MISTERI D’OLTRETEVERE: DUE PAPI IN VATICANO E NESSUNO ALLOGGIA NELLE STANZE PAPALI

Andrea Tornielli per "la Stampa"

Dalle 16.49 di ieri il Vaticano ha due Papi. Francesco, felicemente regnante, e il suo predecessore, l'emerito Benedetto XVI, primo Pontefice in duemila anni della storia della Chiesa a rinunciare per vecchiaia. Ratzinger, che aveva lasciato il Vaticano lo scorso 28 febbraio, poche ore prima della scadenza del suo mandato, data da lui stesso fissata, ha fatto ritorno Oltretevere, in elicottero.

Un viaggio ben diverso da quello di 62 giorni fa. Allora ogni istante era stato seguito in diretta, con un sapiente regia. L'uscita dall'appartamento, le lacrime del segretario monsignor Georg Gänswein, il commiato nel cortile di San Damaso, il volo sulla Città Eterna, l'ultimo saluto con la folla nella piazza di Castel Gandolfo.

Ieri, invece, non sono state divulgate sequenze video. Era stato preannunciato che il Centro Televisivo Vaticano avrebbe fornito le immagini dell'arrivo e dell'accoglienza da parte di Francesco. Le telecamere della Tv vaticana hanno filmato tutto, ma i protagonisti hanno stabilito che si divulgasse soltanto una fotografia dell'incontro tra i due.

Una decisione che inizialmente aveva alimentato i dubbi sulle condizioni di salute del Papa emerito, che dopo essersi ritirato aveva avuto un crollo psico-fisico e durante il precedente incontro con Francesco, lo scorso 23 marzo, era apparso notevolmente indebolito e gracile.

Ma chi ieri era presente al momento dell'arrivo attesta invece che le condizioni di Ratzinger sono apparse migliori: «Aveva un buon colorito, camminava senza particolari problemi, anche se con il bastone e ha scambiato battute con quanti sono andati a riceverlo».

È probabile dunque che la decisione di non diffondere le sequenze sia legata alla decisione di Ratzinger di rimanere «nascosto al mondo», e dunque alla volontà di non rendere anche il suo ritorno dentro le mura vaticane, un «evento» mediatico.

Con Benedetto XVI, nell'elicottero, c'era il Prefetto della Casa Pontificia, l'arcivescovo Gänswein, che da oggi non dovrà più fare la spola tra il Vaticano e Castel Gandolfo, come negli ultimi due mesi. All'eliporto, Ratzinger è stato accolto da tre porporati, il Segretario di Stato Tarcisio Bertone, il decano Angelo Sodano e il presidente del Governatorato Giuseppe Bertello; e da tre vescovi, il Sostituto Angelo Becciu, il «ministro degli esteri» Dominique Mamberti e il segretario del Governatorato Giuseppe Sciacca.

Quindi è salito in auto per compiere un tragitto di alcune centinaia di metri. Nell'ex monastero è stato accolto da Francesco, che «gli ha dato il benvenuto con grande e fraterna cordialità».

I due si sono abbracciati. Insieme si sono recati nella cappella del monastero per una breve preghiera. Benedetto XVI, che vedendo la sua nuova casa ha commentato: «è accogliente, qui si può lavorare bene», secondo quanto riferisce la sala stampa della Santa Sede «è lieto di rientrare in Vaticano, nel luogo in cui intende dedicarsi, come da lui stesso annunciato l'11 febbraio scorso, al servizio della Chiesa anzitutto con la preghiera».

Nella nuova residenza abiteranno con lui, oltre a Gänswein, le quattro «memores Domini» di CL che negli ultimi otto anni lo hanno accudito e hanno gestito l'appartamento papale. Un appartamento, quello ufficiale nel palazzo apostolico, che continua a rimanere vuoto anche ora che Oltretevere i Papi sono due, visto che Francesco ha scelto di rimanere a vivere nella Casa Santa Marta, dove si sente meno isolato.

Il monastero, la nuova e definitiva residenza di Ratzinger, ha subito una profonda trasformazione: alcune celle sono state accorpate ed è stata realizzata una biblioteca per i libri del Papa emerito. Sono state ricavate stanze per ospitare il fratello di Ratzinger, Georg. È stato ricavato anche uno studio per suor Birgit, la segretaria di Benedetto XVI che pur non risiedendo in Vaticano continuerà a collaborare con lui, e a decifrarne la calligrafia minuta trascrivendo al computer i suoi scritti.

 

RATZINGER E BERGOGLIO jpegBERGOGLIO SALUTA RATZINGER AL SUO ARRIVO AL CONVENTO MATER ECCLESIAE DIETRO GEORG GANSWEIN BENEDETTO XVI RATZINGER TORNA IN VATICANO LELICOTTERO CHE RIPORTA RATZINGER IN VATICANO

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...