NON FINIREMO MAI DI MANTENERLI: AI TROMBATI ASSEGNO E PENSIONE

Andrea Indini per IlGiornale.it

Trombati sì, ma su una montagna d'oro. Mentre da una parte lo Stato tira per il collo le piccole e medie imprese e se ne infischia di saldare i debiti contratti con artigiani e aziende, dall'altra si affretta a versare liquidazioni a sei zeri agli ex onorevoli che alle ultime elezioni sono stati buttati fuori dal parlamento.
E, mentre decine di migliaia di esodati vedranno la pensione solo col binocolo, ecco che gli stessi politici silurati si apprestano a ricevere, ogni mese, un lauto vitalizio che gli permetterà di trascorrere una vecchiaia da pascià.

Che fine ha fatto il "trombato" per eccellenza delle ultime elezioni? Pare che Gianfranco Fini non se la passi poi così male. Pare che nei giorni scorsi a Enrico Nan, parlamentare di due legislature fa e avvocato ligure, abbia detto: "Cerchiamo di trovare una stanza gratis dove ci mettiamo un computer per far qualcosa". L'ex presidente della Camera è, finalmente, in pensione: ha già affondato abbastanza partiti e voltato le spalle a troppi elettori.

Incassati 148mila voti (0,46% alla Camera), potrà dedicarsi ai suoi hobby (magari alle immersioni in quel di Giannutri) senza la minima preoccupazione di dover sbarcare il lunario. Potrà farlo anche grazie alla "paccata" di soldi che gli saranno versati dallo Stato: nelle prossime settimane porterà, infatti, a casa un assegno di fine mandato da 250mila euro netti. Tutto qui?

Macchè. Dopo una lunga vita "spesa" a far politica, l'ex leader di An potrà contare su un vitalizio di 6mila euro circa al mese. "Dopo soli trent'anni Fini lascia il Parlamento e quindi mandiamo un saluto a lui e a tutto il suo club di gentiluomini - lo aveva salutato nei giorni scorsi Silvio Berlusconi dal palco di piazza del Popolo - non credo che a Montecarlo se la passi così male".

Il leader di Futuro e Libertà non è certo l'unico "trombato" d'oro. La lista è davvero lunga. Le amministrazioni di Montecitorio e Palazzo Madama stanno infatti calcolando le somme che devono essere erogate entro un mese dalla cessazione del mandato. E, mentre le Camere sono piene zeppe di furbetti dal doppio incarico che continuano a procrastinare la scelta della poltrona su cui sedere (leggi l'articolo), i parlamentari di lungo corso lasciano la cadrega sempre e comunque a spese nostre. Per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro.

Se Fini è senza dubbio il Paperone dei "trombati", non fa tanto peggio Massimo D'Alema che, eletto per la prima volta nel 1987 quando partiva la decima legislatura, incasserà una liquidazione da 217mila euro. E, proprio, come l'ex presidente della Camera, potrà contare di un super vitalizio da 6mila euro al mese. La stessa liquidazione toccherà anche alla democratica Livia Turco e al pdl Domenico Nenia.

Come ricorda Avvenire, i politici possono contare dell'assegno di reinserimento o di fine mandato, "concepito a suo tempo per aiutare i politici che, dopo un'esperienza più o meno lunga in parlamento, potevano incontrare difficoltà nel tornare a svolgere un lavoro comune". Si tratta, grosso modo, dell'80% dell'indennità mensile: quindi circa 8mila euro circa per ogni anno di permanenza in parlamento. Una bella cifra finanziata al 100% da una trattenuta versata, ogni mese, a un Fondo di solidarietà (784 euro per i deputati e 695 euro per i senatori).

Tra i futuristi Fini non è l'unico a dover ringraziare le casse opulte dello Stato. Italo Bocchino lascia il parlamento con un assegno di fine mandato da 141mila euro. Antonio Di Pietro, che potrebbe far ritorno alla sua Montenero di Bisaccia, non è certo la prima volta che è costretto a fare valigie e schiodarsi dal parlamento. Proprio per questo, dovrà accontentarsi di un buono uscita da 58mila euro netti: la prima gli era già stata versata, tempo fa. Non solo. Come faceva sapere qualche settimana fa Libero(leggi l'articolo), anche l'ex pm di Mani pulite potrà godere di una "pensioncina" da 4300 euro al mese.

Non se la passa male nemmeno l'80enne Franco Marini che incasserà una liquidazione da 174mila euro e potrà contare su una pensione da 5.300 euro al mese. E ancora: il pdl Gianfranco Micciché se ne va con 158mila euro, l'Udc Fernando Adornato con 141mila euro e Francesco Rutelli con 100mila euro. Beppe Pisanu, che nel 1992 aveva già incassato una prima buona uscita, si porta a casa 157mila euro. Insomma, tutta gente che potrà dormire sonni tranquilli.

 

GIANFRANCO FINI jpegANTONIO DI PIETRO - ITALIA DEI VALORIMassimo Dalema Italo Bocchino LIVIA TURCO FRANCO MARINI DORMIENTE

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…