merkel islamizzata

MERKEL, LA CULONA AZZOPPATA – L’ESITO DEL VOTO AVRÀ IMPLICAZIONI PROFONDE SULL’EUROPA E SUL PROCESSO DI INTEGRAZIONE DELL’UNIONE MONETARIA – SE SALTA LA GROSSE KOALITION, LA FORMAZIONE DEL GOVERNO SARÀ DIFFICILE CON LA DESTRA DELLA CDU E CON LA CSU CHE PREMERANNO PER UNA SVOLTA CONSERVATRICE E NAZIONALISTA PER FRENARE L'AVANZATA DELL'ULTRADESTRA EUROSCETTICA E ANTI-MIGRANTI

Attilio Geroni per http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2017-09-24/merkel-piu-debole-e-rischio-uno-stallo-riforma-dell-eurozona-193557.shtml?uuid=AE5VkxYC

 

angela merkel lato bangela merkel lato b

Dopo mesi di una campagna elettorale noiosa e fin troppo rassicurante, la Germania darà all’Europa parecchi brividi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi nonostante la quarta vittoria di Angela Merkel. I primi numeri usciti dalle urne ci dicono che la formazione del governo tedesco sarà difficile, prenderà parecchio tempo e soprattutto che il dibattito – quel dibattito che è spesso mancato tra i candidati più importanti alla cancelleria e che quando c’è stato ha avuto toni soporiferi – sarà teso e con momenti di ferocia politica e recriminazione mai visti nella Germania del dopoguerra.

 

orban seehofer copiaorban seehofer copia

A meno di ripensamenti dei socialdemocratici, siamo di fronte al de profundis della grosse Koalition tra Cdu/Csu e Spd. Avrà pure ben governato e guidato un Paese verso un successo economico senza precedenti, ma ha lasciato parecchio scoperto il fianco destro al populismo, al razzismo, e all’antieuropeismo che si sono nutriti, come in altri Paesi, di un aumento della precarietà e delle diseguaglianze durante la crisi. Il risultato è in parte sconcertante e la cancelliera ne esce indebolita. Per governare potrebbe essere costretta a mettere assieme il gruppo più eterogeneo di partiti mai sperimentato alla guida della Germania: l’alleanza nero-verde-gialla (Giamaica) formata da democristiani, liberali e verdi.

merkel islamizzatamerkel islamizzata

 

L’esito del voto avrà implicazioni profonde sull’Europa e sul processo di integrazione dell’Unione monetaria. In questo senso la miglior combinazione possibile sarebbe stata la Grande coalizione, ma bisognerà fare i conti anche con altri scenari, non così favorevoli. Come si comporterà a questo punto il grande “alleato esterno” di Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron, che martedì presenterà i dettagli del suo piano di riforma dell’Eurozona?

CHRISTIAN VON BOETTICHERCHRISTIAN VON BOETTICHER

 

Nelle linee generali (creazione di un budget dell’Unione monetaria, di un ministro unico delle Finanze e di un Parlamento ad hoc che dia al progetto legittimità politica) è finora il progetto più ambizioso delineato da un leader europeo. Macron ha posto molto in alto l’asticella dell’integrazione ricevendo risposte genericamente positive da Angela Merkel e i soliti distinguo da parte del ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble.

orban seehoferorban seehofer

 

Questa accoglienza positiva da parte di Berlino, sia pure di principio, potrà essere mantenuta nei prossimi mesi? E soprattutto sarà realisticamente oggetto di un negoziato dall’esito positivo?

 

angela merkel giovane 1angela merkel giovane 1

Con i Verdi non ci saranno problemi su questo fronte, ma i liberali di Christian Lindner sono un animale politico decisamente diverso dal partito di Hans-Dietrich Genscher o più semplicemente di Guido Westerwelle. Sono contrari a trasferimenti di risorse dagli Stati più ricchi a quelli meno ricchi dell’eurozona, non vogliono maggiore integrazione e sono anzi piuttosto euroscettici. Infine, fosse per loro, la Grecia dovrebbe essere fuori già da un pezzo dall’Unione monetaria. Le buone intenzioni europeiste del quarto mandato Merkel rischiano quindi di essere vanificate. Non solo per volontà dei potenziali partner, ma anche a causa delle forti pressioni che prevedibilmente giungeranno dall’ala destra della Cdu e soprattutto dai bavaresi della Csu.

 

merkel orban migranti profughimerkel orban migranti profughi

Sull’integrazione dell’eurozona c’è già parecchia carne al fuoco, dopo il discorso di Juncker sullo Stato dell’Unione e gli orientamenti emersi all’ultimo Ecofin di Tallinn. Le idee e le intenzioni sono buone e si sta creando un consenso attorno ad alcuni obiettivi: la creazione di un ministro unico delle Finanze; una capacità di bilancio per l’Unione monetaria; la trasformazione del fondo salva-stati ESM in vero e proprio Fondo monetario europeo e la creazione di un fondo di stabilizzazione per i momenti di crisi, integrato da un fondo europeo per la disoccupazione.

 

MERKEL MACRONMERKEL MACRON

Come segnala il capoeconomista di UniCredit Erik F. Nielsen nel suo ultimo Sunday Wrap, in un recente discorso il presidente dell’Esm Klaus Regling, un tedesco, ha mostrato una certa affinità con alcune idee francesi, espresse più o meno sulla stessa linea del presidente Macron anche dal governatore della Banca di Francia François Villeroy de Galhau. Che cosa accadrà a questo “patrimonio” di idee convergenti, che tra l’altro prevede un completamento dell’Unione bancaria con l’assicurazione europea dei depositi, quindi una prima forma di condivisione dei rischi?

ANGELA MERKELANGELA MERKEL

 

Sul fronte europeo il lavoro della cancelliera sarà senza dubbio più difficile, nonostante l’importante sponda francese. Un successo netto le avrebbe permesso di dedicare il quarto mandato, senza troppi tentennamenti, al miglioramento della governance dell’Unione monetaria. Ma con la destra della Cdu e con la Csu che premeranno per una svolta conservatrice e nazionalista, le incognite si moltiplicheranno sul fronte dell’integrazione.

 

merkel birramerkel birra

Molto dipenderà dalla capacità di leadership della cancelliera e dal fatto che al momento non sembrano esserci alternative politicamente credibili in Germania, nonostante il doppio scossone dell’AfD terzo partito e della Spd umiliata. Angela Merkel ha sempre dato la miglior prova di sé nei momenti difficili (su tutto la crisi dei migranti, per la quale ha fatto pagare al suo partito un caro prezzo) e quando tutti tendevano a sottostimarla.

Hans Michelbach CSUHans Michelbach CSU

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...