per Libero Quotidiano

 

BERSANI DA LOUIS VUITTON

Da Melenchon a Louis Vitton. Il passo è breve, a quanto sembra. Ma è Lacoste o la gauche? La confusione è grande, almeno quanto lo sbigottimento. È lui o non è lui, diceva il saggio, anzi Dagospia, autore dello scoop. Ma cosa ci faceva Pier Luigi Bersani in via Frattina, al centro di Roma, dentro la rinomata boutique? Più che del caro bollette era intento a occuparsi del caro borsette.

 

Un regalo per chi? Forse per Elly Schlein, l'ex vice di Stefano Bonaccini che domenica annuncerà la sua candidatura alla segreteria del Partito democratico? Staremo a vedere.

Di sicuro c'è un fatto: Bersani avrà pure «smacchiato il giaguaro», ma se c'è da comprare un oggetto in pelle, un dono che non passi inosservato e gli permetta di fare bella figura, non bada a spese.

 

Alla faccia dei «poveri cristi» a cui quei cattivoni del governo Meloni hanno deciso di togliere il reddito di cittadinanza dei suoi amici grillini, e lui sa cosa vuol dire. Lui che viene da Bettola, 2.586 anime in provincia di Piacenza, e lì ha cominciato tutto dando una mano nella pompa di benzina del padre. Lui che tra un bicchiere di lambrusco e una scorpacciata di gnocco fritto serviva messa in paese e intanto studiava filosofia.

 

BERSANI DA LOUIS VUITTON

PASSIONE POLITICA Pare che i suoi genitori, cattolici e democristiani, siano rimasti sconvolti quando nel '70 ha deciso di fondare una sezione di Avanguardia operaia. I biografi ufficiali raccontano degli inutili sforzi dello zio missionario affinché il giovane Pier Luigi si convertisse sulla strada della Dc. Niente da fare: la passione politica batteva forte da un'altra parte, così dalla comunità montana piacentina, il compagno Bersani è arrivato prima in Regione, poi in Parlamento, quindi al governo. Ministro dell'Industria e del commercio con Prodi, poi con D'Alema e con Amato: sono gli anni in cui il Partito comunista diventa prima Partito democratico della Sinistra (Pds) e poi Ds, i Democratici di sinistra nati sotto le fronde dell'Ulivo che portano per la prima volta insieme ex democristiani ed ex comunisti.

 

In breve, il Nostro fa un carrierone e non stiamo qui a ricordare le primarie Pd vinte nel 2012 con Le Monde che lo incorona «l'uomo tranquillo della sinistra italiana», cui segue però la "non-vittoria" alle Politiche dell'anno dopo. Ricordiamo bene, però, le recenti esternazioni in diretta tv, sempre a favore degli «ultimi», «di chi è costretto ad andare alla Caritas per sfamarsi», dei «precari», perché «questi della destra si sono presentati dicendo "qui cambia la musica, mettiamo ordine", dopodiché si è visto subito che questi disciplinatori sono a corrente alternata, mettono un po' di regole e un po' ne tolgono. Le hanno messe ai poveracci del reddito, alle Ong, ai giovani dei rave, minacciano di metterle agli studenti che portano il telefonino in classe».

bersani

 

L'altra sera su La7, l'esponente di Articolo 1 era carico come un teenager dopo un concerto di Vasco, ce l'aveva con la legge di bilancio: «Ragazzi, ma in questa manovra ci sono delle cose che fanno pensare che qui si sta prendendo una strada pericolosissima!

Stanno dando una pillola scaduta e avvelenata», insisteva l'ex segretario.

 

CHI PREDICA BENE Sul deputato della Sinistra italiana Soumahoro, poi, l'apoteosi: «Sicuramente quello che sta venendo fuori non è accettabile», ha detto, «ma anche un prete che ha peccato può dare il messaggio giusto. Lui difende i migranti dallo sfruttamento, è un problema che esiste, non lo si può buttare via a causa di questa vicenda». Al che il capogruppo di Forza Italia alla Camera, gli ha replicato: «La sinistra predica bene e razzola male». Perché Aboubakar Soumahoro è colui che si è presentato in Parlamento con gli stivali di gomma in difesa dei migranti e dei lavoratori sfruttati come quelli delle coop gestite dalla suocera, e ha la moglie che si fa i selfie con le borse griffate. E l'ex leader dem sta con loro.

 

BERSANI

Confessiamo: a noi Bersani sta simpatico. Ci piace il suo linguaggio bersanese diventato cult con Crozza e sviscerato da Ettore Maria Colombo nella bella biografia dedicata all'ex ministro. Ma questa cosa dello shopping non proprio da mercato rionale stona con i discorsi da pauperista che gli sentiamo fare nei comizi. Poi, certo, è giusto separare lavoro e vita privata e non ha commesso alcun reato. Però, come in quella foto da solo al tavolo di un bar con la birretta, anche questo scatto rubato è circolata e sui social ormai sono partiti gli sfottò. Come direbbe lui stesso: «Non si può rimettere il dentifricio dal tubetto...».

pier luigi bersanipierluigi bersani roberto speranza

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...