NEL GIORNO IN CUI VIENE SPEDITO AI DOMICILIARI PONZELLINI PER L’INSOSTENIBILE FINANZIAMENTO BPM DI 146 MILIONI ALLA ATLANTIS, SI E’ DIMESSO DALLA GUARDIA DI FINANZA UMBERTO RAPETTO - IL COLONNELLO CHE SI È IMPOSTO NEL CORSO DEGLI ANNI COME MASSIMA AUTORITÀ NEL CAMPO DI INTERNET E CRIMINI INFORMATICI, FU IL PRIMO A PUNTARE IL DITO CONTRO ATLANTIS PER CONTO DELLA CORTE DEI CONTI E COSTRETTO LE CONCESSIONARIE DELLE SLOT MACHINE A PAGARE 2 MILIARDI E MEZZO DI EURO - RAPETTO NON AVREBBE ACCETTATO DI ESSER RIMOSSO…

DAGOREPORT
Nel giorno in cui viene spedito ai domicliari Ponzellini per l'insostenibile finanziamento Bpm di 146 milioni alla Atlantis, si e' dimesso dalla guardia di finanza Umberto Rapetto - Il colonnello che si è imposto nel corso degli anni come massima autorità nel campo di Internet e crimini informatici, fu il primo a puntare il dito contro Atlantis per conto della Corte dei Conti e costretto le concessionarie delle slot machine a pagare 2 miliardi e mezzo di euro. Rapetto non avrebbe accettato di esser rimosso dal suo incarico.


INTERROGAZIONE DEL SENATORE LANNUTTI
Gruppo: IDV
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=658006
Pubblicato il 18 aprile 2012, nella seduta n. 711

LANNUTTI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dell'interno. -
Premesso che:
la Guardia di finanza si è distinta in questi ultimi anni per straordinarie capacità investigative nei più moderni contesti in cui gli strumenti tecnologici sono il mezzo con cui compiere un reato o il contesto in cui le condotte criminali hanno luogo e trovano terreno fertile;

il merito è da attribuire alla progressiva affermazione del Gruppo Anticrimine Tecnologico (GAT) divenuto poi Nucleo Speciale Frodi Telematiche, reparto resosi protagonista di successi operativi considerati vere e proprie pietre miliari nel contrasto ai reati informatici (tra questi risultati spicca la condanna in via definitiva degli hacker entrati abusivamente nei sistemi informatici del Pentagono, della NASA, di Governi stranieri, del Senato e di dicasteri ed enti italiani);

tra i più importanti traguardi raggiunti ci sono: l'Operazione "Macchianera", su delega della Procura della Repubblica di Castrovillari, che ha portato già nel 2005 alla scoperta di centinaia di false posizioni previdenziali create attraverso l'uso fraudolento del sistema informatico dell'INPS (matrice investigativa complessa diventata uno standard riutilizzato in altre indagini anche recentemente);

l'Operazione "Stamina RX", che ha coinvolto 10 Procure della Repubblica sull'intero territorio, nel 2006 ha sgominato un'organizzazione che commercializzava via Internet farmaci pericolosi per la salute; l'Operazione "Pentathlon", su delega della Procura di Napoli, che ha portato all'arresto del primo "ladro seriale" di identità, reo di aver rubato ed utilizzato illegalmente i dati di migliaia di avvocati;

l'Operazione "Carta da pacchi", su delega della Procura di Roma, che ha smascherato una banda che offriva l'opportunità di pagare bollette e cartelle esattoriali con sconti significativi, provvedendo in realtà a migliaia di operazioni con carte di credito rubate o clonate;

l'Operazione "SIM è Napule", su delega della Procura della Repubblica (DDA) di Napoli, con decine di arresti, che ha consentito di individuare le dinamiche di attivazione di decine di migliaia di SIM telefoniche a nome di soggetti inesistenti o inconsapevoli (con vantaggi commerciali per gli operatori del settore), nonché di delineare lo spiccato interesse e di scoprire le pericolose infiltrazioni del crimine organizzato nel comparto delle telecomunicazioni; l'indagine (tutt'ora in corso per conto della Procura della Repubblica di Roma) sulle procedure informatiche utilizzate dal Comune di Roma per il trattamento delle pratiche di condono edilizio, accertando gravissime irregolarità da parte dell'Ente pubblico e delle società incaricate in outsourcing con enorme pregiudizio erariale;

l'indagine svolta su delega della Procura della Corte dei conti del Lazio e durata circa 3 anni, che ha portato all'individuazione di incredibili irregolarità nel contesto del cosiddetto "gioco legale" delle slot-machine installate negli esercizi pubblici di tutta Italia; all'originario addebito di diverse decine di miliardi di euro di penali contrattuali non applicate dai Monopoli di Stato;

alla revisione normativa e ad altri interventi irrituali per la riduzione dell'importo dovuto dai responsabili (Monopoli e società concessionarie); alla condanna al pagamento di 2 miliardi e 500 milioni di euro, somma immediatamente messa a bilancio dello Stato; la scoperta di falle nel sistema telematico della Borsa Italiana, l'individuazione del primo caso mondiale di furto di identità compiuto con tanto di firma digitale, l'identificazione dei responsabili di minacce ed estorsioni via Internet a decine di personaggi politici o pubblici, e numerosi altri servizi che hanno meritato l'attenzione della carta stampata e dei mezzi di informazione radiotelevisiva;

l'ideazione, la progettazione, la creazione, la gestione, la crescita e l'attuale eccellenza del Nucleo Speciale è opera del colonnello Umberto Rapetto, ufficiale particolarmente versatile che ha consentito il soddisfacente percorso evolutivo offrendo con grande generosità e spirito di sacrificio la massima competenza e il più trascinante entusiasmo;
il colonnello Rapetto, negli anni, per la sua professionalità: si è guadagnato una posizione di spicco a livello internazionale come esperto di lotta al cyber crime e di sicurezza informatica, tematiche di estrema attualità ma soprattutto settori in cui le più importanti Nazioni stanno investendo nella consapevolezza dei rischi correlati;

è ritenuto interlocutore ideale di moltissime Procure della Repubblica, che riconoscono in lui la persona cui affidare gli incarichi più delicati o con cui confrontarsi per le più difficili questioni metodologiche di investigazione (come recentemente dimostrato dalla assegnazione delle operazioni tecniche per l'esame della scatola nera e dei computer di bordo della nave Costa Concordia);

in ragione degli ordinari criteri di rotazione del personale, e quindi senza tenere assolutamente conto della particolarità della situazione, il colonnello Rapetto - su cui poggia il brillante funzionamento del Nucleo Speciale - è stato trasferito (con decorrenza ancora da definirsi ma presumibile nel settembre 2012) alla frequenza di un corso di formazione al Centro Alti Studi Difesa (realtà dove paradossalmente Rapetto da oltre 15 anni è invitato a tenere attività di docenza);

l'assolvimento del ruolo di comandante del Nucleo Speciale Frodi Telematiche comporta competenze tecnologiche e giuridiche non di poco conto (frutto di studio ed esperienza pluriennale), atteso che è indispensabile una conoscenza viscerale delle problematiche tecniche (peraltro in costante ed accelerata evoluzione) e di quelle legali e procedurali (in assenza spesso di norme che forniscano un compiuto indirizzo di azione);

considerato che:
a giudizio dell'interrogante la rimozione del colonnello Rapetto va a mutilare la capacità operativa del Nucleo Speciale (e forse la sua stessa esistenza); priva la Guardia di finanza di una significativa opportunità di azione e di visibilità, in un momento storico in cui è fondamentale dimostrare l'efficacia dell'apparato pubblico; punisce, invece di premiare, chi si è sempre impegnato anche nei frangenti più ostici (come ad esempio nelle indagini sulle slot machine);

rischia di sfociare nelle dimissioni di un ufficiale particolarmente motivato e capace (ma assolutamente disinteressato ad un impiego non corrispondente al proprio profilo professionale e potenzialmente appetibile per il "libero mercato" sempre a caccia di persone qualificate soprattutto in questo ambito), con inevitabili riverberazioni sul reparto da lui diretto e sulle indagini in corso ma in buona sostanza sull'intera collettività che lo ha sempre identificato come un punto di riferimento nella lotta alle nuove forme di criminalità,
si chiede di sapere:

quali risultino essere i motivi per cui il colonnello Rapetto sia stato destinato ad un incarico diverso senza prevedere la formazione di un altro ufficiale cui far acquisire competenze ed esperienze per la guida di un così delicato Nucleo Speciale;

perché, se l'indispensabile rotazione del personale "ordinario" comporta simili decisioni, non si sia valutata l'opportunità di istituire un ruolo "tecnico-investigativo" in cui far confluire i militari della Guardia di finanza che attualmente svolgono funzioni estremamente specialistiche (analogamente a quanto accade per Polizia scientifica o per il RACIS dei Carabinieri), incentivando chi ha cercato e cerca di mantenere un livello di eccellenza nelle attività non consuetudinarie delle Forze dell'ordine;

per quali ragioni risulti che non è stata presa in considerazione la proposta di promozione per meriti eccezionali di servizio formulata dal Procuratore della Corte dei conti, dottor Ribaudo, che avrebbe premiato Rapetto e i suoi collaboratori per lo straordinario esito delle indagini svolte sulle slot machine;

per quale motivo l'ufficiale in questione sia definitivamente congelato nel grado di colonnello e continui ad esser valutato, in sede di avanzamento al grado superiore, in possesso di "buone" qualità intellettuali mentre lo stesso è unanimemente considerato un brillante comunicatore, un valido collaboratore di quotidiani e periodici, un apprezzato autore di decine di libri e manuali, un efficace docente e conferenziere;

quale criterio, se non quello persecutorio, possa, a giudizio dei Ministri in indirizzo, aver determinato la rimozione dal comando e l'invio dell'ufficiale a frequentare un corso di cui il medesimo è docente e relatore da più di una decina d'anni.

 

 

UMBERTO RAPETTO UMBERTO RAPETTO UMBERTO RAPETTO MASSIMO PONZELLINI atlantis-mg-1_1ELIO LANNUTTI

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…