L’HA MES IN QUEL POSTO - ORA CHE NON C'È PIÙ CONTE, RENZI HA SMESSO DI CHIEDERE L’ATTIVAZIONE DEL MES (COSI’ COME IL PONTE SULLO STRETTO, IL CAMBIO DEI VERTICI INPS, ANPAL E LA TESTA DI ARCURI) - A DIMOSTRAZIONE CHE IL MES E TUTTE LE ALTRE CIANCE ERANO SOLO UN MODO PER ARRIVARE ALLA ROTTURA CON IL RESTO DELLA MAGGIORANZA - LA BEFFA PER “GIUSEPPI”? ITALIA VIVA CHIEDEVA L’ABOLIZIONE DEL REDDITO DI CITTADINANZA MA DRAGHI HA DETTO AI GRILLINI DI VOLERLO MIGLIORARE…
Lavinia Rivara per “la Repubblica”
MATTEO RENZI E GIUSEPPE CONTE COME LUKAKU E IBRA
C' era una volta il Mes. Ma anche la riforma della prescrizione, l' abolizione del reddito di cittadinanza, la bicamerale per le riforme, il ponte sullo stretto di Messina, il cambio dei vertici all' Inps e all' Anpal, la testa di Arcuri. E naturalmente il Recovery plan. Erano i pilastri dell' offensiva renziana nella maggioranza giallorossa, le rivendicazioni al centro della trattativa. Gli scogli su cui si è infranto il tentativo del Conte ter. C' erano una volta appunto, ma ora come per incanto non ci sono più, spariti dal tavolo delle consultazioni di Mario Draghi.
renzi mejo dello sciamano di washington
Eppure il tweet con cui la sera del 2 febbraio Matteo Renzi fischia la fine della partita e mette fine, almeno nell' immediato, alle ambizioni dell' avvocato del popolo, è chiaro e circostanziato: «Bonafede, Mes, Scuola, Arcuri, vaccini, Alta Velocità, Anpal, reddito di cittadinanza. Su questo abbiamo registrato la rottura, non su altro. Prendiamo atto dei Niet dei colleghi della ex maggioranza. Ringraziamo il presidente Fico e ci affidiamo alla saggezza del capo dello Stato». Poco dopo il presidente della Camera sale al Quirinale e certifica il fallimento del suo mandato esplorativo. Conte ormai è spacciato, la parola passa a Mattarella e a Draghi.
Tre giorni dopo, venerdì 5 febbraio nel primo giro di tavolo dell' ex presidente della Bce con le forze politiche, a Montecitorio, la parola Mes sembra non venga neanche pronunciata. Ma la domanda in molti sorge spontanea: Italia viva ha chiesto a Draghi di attivare il fondo Salva- Stati? L' interrogativo viene girato a Ettore Rosato, presidente del partito, durante la trasmissione radiofonica Un giorno da pecora. Risposta: «No, sarebbe ridicolo parlare con Draghi dei problemi della finanza pubblica».
E Renzi, nell' elencare «i temi cruciali» parla di vaccinazioni, cultura, turismo e del Recovery (quello sì, resta) che deve essere «basato sugli investimenti e non sui bonus». Neanche un accenno alla prescrizione e al processo penale, anzi si sa che Draghi vuol mettere in agenda solo la riforma della giustizia civile. E il reddito di cittadinanza? L' ex presidente della Bce pare abbia rassicurato i 5Stelle che non intende abolirlo, semmai migliorarlo. Dei presidenti di Anpal e Inps, Parisi e Tridico nessuno parla più, almeno per ora possono stare sereni.
Secondo giro, lunedì 8 febbraio. I socialisti sono gli unici che, in questi tempi in cui è in voga la metamorfosi, ci tengono ancora alla coerenza. E chiedono al premier incaricato di accedere al Mes per far fronte alla vaccinazione di massa. Il giorno dopo però il reggente grillino Vito Crimi spiega che Draghi non ci pensa proprio: «Non l' ha elencato come punto dell' azione di governo».
Ma i giornalisti, si sa, non dimenticano facilmente. E così la domanda viene ripetuta a Maria Elena Boschi in una intervista a TgCom24 . E lei, citando anche l' andamento dello spread, spiega: «Se si possono ottenere più soldi per la sanità con un tasso migliore di quello del Mes è evidente che non siamo innamorati dei soldi del Mes». È la fine di un grande amore. Ma ne valeva la pena?.
maria elena boschi ettore rosato
A sentire il ministro uscente dell' Economia Roberto Gualtieri la crisi di governo ci ha fatto perdere un bel po' di soldi: solo il 14 gennaio, dopo le dimissioni delle ministre renziane e il conseguente rialzo dello spread, Gualtieri faceva notare che erano andati in fumo quasi 8 milioni. Ma Renzi resta convinto della sua linea. Perché il risultato - spiega in una intervista al Financial Times di ieri - è addirittura «un miracolo».
«La possibilità di essere governati da Draghi era una speranza incredibile. Così ho deciso di rischiare tutto, perché il fine giustifica il rischio ». Anche se, ammette, in questa operazione ha perso potere. Parecchio. «Un mese fa avevo la golden share nel governo, con Draghi no». Ecco spiegato il mistero della scomparsa del Mes.