giuseppe conte natale babbo

NATALE COL VIRUS – SÌ AI REGALI, NO AI CENONI: IL GOVERNO PREPARA I PACCHI PER GLI ITALIANI IN VISTA DELLE FESTIVITÀ. GLI SCIENZIATI CONSIGLIANO PRUDENZA: SI RISCHIA DI FARE COME AD AGOSTO E RITROVARCI LA TERZA ONDATA A GENNAIO - PRIMA DI PENSARE ALLE RIAPERTURE L’INDICE RT DEVE SCENDERE SOTTO 1 – MENTRE LORO CI PENSANO I POSTI IN TERAPIA INTENSIVA SONO QUASI ESAURITI...

Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

GIUSEPPE CONTE CON BABBO NATALE

 

Un Natale soft, ecco come il governo immagina le prossime feste degli italiani. Ecco, soprattutto, quello che gli scienziati del Cts consigliano a Giuseppe Conte: negozi aperti, dove possibile, ma feste sobrie.

 

Comportamenti responsabili, divieto di assembramento, bando a cenoni e veglioni allargati, pochi selezionati contatti tra familiari e amici. Per evitare uno scenario peggiore dell' attuale, emerso negli ultimi colloqui tra tecnici e vertici dell' esecutivo: la terza ondata a gennaio.

 

GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

Ci ragionano a Palazzo Chigi da giorni. Senza limiti individuali e collettivi durante le festività, si produrrebbe un' accelerazione vertiginosa del contagio che verrebbe scontata all' inizio dell' anno nuovo. Si tratterebbe di un' imperdonabile coazione a ripetere gli errori di Ferragosto.

 

E vanificherebbe gli sforzi compiuti in queste settimane per abbassare l' Rt. E per evitare la saturazione delle terapie intensive dedicate al Covid che, senza un' inversione del trend netta, arriverebbe comunque - secondo quanto risulta a Repubblica - entro due settimane al massimo.

 

Conte Speranza

Da giorni, gli esperti guidano Giuseppe Conte e Roberto Speranza nell' interpretazione dei dati. Monitorano in particolare l' Rt, il criterio che in questa fase determina la permanenza delle Regioni nelle zone rosse e arancioni.

 

L' obiettivo minimo è riportarlo entro metà dicembre sotto l' 1. In realtà, già adesso si registrano segnali incoraggianti: negli ultimi tre giorni la somma dei positivi è stata di 500 unità superiore a quella dello stesso periodo della settimana precedente. Un incremento minimo, per di più a fronte di un numero più alto di tamponi. La speranza è che questa settimana si possa sfiorare la soglia di Rt 1, che verrebbe però fotografata dal monitoraggio di venerdì 27 novembre.

coronavirus ospedale di varese 4

 

Se da una parte Palazzo Chigi sogna di raggiungere presto questo plateau che precede la discesa dei contagi, dall' altra teme un "liberi tutti" natalizio. Se le misure attuali stanno funzionando, come dicono, è altrettanto evidente che non è possibile "sbagliare" il prossimo Natale.

 

Caro costerebbe un 25 dicembre di feste spensierate e un gennaio segnato dalla terza ondata. Cosa fare, allora? L' idea è appunto promuovere misure e raccomandazioni che riducano questo rischio. Un Natale soft che migliori il «disagio sociale e psicologico» di molti cittadini, ammesso dallo stesso premier.

 

GIUSEPPE CONTE E BABBO NATALE

E che riproponga il limite di sei persone per gli incontri in casa e per alcuni spostamenti regionali. Mantenendo i negozi aperti nelle aree non sottoposte al vincolo di zona rossa, ma immaginando un contingentamento agli accessi nelle vie dello shopping, come già accade a Roma. L' appello sarà quello alla responsabilità individuale. L' invito a non mollare e a resistere fino al vaccino.

 

coronavirus ospedale di varese 1

Il vaccino, appunto. Le prime dosi dovrebbero essere somministrate a gennaio. Ma l' operazione di copertura di massa richiederà tempi più lunghi. Servono almeno sei mesi per immunizzare due terzi della popolazione (40 milioni) con due dosi ciascuno: in tutto, ottanta milioni di vaccini. Sperando che, nel frattempo, gli attesi anticorpi monoclonali diano una mano nella battaglia.

 

coronavirus paziente all ospedale san filippo neri di roma

E sì che la battaglia è giocata sul filo, sopratutto in questi giorni. La scommessa dell' esecutivo, si diceva, è abbassare subito l' Rt. Anche perché i numeri dei ricoveri ordinari e delle terapie intensive allarmano: a questo ritmo, entro due settimane i posti per le cure d' emergenza Covid saranno esauriti.

 

Andiamo con ordine: attualmente esistono in Italia 8.592 postazioni attive in terapia intensiva (Arcuri sostiene che potenzialmente si può arrivare a 10.020, gli anestesisti che il personale a disposizione può coprirne al massimo 8 mila). Di questi 8.592, sono 4.439 quelli dedicati al Covid. A ieri, erano 3.670 i letti già occupati.

 

il messaggio del bimbo a giuseppe conte su babbo natale

Ne restano dunque 769. Al ritmo dell' ultima settimana, termineranno in otto giorni. Se la crescita rispettasse l' andamento di ieri (+58), in due settimane. Restano ovviamente gli altri 4.153 letti non Covid, dedicati a tutti gli altri malati. Mediamente è occupato il 60% del totale. Le altre postazioni a disposizione - qualcosa in più di mille unità - servono a ogni potenziale emergenza nel Paese. Vanno insomma lasciati liberi.

 

coronavirus ospedale san filippo neri di roma

È possibile invece liberare alcune centinaia di posti tra quelli già occupati, ma con costi altissimi: spostando i meno gravi in sub-intensiva e riducendo drasticamente gli interventi chirurgici programmabili. Gli effetti sulla salute pubblica sarebbero pesantissimi. Ecco la corsa contro il tempo, allora: abbassare entro due settimane l' Rt, sperando che segua la curva dei ricoveri. L' unico modo per evitare la saturazione dei reparti d' emergenza.

GIUSEPPE CONTE CON IL FIGLIO A NATALE

Ultimi Dagoreport

nicola calipari giuliana sgrena nicolo pollari

DAGOREPORT – PIENONE DI AUTO BLU STASERA ALL’AUDITORIUM DI ROMA: DA MELONI E MANTOVANO A GIULI E BERNINI, TUTTI IN FILA PER ASSISTERE ALLA PRIMA DE “IL NIBBIO”, IL FILM ISPIRATO ALLA MORTE IN IRAQ DELL’AGENTE DEL SISMI, NICOLA CALIPARI, UCCISO NEL 2005 MENTRE STAVA RIPORTANDO IN ITALIA LA GIORNALISTA DEL “MANIFESTO”, GIULIANA SGRENA - A VENT’ANNI DALLA TRAGEDIA, RENDE OMAGGIO A CALIPARI ANCHE SERGIO MATTARELLA: “LE SPIEGAZIONI DELLA SUA MORTE PERMANGONO TUTTORA NON ESAURIENTI” - ESSÌ, LA VERITÀ NON È MAI VENUTA FUORI. SE IL SOLDATO AMERICANO HA SPARATO PER ERRORE, È ALTRETTANTO VERO CHE NESSUNO L’AVEVA AVVERTITO DEL PASSAGGIO DELLA TOYOTA - QUINDI, LA DOMANDA: COME MAI LA NOTTE DEL 4 MARZO 2005 LA TOYOTA SU CUI VIAGGIAVANO CALIPARI E SGRENA NON ERA STATA SEGNALATA DALL’INTELLIGENCE ITALIANA AGLI ALLEATI AMERICANI? LA RAGIONE PIÙ PROBABILE È QUESTA….

donald trump giorgia meloni vertice europeo

DAGOREPORT - ADDIO ALLA LOVE-STORY CON TRUMP, MELONI DOVRÀ ACCONTENTARSI DI UN POSTO DI SECONDA FILA DIETRO A MACRON E STARMER - COME NELLA FOTO UFFICIALE DEL SUMMIT DI LONDRA: SBATTUTA IN UNA POSIZIONE "PERIFERICA" (MA GIÀ ALL’INSEDIAMENTO DI TRUMP ROSICO' PER ESSERE STATA RELEGATA IN FONDO ALLA SALA, ACCANTO AL BOSS ARGENTINO JAVIER MILEI) -E QUANDO, PRIMA DEL SUMMIT DI LONDRA, LA DUCETTA HA TELEFONATO A KING DONALD PER UN INCONTRO ALLA CASA BIANCA (AL PARI DI MACRON E STARMER) E' STATA RIMBALZATA CON UN "SE VEDEMO": IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, CHE HA IN MENTE DI MOLLARE NATO E ONU, SE NE FOTTE DI ASCOLTARE PIPPE SUL "TENERE UNITA LA NATO" E "MANTENERE IL DIALOGO USA-UE” - SE PER L’UCRAINA SI FA DURISSIMA DOPO LO STOP AI RIFORNIMENTI DI ARMI, ANCHE PUTIN HA I SUOI GUAI: I GIOVANI RUSSI SONO SEMPRE PIÙ RESTII A FARSI AMMAZZARE PER IL DONBASS...

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…