NON FO COMPROMESSI CON UN FURBASTRO COME D’ALEMA

Maria Giulia Minetti per "La Stampa"

Grillo respinge le avance del Pd, minaccia di andarsene se il «suo» movimento apre ai democratici. Che ne pensa Dario Fo, amico del capo 5 Stelle, fautore, all'indomani del voto, di un accordo con Bersani? «Un momento, lì c'è stata una manipolazione dei giornalisti. A domanda: "Che ne pensa di un accordo Pd-grillini?", avevo risposto: "Ci devo pensar su, certo da qualche parte bisognerà arrivare...". Ben diverso dal dire: "Bisogna fare l'accordo"».

Però da Lilli Gruber s'è lasciato andare. «So che ci sta», ha detto riferendosi a Grillo.
«Può darsi, magari l'emozione... Un eccesso di ottimismo...».

Be', l'accordo non s'è fatto, comunque. E da che parte voglia andare Grillo, non si capisce.
«Non lo chieda a me. So le cose che sa lei. So che il Pd si ritrova con conflitti interni grandissimi, ma la vecchia guardia che ha fatto tanti casini resiste proterva. Un accordo con questi qui? Con chi per vent'anni ha rimandato il conflitto di interessi? No, è stata una porcata imperdonabile. Ed è solo una delle tante»

Per esempio?
«Ma basterebbe parlare di un fatto che pochi conoscono, l'inciucio dello Stato con gli impresari del gioco d'azzardo. Il giro d'affari è arrivato a limiti incredibili. Abbiamo uno Stato-croupier che porta via il denaro ai disperati. Ci sono stati, ai tempi di Franca (Rame, la moglie di Fo, senatrice dell'Idv nel secondo governo Prodi, ndr), gruppi che sostenevano: così non si può andare avanti. Ebbene, la maggioranza del Pd ha votato perché si andasse avanti!».

Insomma, lei è arrivato alle stesse conclusioni di Grillo: con questa gente non ci si può mettere.
«Con che spirito vai a trattare con un partito che continua a non trovare niente da ridere sui cosiddetti "rimborsi spese". Adesso c'è un contenzioso molto duro col fiorentino, che dice: ci dovete rinunciare! Tenendosi i soldi li portano via a dei poveri disgraziati, lo sanno, ma se li tengono lo stesso».

Ma la politica non è l'arte del compromesso?
«Se andiamo col compromesso, andiamo a rifare tutto daccapo. Troppa intransigenza? Ma è per mancanza di intransigenza che siamo arrivati a questo punto: leggi ad hoc, vendita di deputati a sei a sei, lei crede che quel 25 % di italiani che non ha votato l'ha fatto per pigrizia? No, per schifo!».

I seguaci di Grillo dicono: Napolitano ci dia la possibilità di fare noi il governo. È d'accordo?
«Certo. Ma è possibile? Non lo so»

Se non fosse possibile?
«Si troverà un'altra soluzione. È una faccenda grossa e dunque chiede una soluzione grossa. Comunque, ci vuole una soluzione che non sia di buona volontà ma di intransigenza. Non si può più giocare. Basta con la ballata di prepotenze di Berlusconi. La responsabilità è di tutti i partiti che gli hanno permesso di arrivare fino a questo punto. "Tutti" i partiti».

C'è ancora una possibilità per il Pd d'essere credibile agli occhi del M5S?
«Se invece di reagire a Renzi, Fassina avesse detto: da domani il Pd rinuncia ai rimborsi integralmente... Se proponesse un taglio delle sovvenzioni alla scuola privata in favore di quella pubblica... Invece le proposte che ha fatto sono deboli. La proposta sul conflitto di interessi è piena di scappatoie... Ci vorrebbero promesse vere, sottoscritte davanti a un notaio, magari. Non mi fido del Pd. Come fai a fidarti di un partito dove spadroneggia ancora un furbastro come D'Alema?»

Di Renzi si fiderebbe?
«Non lo conosco abbastanza».

 

dario fo e grillodario foMassimo Dalema Pierluigi Bersanipier luigi bersani Beppe Grillo

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...

jerome powell donald trump

DAGOREPORT – CHE FARÀ IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE AMERICANA, JEROME POWELL? AL GROTTESCO RINCULO TRUMPIANO DI 90 GIORNI SUI DAZI AVRA' CONTRIBUITO, OLTRE AI MERCATI IN RIVOLTA, L'AVANZARE DI UNA FRONDA REPUBBLICANA  CONTRO IL TYCOON GUIDATA DAL SENATORE RAND PAUL (ORA SONO NOVE) - UNA FRONDA CHE, AGGIUNTA AL VOTO DEI DEM, POTREBBE ANCHE METTERE TRUMP IN MINORANZA AL CONGRESSO - SE IL TRACOLLO DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE DIVENTERA' INGESTIBILE, L'ARMA FINALE E' L'IMPEACHMENT DEL CALIGOLA PER MALGOVERNO AI DANNI DEGLI STATI UNITI...

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PAM! PAM! TRUMP FARA' LA FINE DI CLINTON CON MONICA INGINOCCHIATA?NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA STRETTA VICINANZA TRA TRUMP E LA CURVACEA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PAM BONDIUNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: SE BONDI IMPERVERSA SULLE TV AMERICANE, LOOMER È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE DEMENTE A CACCIARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE BOMBASTICHE ERINNI HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…

xi jinping donald trump usa cina

CHE FIGURA DI MERDA COLOSSALE PER DONALD TRUMP: A UNA SETTIMANA DALL'INTRODUZIONE DEI DAZI RECIPROCI CONTRO TUTTI I PAESI DEL MONDO, È COSTRETTO A RINCULARE E ANNUNCIA  UNO STOP DI 90 GIORNI ALLE TARIFFE, "TRANNE CHE PER LA CINA" (LE INDISCREZIONI CHE LUNEDÌ AVEVANO FATTO SPERARE LE BORSE ERANO VERE) - IL COWBOY COATTO DELLA CASA BIANCA, DOPO ESSERSI VANTATO CHE GLI ALTRI LEADER LO STESSERO CHIAMANDO PER "BACIARGLI IL CULO", SE L'È FATTA SOTTO DI FRONTE AL TRACOLLO DEI MERCATI, CHE HANNO BRUCIATO 10MILA MILIARDI DI DOLLARI. SOPRATTUTTO, SI È TERRORIZZATO QUANDO HA VISTO I TITOLI DI STATO AMERICANI DIVENTARE SPAZZATURA (IERI UN'ASTA DA 58 MILIARDI DI DOLLARI DI BOND TRENTENNALI È ANDATA QUASI DESERTA)  - PECHINO NON ABBOCCA ALLE MINACCE DEL TYCOON PERCHÉ HA LA FORZA DI RISPONDERE: GRAZIE AL PETROLIO IRANIANO E AL GAS RUSSO, POTREBBE PERSINO TRASFORMARE IN “AUTARCHICA” LA SUA ECONOMIA. E HA IN MANO L'ARMA DA FINE DEL MONDO: HA IN TASCA 759 MILIARDI DI DEBITO PUBBLICO AMERICANO - LA BORSA DI NEW YORK FESTEGGIA