pasquale tridico andrea dara elena murelli marco rizzone

COME MAI NESSUNO PARLA PIÙ DEI “FURBETTI” DEL BONUS? – MARIO GIORDANO: “SERVIVA DARE UN'ALTRA BOTTARELLA ALLA LEGA? FATTO. PERALTRO UNO DEI DUE PARLAMENTARI SOSPETTI POTREBBE PURE ESSERE DEL PD” – “QUEI NOMI L'INPS NON LI HA MAI RESI NOTI. FORMALMENTE TRIDICO SI TRINCERA DIETRO IL RIMPALLO ALL'ITALIANA. È VERO CHE TRE NOMI SONO SALTATI FUORI MA PERCHÉ LI HANNO FATTI I RISPETTIVI PARTITI. TUTTO RESTA SEGRETO. COSÌ COME RESTANO SEGRETI I…

 

 

Mario Giordano per “la Verità”

 

mario giordano

Ma perché quei nomi non interessano più nessuno? Siamo andati avanti per giorni e giorni, un coro d'indignazione infinita, sembrava non esistesse null'altro al mondo: tutti volevano conoscere l'identità dei disonorevoli furboni, i mentecatti del coronavirus, quelli che in piena emergenza si preoccupavano di mettere in tasca il bonus da 600 euro.

ELENA MURELLI ANDREA DARA

 

E, a dire il vero, a noi la curiosità non è passata. Infatti siamo ancora qui, sempre risoluti, non ci muoviamo di un millimetro e chiediamo al presidente dell'Inps, Pasquale Tridico(lo), di comunicare ufficialmente la lista degli zozzoni. Ci teniamo da matti. Lo vogliamo proprio sapere. Come dieci giorni fa. Anzi un po' di più. Però, ecco, il fatto è che siamo rimasti soli.

AUDIZIONE DI PASQUALE TRIDICO SUL BONUS AI PARLAMENTARI

 

O quasi. A tutti gli altri sembra non importare più nulla. Furboni dell'Inps? Parlamentari? 600 euro? Non pervenuti. Sfogli le pagine dei giornali, al massimo c'è una breve. Titoloni in prima? Spariti. Le trasmissioni tv? Tacciono. La politica? Latita. Ma come? Da quei nomi non dipendeva la dignità della nostra democrazia? Non era fondamentale conoscerli per poter difendere la nostra Repubblica?

 

ELENA MURELLI

Noi, scusate, continuiamo a pensarla così. E ci insospettisce non poco che gli altri abbiano cambiato idea. Eppure quei nomi l'Inps non li ha mai resi noti. Formalmente Tridico(lo) si trincera dietro il rimpallo all'italiana: prima manca la richiesta in carta bollata, poi manca il parere del Garante, poi arriva il parere del Garante ma non è ancora sufficiente, ci vuole un approfondimento, ma anche l'approfondimento non è abbastanza approfondito.

 

luigi di maio pasquale tridico

Risultato: la melina. È vero che tre nomi sono saltati fuori (quello di Elena Murelli e Andrea Dara della Lega e di Marco Rizzone dei 5 stelle) ma perché li hanno fatti i rispettivi partiti. Dall'istituto nessuna comunicazione ufficiale. Tutto resta segreto. Così come restano segreti i nomi dei 2.000 amministratori locali che hanno fatto la medesima furbata.

 

marco rizzone con giuseppe conte e andrea orlando

E così come restano segreti, ed è ancor più grave, i nomi degli altri due parlamentari (uno del Pd e uno di Italia viva, a quanto pare) che a prendere il bonus ci hanno provato. Senza riuscirci, il che è quasi un'aggravante. Ecco: noi, di tutto ciò, non ci diamo pace. Continuiamo a chiederci: perché all'improvviso a nessuno interessa più conoscere quella lista nera? Hanno forse smesso di colpo di essere mentecatti, accattoni, meschini, parassiti e tutto il resto? Non meritano più di ricevere l'appropriata dose di insulti? E perché di due di quei cinque parlamentari non si è mai fatto il nome, neppure per sbaglio?

 

MEME SU MARIO GIORDANO

Il fatto che non abbiano incassato la somma, chiaramente, è irrilevante. Lo scandalo di tutta la vicenda, infatti, non è il danno erariale, ma l'atteggiamento di chi, eletto per difendere gli italiani, difende invece soltanto i suoi interessi. È l'arroganza di non si preoccupa di chiedere i 600 euro per gli italiani che ne hanno bisogno, ma di chiederli per sé (insieme ai 12.000 euro di stipendio assicurati). Il fatto che i quattrini arrivino realmente o no cambia poco: è l'atto di chiederli che squalifica il parlamentare.

 

matteo salvini andrea dara

E che dunque deve essere censurato.Ma per essere censurato deve essere conosciuto. Ora, lo ripetiamo, noi non abbiamo cambiato idea: continuiamo fermamente a ripetere #fuoriinomi, anche se l'hashtag non è più in tendenza. Continuiamo a volere sapere chi sono quei due che hanno chiesto il bonus e la cui identità non è mai stata rivelata.

 

pasquale tridico 2

Continuiamo a volere avere la conferma ufficiale dall'Inps dei tre nomi usciti dalle segreterie dei partiti, e vorremmo pure sapere se per caso ce ne sono degli altri. E, già che ci siamo, ci piacerebbe fosse chiarito anche qualche altro mistero di corollario. Per esempio: come mai Tridico(lo) parlò al telefono con il vicepresidente della Camera Ettore Rosato per escludere la presenza di parlamentari di Italia viva tra coloro che avevano ricevuto il bonus?

 

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

«Questione personale», ha detto il presidente dell'Inps. Ma è una spiegazione che non sta in piedi: il presidente dell'Inps parla con il vicepresidente della Camera di contributi pubblici ricevuti da parlamentari, ed è una «questione personale» come la briscola al bar di due pensionati? Ma vi pare?Ora il problema è: perché su tutti questi dubbi è calato improvvisamente il silenzio? Non riusciamo a farcene una ragione. Fino a qualche giorno fa era un garrire di editoriali, un fiorir di elzeviri, il trionfo dell'indignazione.

il sito dell'inps in tilt 5

 

Ora, nulla, silenzio. I giornaloni, tutti presi a bastonare il nuovo nemico - cioè il giovane che va in discoteca - si sono distratti. La commissione Lavoro della Camera, tutta presa a far dimenticare la figuraccia tecnologica della presidente Debora Serracchiani nell'ultima riunione balneare, marca visita.

 

E poi si sa, i parlamentari sono in vacanza: in questo momento più che degli scrocconi sono preoccupati dagli ombrelloni. Le uniche informazioni che vogliono con urgenza sono quelle sul bonus pedalò. E così ci sembra di essere rimasti un po' soli: di tanti che strepitavano non è rimasto molto.Per carità, non ci permettiamo di sindacare le scelte altrui. Ognuno si indigna per quel che vuole.

 

NICOLA ZINGARETTI

Può essere anche che un giorno uno è assatanato per sapere i nomi dei furbetti del bonus e il giorno dopo, anche se quei nomi non sono stati fatti, se ne dimentica. Succede. Solo che, così, ci torna in mente un dubbio che abbiamo sollevato fin dall'inizio. E cioè che questo polverone sui parlamentari mentecatti sia stato sollevato ad arte, un giorno non a caso di agosto, per sviare l'attenzione dai guai di Conte, del governo e dell'Inps.

 

Ricordate? Quando è scoppiato lo scandalo tutti parlavano delle bugie del premier sulla zona rossa. Argomento uscito di scena. Così come sono passati in secondo piano la vicenda Autostrade (irrisolta), i pasticci con gli immigrati, i ritardi nel pagamento alle imprese. Puff: tutto svanito. In un attimo. La cortina fumogena si è alzata, ed è rimasta lì, giusto il tempo necessario a scatenare il nuovo allarmismo contro il pericolo mortale della discoteca, che ha assorbito l'attenzione generale.

serracchiani

 

Serviva dare un'altra bottarella alla Lega? Fatto. Serviva scavallare il Ferragosto senza troppi danni? Fatto. A chi importa tutto il resto? A nessuno. Peraltro uno dei due parlamentari sospetti potrebbe pure essere del Pd. Svelare il nome? E perché mai? Nicola Zingaretti che tuonava vergogna ora tace. E nessuno gliene chiede conto. Maurizio Belpietro, giovedì 13 agosto, scriveva: «Usano i ladri di polli per distrarci dalle loro bugie». E mai una volta che la realtà ci dia la soddisfazione di smentire i nostri sospetti.

il sito dell'inps in tilt 1ELENA MURELLIpasquale tridico 1sito dell'inps in tilt per le richieste di indennita' da 600 euroil sito dell'inps in tilt 2il sito dell'inps in tiltandrea dara

 

elena murelli 1matteo salvini andrea daraelena murellielena murelli 1matteo salvini elena murelli elena murelli marco rizzone 1marco rizzone 2marco rizzoneelena murelliluigi di maio pasquale tridico

 

PASQUALE TRIDICO - ILLUSTRAZIONE DI EMANUELE FUCECCHI PER TPI

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...

jerome powell donald trump

DAGOREPORT – CHE FARÀ IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE AMERICANA, JEROME POWELL? AL GROTTESCO RINCULO TRUMPIANO DI 90 GIORNI SUI DAZI AVRA' CONTRIBUITO, OLTRE AI MERCATI IN RIVOLTA, L'AVANZARE DI UNA FRONDA REPUBBLICANA  CONTRO IL TYCOON GUIDATA DAL SENATORE RAND PAUL (ORA SONO NOVE) - UNA FRONDA CHE, AGGIUNTA AL VOTO DEI DEM, POTREBBE ANCHE METTERE TRUMP IN MINORANZA AL CONGRESSO - SE IL TRACOLLO DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE DIVENTERA' INGESTIBILE, L'ARMA FINALE E' L'IMPEACHMENT DEL CALIGOLA PER MALGOVERNO AI DANNI DEGLI STATI UNITI...

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PAM! PAM! TRUMP FARA' LA FINE DI CLINTON CON MONICA INGINOCCHIATA?NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA STRETTA VICINANZA TRA TRUMP E LA CURVACEA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PAM BONDIUNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: SE BONDI IMPERVERSA SULLE TV AMERICANE, LOOMER È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE DEMENTE A CACCIARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE BOMBASTICHE ERINNI HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…

xi jinping donald trump usa cina

CHE FIGURA DI MERDA COLOSSALE PER DONALD TRUMP: A UNA SETTIMANA DALL'INTRODUZIONE DEI DAZI RECIPROCI CONTRO TUTTI I PAESI DEL MONDO, È COSTRETTO A RINCULARE E ANNUNCIA  UNO STOP DI 90 GIORNI ALLE TARIFFE, "TRANNE CHE PER LA CINA" (LE INDISCREZIONI CHE LUNEDÌ AVEVANO FATTO SPERARE LE BORSE ERANO VERE) - IL COWBOY COATTO DELLA CASA BIANCA, DOPO ESSERSI VANTATO CHE GLI ALTRI LEADER LO STESSERO CHIAMANDO PER "BACIARGLI IL CULO", SE L'È FATTA SOTTO DI FRONTE AL TRACOLLO DEI MERCATI, CHE HANNO BRUCIATO 10MILA MILIARDI DI DOLLARI. SOPRATTUTTO, SI È TERRORIZZATO QUANDO HA VISTO I TITOLI DI STATO AMERICANI DIVENTARE SPAZZATURA (IERI UN'ASTA DA 58 MILIARDI DI DOLLARI DI BOND TRENTENNALI È ANDATA QUASI DESERTA)  - PECHINO NON ABBOCCA ALLE MINACCE DEL TYCOON PERCHÉ HA LA FORZA DI RISPONDERE: GRAZIE AL PETROLIO IRANIANO E AL GAS RUSSO, POTREBBE PERSINO TRASFORMARE IN “AUTARCHICA” LA SUA ECONOMIA. E HA IN MANO L'ARMA DA FINE DEL MONDO: HA IN TASCA 759 MILIARDI DI DEBITO PUBBLICO AMERICANO - LA BORSA DI NEW YORK FESTEGGIA