DIES IRAN – IL LOOK CHE TI UCCIDE! NUOVA OFFENSIVA DEGLI ULTRACONSERVATORI: ASSALTI CON L’ACIDO CONTRO LE DONNE “CHE PORTANO MALE IL VELO”
Maurizio Molinari per “la Stampa”
La iraniana arrestata per non avere indossato hijab
Nella città iraniana di Isfahan sono avvenuti diversi attacchi con l'acido contro donne che indossavano il velo islamico in maniera poco ortodossa e la vicenda è oggetto di un’interrogazione da parte di un gruppo di deputati riformisti nel Parlamento di Teheran. Sarebbero almeno 13 gli episodi, secondo fonti locali, e le vittime sono delle giovani che portavano l'hijab in maniera non del tutto aderente alle leggi iraniane ovvero spostando il velo in maniera da scoprire il volto e anche i capelli.
L’agenzia Isna afferma che gli attacchi sono avvenuti «da parte di motociclisti» e fra le vittime vi sono una donna di 27 anni di nome Neda ed un’altra, Maryam, che ha raccontato: «Ero al volante, mi sono fermata per rispondere ad una telefonata e uno sconosciuto mi ha gettato addosso due litri di acido colpendomi al volto, sulle mani e sul corpo». Le due donne sono ricoverate per gravi ustioni.
I social network hanno divulgato il fenomeno, accompagnato dal timore fenomeno, accompagnato dal timore delle ragazze iraniane su una campagna di aggressioni da parte di elementi ultraconservatori. «Abbiamo paura ad uscire in strada» ha scritto sul Web una giovane di Isfahan.
Attacchi simili contro «chi porta male l'hijab» sono già avvenuti in Afghanistan, Pakistan e India, accompagnati da moniti a «chiudere i finestrini delle auto» perché le donne «che infrangono la legge islamica» sono sovente automobiliste. La polizia di Isfahan ammette di aver operato «quattro arresti» per gli attacchi che hanno provocato l’esplicita condanna da parte di una delle maggiori autorità cittadine, l’Hojatoleslam Mohammad Taghi Rahbar.
il presidente iraniano rohani si gode l iran ai mondiali
Da qui è partita l’iniziativa di alcuni deputati che hanno scritto al presidente Hassan Rohani affinché faccia sapere «quali iniziative intende adottare» perché «serve maggiore protezione per le donne». Ma Morteza Mirbagheri, viceministro dell’Interno, ridimensiona l’avvenuto: «Gli attacchi non sono episodi collegati».