SOFFRITTI D’INTERESSE - LA NOMINA DI GUIDO PIACENTINI (VICEPRESIDENTE DI AMAZON) A CONSULENTE DEL GOVERNO PER IL DIGITALE SCATENA DUBBI E PERPLESSITA’. PIACENTINI NON SI DIMETTE MA VA IN ASPETTATIVA: TORNERA’ DA BEZOS TRA DUE ANNI. E SE NEL FRATTEMPO FAVORISSE LA SUA AZIENDA?
Dal “Fatto Quotidiano”
Sale un altro uomo del digitale sulla barca di governo: da Apple a Google, Renzi assolda, fa annunci e twitta. E chi meglio di un vicepresidente di Amazon, la maggiore multinazionale di eCommerce al mondo, potrebbe diventare il consulente di governo per il digitale e l' innovazione? Nessuno. Eppure ci sono alcuni punti critici.
L' annuncio della nomina di Guido Piacentini è stato dato mercoledì sera, uno scambio di tweet tra il premier e il capo di Amazon, Jeff Bezos, entusiasta nonostante perderà per due anni, a partire dal prossimo agosto, uno dei suoi top manager. Piacentini è un uomo stra-titolato: nel 2000 entra in Amazon direttamente come Senior Vice President. È il responsabile di tutte le operazioni internazionali di vendita al dettaglio e, prima di essere assoldato da Bezos, è stato General Manager di Apple, dove ha lavorato dal 1987.
Ancora prima, si è occupato di gestione finanziaria in Fiat Impresit. Laureato in economia alla Bocconi, si è sempre trovato nelle fila dirigenziali e sceglie con cura le parole da usare in pubblico. A suscitare perplessità è come Piacentini potrà far coincidere la nuova carica, gratuita, con il suo lavoro.
Prenderà due anni di aspettativa da Amazon: significa che, dopo due anni al servizio del governo italiano potrà tornare in azienda. Aspettativa, oltretutto, non retribuita: per due anni non avrà quindi stipendio né dall' azienda né dal governo italiano. "Negli Usa quando la Casa Bianca attinge professionalità dall' industria privata, i prescelti si dimettono dai loro incarichi nelle aziende - scrive Raffaele Barberio, direttore del sito specializzato Key4biz - Politica e istituzioni non possono essere confuse con gli interessi dell' industria privata".
Piacentini dovrebbe affiancare l' Agid (l' Agenzia per l' Italia Digitale nata nel 2012), il consigliere per il digitale e il digital champion. Il condizionale d' obbligo. "Non è stato immediatamente chiaro che cosa ci si aspettasse da Piacentini" scrive l' agenzia Reuters, citando anche l' annuncio della scuola europea per programmatori di Apple e portando alla mente che Google che, ad aprile, ha messo a disposizione del progetto italiano Garanzia Giovani un corso online di formazione. Gratuito.
Il nome di Amazon è anche circolato insieme a quello di Apple e Google in relazione a un' inchiesta della procura di Milano per elusione fiscale. Apple ha dovuto pagare 318 milioni di euro, Google 320 milioni. E su Amazon era stato aperto un fascicolo a carico di ignoti, senza ipotesi di reato. Una settimana fa, poi, Doug Gurr, top manager di Amazon a capo delle operazioni in Cina, era stato scelto come amministratore non esecutivo del ministero del lavoro. I laburisti hanno definito la scelta "disgustosa": come già Google, Amazon era stato criticato perché pagherebbe una quota di tasse molto ridotta rispetto ai profitti.
E ci sarebbero le questioni legate ai mercati in cui Amazon è un player fondamentale. Dalle spedizioni (Bezos intende creare un servizio di corrieri interni all' azienda) ai servizi di sviluppo del cloud (in parole semplici, una nuvola virtuale in cui conservare i dati): proprio quelli che farebbero tanto comodo alla digitalizzazione della Pa italiana. Ma su cui, si spera, Piacentini starà attento a non creare conflitti d' interesse.