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LO VOI NON MOLLA E PASSA AL CONTRATTACCO – IL PROCURATORE DI ROMA, AL COPASIR, AZZANNA I SERVIZI CHE LO ACCUSANO DI PRESUNTA FUGA DI NOTIZIE NELLO SPIONAGGIO SUL CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, GAETANO CAPUTI: LA TESI DEL MAGISTRATO È CHE, SE QUALCUNO HA VIOLATO IL SEGRETO, SONO STATI I SERVIZI, CHE HANNO INVIATO LA RELAZOINE INSERENDO I NOMI DEGLI AGENTI SEGRETI – "L’AMAREZZA” PER GLI ATTACCHI DEI GIORNALI DI DESTRA E DEL TG1 SUI VOLI DI STATO…
Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/politica/2025/02/20/news/lo_voi_copasir_caso_paragon-424015227/
FRANCESCO LO VOI IN AUDIZIONE AL COPASIR
Il comportamento della procura di Roma è sempre stato in linea con quanto «previsto dalla legge». Gli atti sulla vicenda Caputi potevano essere inseriti nel fascicolo a carico dei giornalisti del Domani perché la procura non ne aveva mai «ordinato una esibizione», come prevede la legge che i Servizi ritengono sia stata violata. E il Dis non aveva posto alcun vincolo di «segretezza» su quel documento.
Dunque, se errore c’è stato, lo ha commesso eventualmente il numero uno dell’Aisi Bruno Valensise, che ha inviato la relazione oggetto del contendere alla Procura inserendo i nomi degli agenti segreti e non richiedendo alcuna tutela di riservatezza particolare.
il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi
Il procuratore di Roma Francesco Lo Voi […] ieri pomeriggio è stato ascoltato dal Copasir, il Comitato per la sicurezza, in un’audizione durata più di tre ore. Più che una difesa, un contrattacco, quello del capo dei pm di Roma che nel difendere il lavoro suo e del suo ufficio non ha risparmiato le stoccate ai Servizi.
Che, prima volta nella storia del Paese, hanno segnalato alla procura di Perugia il comportamento di un magistrato. Sostiene il Dis in un esposto che ha portato all’apertura di un fascicolo da parte del procuratore di Perugia Raffaele Cantone che Lo Voi avrebbe violato - consegnando ai giornalisti del Domani indagati per una fuga di notizie che riguardava il capo di gabinetto della premier, Gaetano Caputi - il comma 8 dell’articolo 42 della legge 124 sui servizi di sicurezza, in cui si prescrive che i documenti classificati giunti dalle Agenzie devono essere conservati «con modalità che ne tutelino la riservatezza, garantendo il diritto delle parti nel procedimento a prenderne visione senza estrarne copia».
Lo Voi ha spiegato al Copasir che, a suo parere, questo articolo non è applicabile a questa vicenda per una serie di motivi: si fa riferimento a un «ordine » di esibizione della Procura, che in questo caso non c’è stato.
«Dove non sussistano ragioni ostative - si legge invece nella richiesta della Procura ai Servizi - si chiede di volere comunicare le generalità complete delle persone che hanno effettuato gli accessi, unitamente alle ragioni che vi hanno dato causa ».
Inoltre nella norma si parla di documenti classificati, quando invece Aisi nel trasmettere la documentazione non ha posto alcun vincolo di riservatezza. Di più: la scelta di inserire i nomi degli 007 è stata del Dis che ha anche voluto specificare che quegli accessi erano stati autorizzati dall’allora numero due dell’Aisi, Giuseppe del Deo, su autorizzazione del vertice Mario Parente.
il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi
Tutte informazioni che avrebbero potuto restare segrete: sarebbe bastato dire che gli accessi oggetto dell’indagine erano autorizzati. Lo Voi ha inoltre segnalato come una sentenza del Consiglio di Stato spieghi che non c’è alcuna differenza tra chi può consultare e chi ha diritto avere copia di un atto.
Dunque, ha sostenuto, quell’informativa poteva essere assai più stringata, se il Dis non avesse voluto rivelare informazioni particolari. E poteva essere allegata perché non era segreta. E consegnata agli indagati perché non c’è alcuna differenza tra il consultare e farne copia.
FRANCESCO LO VOI - LORENZO GUERINI - COPASIR
Il procuratore di Roma ha spiegato inoltre che se un segreto è stato rivelato, ecco, è quello che lo riguardava. Il riferimento è al carteggio tra lui e l’Autorità delegata, Alfredo Mantovano, sui voli di Stato: Lo Voi ritiene di averne diritto, nei trasferimenti tra Roma e Palermo, la sua città, per una questione di sicurezza. Mantovano è di parere contrario.
Il caso è ora in discussione al Consiglio di Stato ed è stato portato anche sul tavolo del presidente della Repubblica. Il tutto è finito sui media, secondo Lo Voi violando appunto un segreto di Stato. Così come riservate dovevano restare le sue vacanze, con tanto di destinazione, raccontate anch’esse nei giorni scorsi dai giornali. Per questo il procuratore di Roma ha detto di essere particolarmente “amareggiato” […]. Nei prossimi giorni al Csm si discuteranno due mozioni presentate dai laici del centrodestra che hanno chiesto la sua incompatibilità ambientale. […]
il procuratore di roma francesco lo voi foto today.it
francesco lo voi
il procuratore capo di roma francesco lo voi
il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi
il servizio del tg1 sui voli di stato di francesco lo voi