
NORDIO, CHE CYBER-PASTICCIO! – IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA LANCIA L’ALLARME SUI GROSSI PROBLEMI DEL PROCESSO PENALE TELEMATICO, IMPEGNO-CARDINE PRESO DAL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA PER IL PNRR – DAL 1 APRILE È SCATTATO L’OBBLIGO PER MAGISTRATI E AVVOCATI DI USARE IL SOFTWARE SVILUPPATO DA LARGO ARENULA PER DEPOSITARE TUTTI GLI ATTI DEI PROCESSI DI PRIMO GRADO. MA L'APP NON FUNZIONA. E IL CSM È COSTRETTO A CHIEDERE AL MINISTERO LA CONSERVAZIONE DEL DOPPIO BINARIO ANALOGICO-DIGITALE…
Estratto dell’articolo di Giovanni Negri per “Il Sole 24 Ore”
CARLO NORDIO ALLA CAMERA - DISCUSSIONE MOZIONE DI SFIDUCCIA - FOTO LAPRESSE
Il Consiglio superiore della magistratura torna a sottolineare le criticità del processo penale telematico, tra i cardini degli impegni presi dal ministero della Giustizia nel contesto del Pnrr.
Con una delibera approvata dal plenum si ricorda che le difficoltà di App, l’applicativo ministeriale, emergono anche davanti ai nuovi obblighi in vigore da pochi giorni, visto che dal 1° aprile il canale digitale è la via teoricamente esclusiva per l’iscrizione delle notizie di reato e per il deposito degli atti in una serie di giudizi speciali (abbreviato, direttissimo, immediato).
Tanto da spingere il Consiglio superiore della magistratura a chiedere al ministero la conservazione del doppio binario analogico-digitale (scelta che peraltro numerosi capi degli uffici giudiziari hanno già fatto, sia a inizio anno davanti a obblighi ancora più significativi sia in questi giorni).
Nel dettaglio il Csm segnala che, quanto alle iscrizioni delle notizie di reato, il procedimento «risulta farraginoso e gravemente carente sotto il profilo dell’usabilità; il che, se non impedisce l’iscrizione dei procedimenti, la rallenta sensibilmente rispetto ai tempi richiesti nel regime analogico, in alcuni casi raddoppiandoli o triplicandoli».
CARLO NORDIO - FOTOMONTAGGIO DEL FATTO
[...] «Per ogni procedimento è invece necessario seguire un percorso complicato e non intuitivo per valutare la correttezza degli elementi con cui si procede all’iscrizione».
Per i giudizi speciali il Csm torna a lanciare l’allarme sull’indisponibilità per magistrati e avvocati di strumenti telematici adeguati che permettano, per esempio nel giudizio direttissimo, il deposito telematico di atti nel corso del processo e la sottoscrizione del verbale da parte di tutti gli intervenuti. [...]