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FAIDA A CINQUESTELLE! LA MORTE DI CASALEGGIO SCATENA IL POLLAIO ALL’INTERNO DEL MOVIMENTO 5 STELLE - IL FIGLIO DEL GURU, DAVIDE, ROBERTO FICO E GLI ORTODOSSI DELL’UNO VALE UNO SI OPPONGONO ALLA LEADERSHIP DI LUIGI DI MAIO: NESSUNA INVESTITURA FINO ALLE POLITICHE
Annalisa Cuzzocrea e Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”
Un voto on line per scegliere il candidato premier. Già a fine giugno, dopo le elezioni amministrative. È a questo che punta l'ala "pragmatica" del Movimento 5 stelle, quella che fa capo a Luigi Di Maio e che vuole che il suo ruolo venga ufficializzato una volta per tutte. Gli "ortodossi" però frenano e ora hanno un nuovo punto di riferimento: quel Davide Casaleggio che raccoglie l' eredità del padre, le chiavi del blog, e che non è disposto ad accelerazioni di sorta. E con lui Roberto Fico. Un inedito asse che segna una svolta nei rapporti interni al Movimento.
Ieri Beppe Grillo e i cinque del direttorio sono stati insieme tutto il giorno. A metà mattinata arrivano alla camera ardente dell' istituto auxologico italiano. Subito fuori dalla sala, dietro a un cordone di polizia che fa passare solo parenti e amici, c'è la senatrice Barbara Lezzi con in braccio un bambino di pochi mesi che cerca di afferrarle i capelli. Dentro, la bara è aperta. Il corpo del fondatore è al centro della stanza. I fiori sono pochissimi. La stanza è austera come i volti di chi la presidia. Gianroberto Casaleggio ha l'immancabile cappellino grigio.
roberto fico contestato al vaffa day gay
«Sembra sereno», dicono tra loro i parlamentari che più gli sono stati vicini, quasi a farsi coraggio. Appaiono turbati. Tutti. Il figlio Davide scambia poche parole cortesi con chi arriva a fargli le condoglianze. I parlamentari del Movimento entrano ed escono. Siedono con la testa bassa, come in preghiera. Arrivano alla spicciolata Riccardo Nuti, Dalila Nesci, Federica Dieni, Vito Petrocelli, Laura Castelli, Federico D' Incà, Andrea Cioffi, Vito Crimi, Paola Taverna, Danilo Toninelli. A chi gli chiede del futuro, quest' ultimo risponde solo che «il futuro è oggi, ma adesso è il momento di pensare al dolore».
GIANROBERTO CASALEGGIO E IL FIGLIO DAVIDE
I cittadini e i semplici simpatizzanti che decidono di passare a rendere omaggio sono pochissimi. Non ci sono attivisti, non ci sono bandiere. Al mattino presto, senza riuscire a parlare neanche con Davide, era passato Carlo Freccero: «Un anno fa, prima che io venissi nominato consigliere Rai grazie ai loro voti - racconta - andai da Casaleggio a fare un video per il blog, ma lo avvisai: "Siamo diversi, io sono novecentesco, per me la destra e la sinistra esistono". "Ma no, dai, ti devo spiegare", mi rispose lui. Peccato aver sempre rimandato quell'incontro».
alessandro di battista con la compagna ana (2)
«Tutti in prima linea. Non si molla di un millimetro», scrivono sulle loro pagine Facebook Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio. È una citazione delle ultime parole scritte dal fondatore sul blog («Io non mollo»). Ma anche un invito a compattarsi e andare avanti. Di come, i parlamentari ne parleranno in una riunione congiunta martedì prossimo.
Secondo gli ortodossi, in contrasto con la cordata che ormai tutti chiamano i "dimaiani", adesso bisogna pensare alle amministrative e a far funzionare bene "Rousseau", il nuovo sistema operativo lanciato mezz'ora dopo la morte del guru. Qualsiasi consultazione interna a breve sarebbe una «sgrammaticatura temporale» che l'ala più affezionata al «non ci sono capi» - quella incarnata dai militanti delle origini come Fico - non intende avallare. Se ne discuterà quando ci sarà una data per le politiche, non prima.
L'ipotesi più probabile, allora, è che nei prossimi mesi Beppe Grillo, suo malgrado, tornerà a ricoprire un ruolo centrale: glielo chiedono quasi tutti gli attori in gioco. E potrebbe diventare, di nuovo, la figura centrale delle prossime amministrative. Mettendo la faccia nelle città considerate contendibili. Il voto di giugno sarà infatti il test fondamentale per capire se l'M5S possa davvero sfidare il Pd. E se, stavolta, sia pronto a fare il salto di qualità. Roma e Torino sono considerate competizioni aperte; Napoli, Bologna e Milano no.
dario fo 7
carlo freccero servizio pubblico
Nel capoluogo lombardo c'è addirittura il rischio di andare sotto al 10 per cento. Con Dario Fo - ascoltatissimo vecchio saggio di Casaleggio e Grillo, oggi parlerà anche al funerale - che potrebbe "tradire" l'M5S per appoggiare il suo antico compagno della allora lista Fo (erano esattamente dieci anni fa) Basilio Rizzo, presidente del Consiglio comunale e candidato sindaco della sinistra radicale. «Le elezioni a Milano per i Cinque Stelle saranno un disastro: ci sono stati degli errori…», è la cupa profezia del premio Nobel.