elon musk pedro sanchez

IL MONDO HA TROVATO IL SUO ANTI-MUSK: PEDRO SANCHEZ (ELON PUÒ DORMIRE SONNI TRANQUILLI) – A DAVOS IL PREMIER SPAGNOLO SI LANCIA IN UN’INTEMERATA CONTRO MR. TESLA E TECNO-CAMERATI: “NON SONO PIÙ SODDISFATI DI AVERE QUASI TUTTO IL POTERE ECONOMICO, VOGLIONO ANCHE QUELLO POLITICO, MINANDO LE NOSTRE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE” – PURTROPPO PERÒ LA LEADERSHIP DEL BEL PEDRO, CHE IN PATRIA VIENE CHIAMATO “PERRO” (CANE), È DEBOLISSIMA E IL SUO GOVERNO TRABALLA: OGGI È ANDATO SOTTO IN UN IMPORTANTE DECRETO CHE INCLUDEVA AUMENTI ALLE PENSIONI E AIUTI AI TRASPORTI

 

 

 

Sanchez, 'i tecno miliardari puntano al potere politico'

PEDRO SANCHEZ A DAVOS

(ANSA) -- "I proprietari delle reti sociali, un piccolo gruppo di tecno miliardari che non sono più soddisfatti di avere quasi tutto il potere economico, vogliono anche quello politico, minando le nostre istituzioni democratiche. E non lo nascondono".

 

Questo l'allarme lanciato dal premier spagnolo Pedro Sanchez durante il suo intervento a Davos. Le reti sociali "stanno diventando strumenti che sostituiscono i voti con i likes", si sono trasformate in "un campo di battaglia minato, con manipolazioni, censura" e questo "è stato fatto in maniera sistematica", ha detto Sanchez.

 

mark zuckerberg - lauren sanchez - jeff bezos - sundar pichai elon musk al giuramento di trump

Il leader socialista ha centrato il suo discorso su una batteria di misure che proporrà al prossimo Consiglio Europeo, fra le quali la fine dell'anonimato per combattere l'uso distorto dei social network. "In democrazia l'impunità non è un diritto", ha osservato. E, riprendendo lo slogan di Donald Trump ha proclamato: "Let's make social media great again", facciamo che le reti sociali tornino ad essere grandi.

 

Davos, attacco di Sanchez ai social 'strumento di oppressione'

(ANSA) - Uno "strumento di oppressione". Così Pedro Sanchez, premier spagnolo, ha definito i social media con i loro effetti nefasti su adolescenti e opinione pubblica, proponendo una serie di riforme delle piattaforme social introdotte 15 anni fa. "In primo luogo, propongo di mettere fine all'anonimità sui social media", ha detto Sanchez durante il suo 'special address'.

IL SALUTO ROMANO DI ELON MUSK ALLA PARATA PER TRUMP - CAPITOL ONE ARENA - WASHINGTON

 

"La mia seconda proposta è costringere all'apertura della 'scatola nera' dei social media, gli algoritmi, una volta per tutte". Infine, Sanches ha proposto "di rendere personalmente responsabili i Ceo dei social media del mancato rispetto delle leggi e delle norme nelle loro piattaforme, proprio come accade per altri settori".

 

Parole che faranno discutere, con un'amministrazione Trump forte del sostegno di gran parte delle grandi piattaforme social e con la gran parte dei leader europei poco propensi a prendere iniziative contro Big Tech.

 

 

Spagna:governo va giù in Aula, bocciati aumenti pensioni e aiuti

PEDRO SANCHEZ A DAVOS

(ANSA) - Come era previsto, il governo progressista Psoe-Sumar è andato sotto oggi al Congresso spagnolo nella votazione sul decreto omnibus, che includeva fra l'altro gli aumenti delle pensioni e gli aiuti ai trasporti. I sette deputati del partito indipendentista catalano Junts per Catalogna hanno votato contro la conversione del decreto, assieme a quelli del conservatore Partito Popolare e dell'estrema destra Vox, sommando 177 voti contrari a fronte di 171 a favore.

 

Fra le altre misure che risultano annullate, oltre agli aumenti delle pensioni e la sovvenzioni del 50% del costo dei biglietti sui trasporti pubblici, anche gli aiuti alle popolazioni colpite dalle alluvioni della Dana. I popolari hanno presentato, in parallelo, una proposta di legge per la rivalutazione delle pensioni al fine di "proteggere i pensionati", secondo quanto annunciato dal portavoce Juan Bvravo.

 

VIGNETTA SU ELON MUSK E DONALD TRUMP

Una maggioranza di 182 'no' sui 350 deputati della Camera bassa si è imposta anche per la bocciatura del decreto col quale l'esecutivo guidato da Pedro Sanchez puntava a prorogare l'imposta sugli utili delle compagnie energetiche. In questo caso, ai voti di Junts, Pp e Vox si sono uniti anche quelli dei deputati del Partito Nazionalista Basco.

 

La Spagna invita il mondo a lottare contro la “tecno-casta della Silicon Valley” di Trump

Traduzione dell’articolo di James Badcock per https://www.telegraph.co.uk/

 

Il primo ministro spagnolo ha invitato il mondo a ribellarsi contro la minaccia alla democrazia rappresentata da quella che ha definito la “tecno-casta della Silicon Valley”.

 

elon musk alla rotonda del campidoglio per il giuramento di trump foto lapresse

[…]  Pedro Sanchez ha accusato i miliardari americani della tecnologia di “cercare di usare il loro potere assoluto sui social media per controllare il dibattito pubblico e, quindi, l'azione del governo, in tutto il mondo occidentale”.

 

Il leader spagnolo ha affermato che è giunto il momento per i governi democratici di “reagire” alle minacce poste dall'estrema destra e alla distorsione del dibattito da parte di alcuni potenti uomini d'affari che gestiscono le piattaforme dei social media.

 

Sanchez non ha nominato specificamente Elon Musk, ma i suoi commenti sui tentativi dei magnati della tecnologia di distruggere i sistemi democratici arrivano dopo che il proprietario di X ha preso di mira diversi governi occidentali, tra cui quello del Regno Unito.

 

la reazione di elon musk quando donald trump annuncia che vuole mandare gli astronauti su marte 5

Ha messo in guardia dall'ascesa di quella che definisce la “ultradestra internazionale” rappresentata da leader come l'argentino Javier Milei e l'ungherese Viktor Orban, un movimento che, a suo dire, è stato messo in moto dall'influenza dei social media.

 

“Voglio essere chiaro e conciso su questo punto, lo dirò in meno di 280 caratteri: la democrazia non è un euro, un voto; non è un tweet, un voto; è una persona, un voto. Pertanto, l'Europa deve opporsi a questa minaccia e difendere la democrazia”, ha dichiarato Sánchez.

 

[…]

 

Gli avvertimenti di Sanchez sull'influenza di Musk arrivano dopo che il presidente francese Emmanuel Macron lo ha criticato per aver appoggiato il partito tedesco di estrema destra AfD e aver definito il cancelliere Olaf Scholz un “pazzo incompetente”.

PEDRO SANCHEZ ELLY SCHLEIN - MEME BY OSHO

 

Jean-Noel Barrot, ministro degli Esteri francese, e i membri del partito socialista spagnolo di Sanchez hanno chiesto all'Unione europea di intervenire contro i boss dei social media che influenzano la politica del blocco.

 

Lunedì Trump ha dichiarato che la Spagna avrebbe dovuto affrontare tariffe del 100% sulle esportazioni verso gli Stati Uniti in quanto “Paese BRICS”, riferendosi al club di nazioni guidato da Brasile, Russia, India e Cina.

 

La Spagna non è un membro dei BRICS.

 

Al presidente è stato chiesto del basso livello di spesa per la difesa della Spagna, un problema su cui il presidente ha messo in guardia Madrid e altri membri della NATO. Si è spinto fino a suggerire che gli Stati Uniti potrebbero disimpegnarsi dall'alleanza militare se gli altri membri non aumenteranno le loro spese.

 

sundar pichai elon musk cerimonia di giuramento di donald trump foto lapresse

Sebastien Lecornu, ministro della Difesa francese, ha dichiarato martedì che l'elezione di Trump costituisce un “serio calcio nel sedere” per l'Europa, che deve sviluppare una maggiore autonomia contro le minacce militari esterne.

 

“Perhaps the brutality of the president’s words can finally lead to a shock and an awakening in European countries, “ Mr Lecornu told France Inter radio, adding: “For many decades there has been the temptation to put ourselves under the American nuclear umbrella.”

elon musk alla rotonda del campidoglio per il giuramento di trump foto lapresse

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!