enrico michetti 19

IL TRIBUNO DELLE GAFFE! "IL SALUTO ROMANO ERA PIÙ IGIENICO" - ENRICO MICHETTI, NOME EMERSO NEL CENTRODESTRA COME POSSIBILE CANDIDATO SINDACO, HA RIVALUTATO IL BRACCIO TESO PER SALUTARE LE PERSONE IN TEMPO DI COVID E "SE PER QUALCUNO QUEL GESTO È RIEVOCATIVO DEL FASCISMO E DEL NAZISMO È UN PROBLEMA SUO" - GLI INTERVENTI A RADIO RADIO: "SAPETE QUANTA GENTE MUORE DI TUMORE? NON C'È SOLO IL COVID" – GASPARRI: “MICHETTI? NON LO CONOSCO” – E SALVINI RILANCIA SULLA MATONE

Da fanpage.it

 

enrico michetti

L'avvocato Enrico Michetti: è il nome proposto da Giorgia Meloni agli alleati del centrodestra per il candidato a sindaco di Roma. L'accordo non è ancora chiuso perché sul professore qualche dubbio c'è. Docente a contratto di diritto pubblico e dell'innovazione amministrativa all'Università di Cassino, Michetti è direttore e fondatore della ‘Gazzetta amministrativa', una rivista che si occupa di pubblica amministrazione.

 

A Roma, però, è diventato noto grazie ai suoi interventi a Radio Radio, un'emittente locale romana che si occupa soprattutto di calcio. Quattro anni fa curava una rubrica di storia in cui parlava di tutto: dallo scioglimento del Pci a quello della Democrazia cristiana, dalla strage di Ustica a Tangentopoli, dal mostro di Firenze all'assassinio del commissario Calabresi.

 

enrico michetti 19

Il direttore di Radio Radio, Ilario Di Giovambattista, ha sostenuto e sostiene la cura del professor Di Bella, il metodo, privo di riscontri scientifici, che promette di curare il cancro. Ospita anche una trasmissione in cui interviene l'editore della radio, Fabio Duranti, che spesso strizza l'occhio a posizioni no mask e no vax e comunque fortemente critiche con la gestione dell'emergenza Covid in Italia.

 

Nello stesso spazio non è inusuale ascoltare anche il parere del professor Michetti: i suoi interventi sono moderati rispetto a quelli del conduttore-editore, ma qualche volta si lascia andare a dure considerazioni sulla gestione dell'epidemia. Così diceva a ottobre, per esempio, prima dell'inizio della seconda ondata in Italia: "È diventato ridicolo, si parla soltanto di questa influenza – particolarmente grave, per carità di Dio, in casi acuti – ma che di questo virus si faccia un programma di governo che altrimenti non avrebbe ragione di esistere è paradossale.

 

enrico michetti 19

Capisco che la vicenda è grave ma sapete quante gente muore d’infarto? Sapete quanta gente muore di tumore? Quanta gente muore di ischemie? Sapete quanta gente muore di incidenti stradali? Non è che si muore soltanto di Covid". E aggiunge ancora: "Stanno facendo una politica del terrore, perché il terrore è l’unico programma di questo governo. Basta andare sul televideo e noterete che il 90% dell’informazione è tutta sul Covid".

 

In un'altra occasione, per esempio, ha parlato del concetto di patria e ha dichiarato che l'Italia è in mano a "odiatori della patria": "Noi abbiamo subito l'influenza di una corrente di pensiero distruttiva di tutto quello che erano le istituzioni, del sentimento nazionale, del sano sentimento nazionale, dell'orgoglio patrio. Una larga maggioranza (ma silente) del Paese invece si sente profondamente italiana, ama la Patria, soltanto che è sopraffatta dalla violenza, dalla protervia, dall'arroganza di una minoranza saccente che ci vuole imporre la non-italianità, l'omologazione. Ed è solo più superba e più arrogante, perché quelli che amano la Patria hanno il difetto di essere cittadini per bene".

 

L'ultima gaffe: "Saluto romano era più igienico"

enrico michetti 19

La Repubblica in edicola oggi riporta altre frasi pronunciate in radio dal professore romano in un articolo firmato da Lorenzo D'Albergo. Eccone una sul saluto romano: "Se per qualcuno è rievocativo del nazismo o del fascismo, è un problema suo. I romani quando inventavano le cose rasentavano la perfezione. Salutavano in quel modo perché era il modo più igienico".

 

I dubbi del centrodestra su Michetti

Insomma, anche a destra qualche dubbio sul professore c'è. Al termine del vertice di due giorni fa i leader della coalizione hanno diramato una nota stampa in cui si dice che verrà privilegiato un candidato espressione della società civile. L'accordo su Michetti, però, ancora non c'è, e Forza Italia ha tentato di proporre il nome della giudice Simonetta Matone: "Non c'è solo Michetti, c'è la anche la giudice Matone, molto conosciuta in città", ha dichiarato infatti Antonio Tajani.

 

salvini meloni

E oggi anche Matteo Salvini ha insistito sull'ipotesi del magistrato: "Michetti è certamente un nome valido come quello di Simonetta Matone, apprezzata giurista che con il suo lavoro ha salvato tanti bambini e ragazzi da abusi e violenze, premiata come Donna dell’Anno nel Lazio nel 2005". Forza Italia e Lega proveranno a spingere per quest'ultima, ma l'impressione è che, almeno a Roma, l'ultima parola debba spettare proprio a Giorgia Meloni. Se non ci sarà alcun accordo su un nome civico, tornerebbero in campo le ipotesi politiche: Maurizio Gasparri per Forza Italia, Fabio Rampelli per Fratelli d'Italia e Antonio Maria Rinaldi per la Lega.

 

Lo stesso Gasparri ha commentato così ai microfoni di Fanpage.it l'eventuale candidatura di Michetti: "Io non conosco Michetti, non sono in grado di esprimere un giudizio. Avendo io una cultura classica della politica, penso che alcune prove elettorali vengano affrontate sulla base della conoscenza dei candidati da parte dei cittadini. Anche se è vero che con i 5 Stelle non è stato così. Gli elettori a Roma votarono per il Movimento, non per Virginia Raggi".

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO