IL GOVERNO DEI CONFLITTI D’INTERESSI - LA LEGGE SULLA ONORABILITÀ DEGLI ASSICURATORI HA IL TIMBRO ANCHE DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA PAOLA SEVERINO, CHE È STATA PER ANNI AVVOCATO DI CALTARICCONE (COMUNQUE IL DI LEI MARITO PAOLO DI BENEDETTO E’ CONSIGLIERE IN ACEA E FINNAT PER CONTO DEL CALTA) - PROPRIO AL VICEPRESIDENTE DI GENERALI, E A MOLTI ALTRI, SI APPLICHEREBBE LA LEGGE, CHE IMPONE AI MANAGER DI LASCIARE GLI INCARICHI IN CASO DI CONDANNE (LA SUA È FRESCA PER BNL-UNIPOL) - MA “A SOPRESA” È STATO INSERITO UN CAVILLO: LA NORMA SI APPLICA SOLO AI PROCEDIMENTI INIZIATI DOPO IL 24 GENNAIO 2012…

Vittorio Malagutti per "il Fatto Quotidiano"

Carlo Cimbri, amministratore delegato di Unipol, il 31 di ottobre è stato condannato in primo grado a tre anni e sette mesi di reclusione per aggiotaggio nella scalata illegale del 2005 alla Bnl, quella famosa dei furbetti. Problemi in azienda? Carriera in forse? Macchè. Cimbri è salvo. E già che c'è, può serenamente attendere l'esito dei negoziati per il salvataggio della Fonsai. Il gruppo di Salvatore Ligresti potrebbe infatti finire sotto l'ombrello di Unipol, con il rampante Cimbri numero uno in pectore.

Può stare tranquillo anche il costruttore, nonchè vicepresidente delle Generali, Francesco Gaetano Caltagirone, pure lui condannato (tre anni e sei mesi) nel processo Bnl. Insomma, liberi tutti. Lo stabilisce il nuovo regolamento sui requisiti di onorabilità di amministratori e alti dirigenti delle compagnie di assicurazioni. Può sembrare incredibile, ma fino a ieri queste norme non c'erano. Il governo, anzi tre governi, ci hanno messo sei anni a venire a capo di un testo. E quando finalmente il decreto è stato messo nero su bianco, tutto si è risolto in un incredibile colpo di spugna, come lo ha definito ieri un articolo del Corriere della Sera.

La legge, pubblicata il 9 gennaio sulla Gazzetta Ufficiale (in vigore dal 24 gennaio) è l'ultimo regalo del ministro dello Sviluppo, Paolo Romani, il quale si è dimesso insieme all'intero governo Berlusconi il giorno dopo la firma, il 12 novembre. Il via libera definitivo alle nuove norme è però arrivato solo qualche giorno dopo grazie al governo Monti. Infatti il decreto di Romani è stato "vistato" anche da Paola Severino, Guardasigilli in carica dal 16 novembre. Severino, come noto, è avvocato di gran fama e tra i suoi principali clienti, ormai da molti anni c'è anche Francesco Gaetano Caltagirone, forse il principale beneficiario delle nuove norme.

C'è un conflitto d'interessi, quindi, tra la Severino ministro e la Severino avvocato. Tanto più che il decreto è stato licenziato giusto in tempo per togliere d'imbarazzo il vicepresidente delle Generali. Vediamo le date. Il 31 ottobre viene emessa la sentenza di primo grado per la scalata dei furbetti alla Bnl. E l'11 novembre, neppure due settimane dopo, Romani estrae dal cassetto, dove giacevano ormai da anni, le norme sui requisiti di onorabilità. Di lì a poco arriva anche il visto del nuovo ministro della Giustizia.

Ecco il colpo di spugna, quindi. Il decreto, infatti, fissa una serie di casi in cui gli amministratori di compagnie di assicurazioni perdono il requisito di onorabilità e vanno quindi sospesi dai loro incarichi. Le norme però non sono retroattive. I manager già in carica non hanno quindi nulla da temere, possono concludere il loro mandato senza il rischio di essere sospesi. Alla norma sulla retroattività è stato però aggiunto un altro comma che di fatto inchioda i manager alle loro poltrone. Funziona così: in caso di future condanne i requisiti di onorabilità vengono meno, si legge nel testo ministeriale, soltanto "in relazione a procedimenti avviati" dopo la data di entrata in vigore del regolamento. In altre parole, Caltagirone e Cimbri possono stare tranquilli.

Se anche fossero condannati in secondo grado e perfino in via definitiva per l'aggiotaggio nella scalata alla Bnl del 2005, non perderebbero comunque la poltrona. Il rischio esiste solo se i due manager venissero coinvolti in nuovi procedimenti penali iniziati dopo il 24 gennaio prossimo, data in cui entreranno definitivamente in vigore le norme firmate dall'inedita coppia Romani-Severino.

Quest'ultima disposizione appare quantomeno sorprendente, soprattutto se si confronta il nuovo testo sulle assicurazioni con quello sull'onorabilità dei banchieri, che invece è in vigore sin dal 1998. I due regolamenti sono praticamente identici. Le condanne che prevedono la sospensione immediata dagli incarichi sono le stesse. E cioè, in generale , tutte le condanne per i reati in materia finanziaria, per i delitti di bancarotta e quelli contro la pubblica amministrazione puniti, questi ultimi, con reclusione di almeno un anno. Per tutti gli altri delitti la sospensione è in vece prevista in caso di condanna ad almeno due anni.

Insomma, le norme sui banchieri e quelle sugli assicuratori viaggiano in parallelo, ad eccezione del comma che riguarda i procedimenti già avviati. Gli amministratori delle compagnie di assicurazioni, come detto, vengono sospesi solo per eventuali condanne in procedimenti penali futuri. Niente di tutto questo è invece previsto nelle norme, più severe, che si applicano ai banchieri. E allora, è il caso di dirlo, gli assicuratori sentitamente ringraziano i ministri Romani e Severino.

 

paola severinoFRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PAOLA SEVERINO E MARITO PAOLO DI BENEDETTO PAOLA SEVERINO E MARITO PAOLO DI BENEDETTO PAOLO ROMANI

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