carlo russo tiziano renzi alfredo romeo consip

LE MILLE VITE DI CARLO RUSSO. DA VERDINI E ALFANO FINO A LUCA LOTTI E “BABBO” RENZI. UN PERSONAGGIO IN CERCA D’AUTORE (E DI SOLDI) – LA PRESENZA ALLA “LEOPOLDA” E LE CENE PAGATE IN VERSILIA - ALFREDO ROMEO GLI CHIEDE: SEI PARENTE DI TIZIANO? “HA BATTEZZATO MIO FIGLIO”. “CHE CAZZO C’ENTRA?”

 

Giacomo Amadori per la Verità

 

CARLO RUSSOCARLO RUSSO

 In questi giorni di scontro su indagini e intercettazioni dell' inchiesta Consip, mentre magistrati e politici di tutti gli schieramenti se le danno di santa ragione, la pietra dello scandalo, l' uomo che ha trascinato Tiziano Renzi nel pantano giudiziario, l' apprendista faccendiere Carlo Russo si è inabissato cercando di far perdere le sue tracce. Resta asserragliato con la compagna Serafina e i due figli nell' attico di 12 vani di proprietà della Ceg, l' azienda di elettronica che dal gennaio 2015 gli versa uno stipendio mensile di circa 8.000 euro lordi per fargli fare il responsabile dei rapporti istituzionali.

 

A Roma Russo è indagato per traffico di influenze illecite e nell' interrogatorio del 3 marzo si è avvalso della facoltà di non rispondere. E non proferisce parola neppure con i giornalisti. Ma più si scava su di lui e più si scopre che nella sua Opa al Giglio magico non vi era nulla di ideale. Il ragazzo ha sempre ragionato da imprenditore alla ricerca di buoni affari. E il Pd renziano si è dimostrato meno impermeabile del Pdl a soddisfare il suo giovane appetito.

 

CARLO RUSSOCARLO RUSSO

Il ragazzo nel 2010 ha un matrimonio alle spalle e una nuova compagna che è titolare di un bel centro benessere alla periferia di Firenze. Lui passa da un lavoretto a un altro, ma ha il sogno di diventare ricco. Gira con la rivista Millionaire sotto braccio, quella che promette fortuna con franchising e vendite piramidali. Il giovanotto è sveglio e capisce che per sfondare serve un trampolino politico. Cerca amici su Facebook a destra e a sinistra (tra i 5.000 contatti attuali c' è tutto l' arco costituzionale).

 

monica castromonica castro

Nel 2010 contatta una consigliera comunale del Pdl di Calenzano, ex segretaria pratese del sindacato di destra Ugl. Monica Castro è una pasionaria della politica (per protestare contro la riforma Fornero nel 2012 si è spogliata tra gli scranni del municipio), ma è anche una persona disponibile e non sospettosa. Russo le chiede di aiutarlo a fare nuove conoscenze e lei accetta di introdurlo nel mondo del centrodestra.

 

Per esempio lo fa partecipare alla cena di Natale del 18 dicembre 2010 alla Fortezza da Basso, dove Russo si offre di pagare la quota di una decina di militanti: 200 euro in tutto. La serata è un piccolo flop a causa della neve che è scesa copiosa, ma in sala ci sono big come Denis Verdini, Angelino Alfano e Altero Matteoli che alla fine tagliano la torta tra applausi e auguri.

 

VERDINI MATTEOLIVERDINI MATTEOLI

«Era un tipo intraprendente, ma adesso ho compreso che è anche uno di quei personaggi che va bene per tutte le stagioni», ragiona Castro. «All' epoca le sue idee erano certamente berlusconiane, ma quando si è reso conto che noi non potevamo aiutarlo, essendo all' opposizione quasi ovunque in Toscana, ha puntato un altro treno ed è salito».

 

Era il treno di Matteo Renzi, in partenza dalla stazione Leopolda. Nel 2012, dopo la caduta del governo Berlusconi, contatta via messenger la pugnace Marzia Cappelli, ex vigilessa e veterana di tutte le campagne renziane, per chiedere di poter partecipare a qualche incontro del Pd.«Io gli ho detto: "C' è la Leopolda"» ricorda Cappelli. E così Russo prende parte alla fortunata kermesse renziana.

alfano e luca lotti  alfano e luca lotti

 

L' avvicinamento al centrosinistra, però, era già iniziato da qualche mese. Grazie a Millionaire, Russo era entrato nel settore della distribuzione di medicinali con la Farexpress. Per il suo nuovo lavoro ha un sacco di progetti e fame di agganci. Castro gli presenta un amico assessore della giunta di Matteo Renzi e qualche altro politico locale del Pd: l' imprenditore riesce così a entrare a Palazzo Vecchio dove conosce la responsabile del Welfare, Cristina Saccardi, che patrocina due sue iniziative e le presenta in conferenza stampa.

 

Sempre con Castro e i nuovi amici del Pd il presunto faccendiere nell' estate del 2012 partecipa a un evento con il Rottamatore al Grand Hotel Principe di Piemonte a Viareggio e alla presentazione del libro di Renzi, Stil Novo, a Forte dei Marmi. Qui tra una battuta e un sorriso Russo può stringere la mano a Matteo. Prima del fugace incontro offre la cena ai suoi nuovi amici piddini. In queste occasioni pretende sempre di pagare, offre ai suoi ospiti persino uno spettacolo di Enrico Brignano in Versilia.

Matteo RenziMatteo Renzi

 

Sembra convinto che allargare i cordoni della borsa allarghi anche le amicizie, quelle fuori dal mondo virtuale di Facebook. Peccato che il lavoro con i medicinali si concluda con varie denunce per truffa da parte dei clienti farmacisti e che il centro benessere venga chiuso dopo varie vicissitudini finanziarie (Russo è sotto indagine per autoriciclaggio).

 

A metterlo in salvo sono le nuove conoscenze: viene assunto dalla Ceg e apre una società di consulenza con ufficio in una delle vie più prestigiose di Firenze, in zona collinare e non distante da villa Verdini. Chi lo incontra alla vigilia delle regionali del 2015 lo trova in grande spolvero. Offre brochure della Ceg, cerca aziende a cui offrire i pannelli solari dell' azienda e con tutti spende il nome del suo nuovo presunto pigmalione: «Luca Lotti», all' epoca sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

TIZIANO RENZITIZIANO RENZI

 

Nello stesso periodo Lotti garantisce per lui con il governatore della Puglia, Michele Emiliano. Russo entra in contatto anche con Tiziano Renzi ed esibisce una religiosità che gli amici del passato e i colleghi di Farexpress non conoscevano. Con il babbo dell' ex premier inizia ad andare in pellegrinaggio a Medjugorije con un' affiatata comitiva (quello che Matteo Renzi al telefono definirà un «giro di merda»).

 

Su Facebook posta preghiere ed encomi di Renzi, in ugual misura. Riesce a convincere Tiziano a fare da padrino al suo secondogenito. È un biglietto da visita che si rigioca quasi subito. Quando Alfredo Romeo in un' intercettazione ambientale gli chiede se con Renzi senior abbia un legame di parentela, lui risponde fiero: «Ha battezzato il mio bambino».

Alfredo Romeo Alfredo Romeo

 

La risposta di Romeo un po' lo avvilisce: «Che cazzo significa?». «No, niente» rincula Russo. A dicembre scoppia l' inchiesta Consip e a marzo viene perquisito. Lui si avvale della facoltà di non rispondere e si inabissa, in attesa che passi 'a nuttata. «Non so che cosa abbia fatto, ma non può essere la mente di tutto questo» conclude Castro, scuotendo la testa.

 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?