NAZI RAUS! IN DIECIMILA PROTESTANO CONTRO LE SVASTICHELLE DI AFD CHE INCORONANO ALICE WEIDEL CANDIDATA ALLA CANCELLERIA TEDESCA ALLE ELEZIONI DEL 23 FEBBRAIO – L’EX ECONOMISTA DI GOLDMAN SACHS, LESBICA DICHIARATA, CONSIDERATA ADDIRITTURA TROPPO MODERATA DA UN PEZZO DEL SUO PARTITO, ARRINGA I SUOI: “VINCERÒ GRAZIE A MUSK CONTRO LA FECCIA ROSSA” - GRAZIE ALL’EFFETTO ELON CHE L’HA INTERVISTATA (E SDOGANATA), L’ULTRADESTRA È AL 22% ED È IL SECONDO PARTITO IN GERMANIA – IL VICEPRESIDENTE DI AFD: “MUSK È UN SEGNALE PER LA CDU: MERZ DEVE FAR CADERE IL VETO CONTRO DI NOI” (MA WEIDEL DEFINISCE LA CDU UN PARTITO DI TRUFFATORI)
Tonia Mastrobuoni per "La Repubblica" - Estratti
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È indubbio, però, che i diecimila manifestanti che urlano «fuori i nazi » portano a casa un piccolo successo. Per due ore, il congresso dell’ultradestra rischia di fallire, solo dopo mezzogiorno i delegati giunti alla spicciolata all’arena sportiva riescono a garantire il numero legale e l’avvio della kermesse.
Anche la limousine blindata della leader del partito Alice Weidel viene bloccata da una dozzina di ragazzi che si sdraiano sull’asfalto ghiacciato. Ma è l’unico intoppo di una giornata trionfale, per l’ex economista di Goldman Sachs e lesbica dichiarata, diventata leader incontrastata e volto presentabile di un’estrema destra in ascesa inarrestabile.
Quando la leader dell’Afd salta sul palco della Wt Energiesysteme Arena , parte un applauso fragoroso.
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E lei sorride: «Grazie per essere venuti qui, grazie per aver resistito alla feccia rossa». Sorrisi e insulti, ormai la cifra tipica dell’economista 45 enne. Weidel è reduce dallo sdoganamento planetario di Elon Musk e all’ora di pranzo il voto per acclamazione è unanime: la leader correrà per la cancelleria alle elezioni del prossimo 23 febbraio. È la prima volta che il partito dei paria e degli intoccabili osa esprimere un candidato per il Kanzleramt.
In realtà, l’Afd si accontenterebbe anche solo di vedere abbattuto il cordone sanitario che lo tiene fuori dalle stanze dei bottoni. Weidel urla «abbiamo il 22% nei sondaggi».
Ed è vero, anche grazie all’effetto Musk, l’ultradestra ha preso due punti in tre settimane: è l’unico partito tedesco che sta salendo. È secondo, dietro i popolari della Cdu. E ben sei punti sopra i socialdemocratici della Spd, che ieri al congresso di Berlino hanno candidato tra molti sbadigli il cancelliere uscente, Olaf Scholz.
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Intercettiamo a margine del congresso Afd il vicepresidente del partito, Kay Gottschalk. È convinto «che Musk è un segnale per la Cdu: vuol dire che Merz deve far cadere il veto contro di noi». Proprio ieri però il capo della Cdu ha di nuovo escluso un’alleanza con l’Afd. Ma Gottschalk è certo: «Musk è un sintomo che Trump aumenterà le pressioni su Merz perché rinunci a questa ridicola linea rossa». Insomma, guarda alla possibilità di approdare a un governo di coalizione con i cristiano- democratici.
Weidel non ha avuto vita facile prima dell’incoronazione di ieri; per anni è stata considerata troppo moderata per l’ala del partito permeata da nostalgie neonaziste. Ed è tuttora insidiata da nemici interni come Bjoern Hoecke che vorrebbero farle le scarpe. Il programma dell’Afd, stavolta, è radicale e distruttivo soprattutto verso l’Unione europea e i migranti, proprio per tenere a bada quell’ala. Ma anche perché la lezione degli ultimi undici anni è lampante quanto agghiacciante.
Più l’Afd si estremizza, più miete consensi tra i tedeschi.
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Ed ecco i passaggi centrali del discorso di Weidel: «Daremo un messaggio chiaro al mondo: blinderemo i confini tedeschi». «E se vogliamo chiamarla “Remigration”, chiamiamola “Remigration”». E qui si coglie anche l’“effetto Kickl”, il contagio del cancelliere incaricato austriaco che ha normalizzato una parola orribile, sinonimo di “deportazioni di massa”. Fino a gennaio del 2024, milioni di tedeschi erano scesi in piazza contro quell’espressione brutale, quando era emersa dai protocolli degli incontri segreti tra Afd e neonazisti, anche austriaci.
Ora è definitivamente sdoganata. E Weidel promette che se diventerà cancelliera, la Germania butterà a mare la riforma europea del diritto di asilo.
Un altro affondo anti-Bruxelles riguarda il Green Deal, e Weidel si scaglia «contro i divieti dei motori a scoppio», vuole «spazzare via il prezzamento del Co2» e promette, urlando, di «buttare giù tutte pale eoliche» e di riattivare il gasdotto russo Nord stream 2. Il linguaggio è appuntito anche con la Cdu, definito «un partito di truffatori». E per accontentare i più estremisti, la leader Afd si lascia andare a una tirata contro la presunta «ideologia woke » e gli «studi gender» e promette di «cacciare tutti i professori» che se ne occupano.
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HANS WEIDEL - IL NONNO NAZISTA DI ALICE WEIDELhans weidel il nonno nazista di alice weidel. ALICE WEIDEL TINO CHRUPALLA - AFDHANS WEIDEL - IL NONNO NAZISTA DI ALICE WEIDEL