
MELONI E TAJANI LASCIANO SALVINI FUORI DALLA PORTA – ALLA VIGILIA DEL VERTICE DI PARIGI ORGANIZZATO DA MACRON, QUESTA MATTINA LA DUCETTA E IL MINISTRO DEGLI ESTERI TERRANNO UN VERTICE DEDICATO ALL’UCRAINA, A CUI NON È STATO INVITATO IL TRUMPUTINIANO LEGHISTA – IL CARROCCIO MINIMIZZA: “UN INCONTRO SQUISITAMENTE TECNICO”. MA L’ESCLUSIONE È LA RISPOSTA DI TAJANI E DI MELONI AGLI SCONFINAMENTI DI SALVINI SU UN TERRENO CHE I DUE HANNO PIÙ VOLTE RIBADITO NON ESSERE DI SUA COMPETENZA...
Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “La Stampa”
Il vertice dei leader alla fine si farà, questa mattina, ma senza Matteo Salvini. Sarà un vertice dedicato all'Ucraina e alla posizione che terrà domani l'Italia, cioè Giorgia Meloni, alla riunione sulla pace e la sicurezza organizzata da Emmanuel Macron a Parigi. Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani sarà in collegamento, perché impegnato a Trieste con la visita al segretariato dell'Iniziativa Centro Europea (InCE).
A Palazzo Chigi sarà presente Meloni, assieme allo staff di consiglieri, militare e diplomatico, incaricati di definire una strategia sul possibile scenario di una tregua in Ucraina.
L'informazione arrivata ieri sera alla Lega, e riferita a questo giornale, è di un incontro squisitamente tecnico, o almeno così hanno provato a liquidarlo, perché dovrebbe partecipare anche il ministro della Difesa Guido Crosetto. La versione è un po' diversa, invece, a sentire Farnesina e Palazzo Chigi: il vertice a due dedicato strettamente alla politica estera è la risposta di Tajani e di Meloni agli sconfinamenti di Salvini su un terreno che i due hanno più volte ribadito non essere di sua competenza.
[...] Non c'è dubbio che l'ultimo mese di viaggi, telefonate, dichiarazioni turbo-trumpiane del leader della Lega abbiano creato un problema di coerenza del messaggio e serie difficoltà a Tajani e Meloni nel confronto con gli omologhi all'estero. A partire dalle modalità del sostegno a Kiev e sul piano di riarmo dell'Ue.
DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI A MAR-A-LAGO
Le convinzioni di Salvini sono esattamente all'opposto del ministro degli Esteri: sulla postura da tenere in Europa, sulle alleanze, e sul rapporto con gli Stati Uniti. E anche se Meloni prova a restare in equilibrio, sa di non poter strappare con l'Unione, né tantomeno con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Allo stesso modo sa che domani a Parigi dovrà far capire se intenda sostenere la coalizione dei volenterosi – pianificata da Francia e Regno Unito – o no. Anche perché è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a chiedere chiarezza sul contingente di peacekeeping che avrà il compito di monitorare il rispetto di un futuro accordo tra Mosca e Kiev: «Dobbiamo sapere chi è pronto». Da fonti di governo risulta che la premier cercherà ancora di prendere tempo [...]
ONLYVANCE - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
Certo non aiutano a rasserenare il clima le chat svelate dal direttore di The Atlantic sui piani militari contro gli Houthi in Yemen, in cui emerge l'ostilità totale verso l'Ue del vicepresidente J. D. Vance, che confessa di «odiare» l'idea di «dover salvare l'Europa» dagli attacchi dei ribelli filoiraniani nel Mar Rosso.
E mentre Salvini lo corteggia, è Tajani a rispondergli: «Forse Vance è appena arrivato, magari non conosce il pregresso. Lì c'è la Marina militare italiana, i nostri mercantili ce li proteggiamo, non ce li proteggono altri. Questo per mettere i puntini sulle i».
GIORGIA MELONI TRA DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - VIGNETTA DI GIANNELLI
DONALD TRUMP - MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI