dureghello michetti

"NON PUÒ ESSERCI SPAZIO PER QUESTO BIECO ANTISEMITISMO" – LA PRESIDENTE DELLA COMUNITA’ EBRAICA DI ROMA SI SCAGLIA CONTRO MICHETTI PER LE FRASI DEL CANDIDATO SINDACO DEL CENTRODESTRA SULLA SHOAH E "IL POTERE DELLE BANCHE": “ESTERNAZIONI INACCETTABILI E PERICOLOSE CHE NASCONDONO UN INQUIETANTE PREGIUDIZIO. IL NEOFASCIMO È UN TEMA TROPPO SPESSO SOTTOVALUTATO MENTRE INVECE È UNA PIAGA DELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA..."

Ruth Dureghello per la Stampa

 

enrico michetti al seggio

Siamo davanti al Tempio maggiore per ricordare quella tragica e terribile pagina di odio antisemita antisionista, quando la Sinagoga fu attaccata il 9 ottobre: oltre quaranta persone furono ferite e un bambino morì. E siamo a una settimana dal 16 ottobre, giorno in cui ricorderemo la deportazione degli ebrei romani ad Auschwitz, una settimana particolarmente significativa non soltanto per gli ebrei di Roma ma per tutta la città.

 

All'uscita dello Shabbat abbiamo letto queste esternazioni inaccettabili e pericolose di Michetti che ci hanno imposto di esprimere lo sdegno, l'indignazione ma soprattutto di sollevare l'attenzione su un tema estremamente pericoloso per tutti. L'antisemitismo è ancora una questione gigantesca in Europa, e vediamo riemergere anche in Italia sentimenti antisociali e antisemiti in contesti incredibili. Addirittura tra quelli che animano questi sentimenti c'è chi si propone come guida di Roma. Questo non può essere l'unico tema della campagna elettorale, ovvio, ma nessuno può permettere che ci siano ambiguità. È troppo pericoloso non soltanto per il mondo ebraico ma per la società civile.

matteo salvini enrico michetti giorgia meloni

 

Abbiamo letto con indignazione e sgomento parole che ci riportano al più bieco antisemitismo, parole che ci riportano a scritti di settant' anni fa, quelli che hanno portato alla propaganda antisemita. Di fronte a questo il richiamo a tutti è a reagire contro coloro che vogliono fondare la società sull'odio e sul pregiudizio. C'è bisogno di presidiare i valori collettivi e condannare ogni forma di antisemitismo e di intolleranza che purtroppo riemerge nel contesto comune in modo sempre più forte. Non ci può essere spazio nella politica e nella società civile per queste forme. Dobbiamo responsabilizzarci tutti e allontanare queste forze. In questo momento ci sono grandi fragilità nel mondo giovanile nel tessuto sociale, nelle periferie, abbiamo il dovere di non lasciare le persone nelle mani dei manipolatori sociali che creano odio.

giorgia meloni con enrico michetti

 

Il neofascimo è un tema troppo spesso sottovalutato mentre invece è una piaga della società contemporanea. Una piaga che si sta riproponendo di fronte al malessere sociale e alle debolezze e di fronte alla mancanza di punti di riferimento come un problema centrale per il futuro. O facciamo qualcosa e lo facciamo subito, oppure rischiamo di avere perso ancora una volta una battaglia di civiltà. Quando chiediamo di ricordare la Shoah non lo facciamo per noi ebrei: lo facciamo perché la Shoah è il paradigma del male e il male va combattuto senza ambiguità di nessun tipo. Le parole di Michetti sono pericolose e nascondono un inquietante pregiudizio.

RUTH DUREGHELLO CON SERGIO MATTARELLARUTH DUREGHELLOruth dureghello foto di baccoruth dureghello riccardo di segniruth dureghello e samy modiano foto di bacco

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...