OBAMA, ULTIMO APPELLO - DOMANI SERA MATCH TV DI RITORNO CON ROMNEY, SE PERDE ANCHE STAVOLTA E’ FRITTO - 48 ORE DI RITIRO IN UN RESORT DI LUSSO IN VIRGINIA PER PREPARARE LA SFIDA DI NEW YORK (FORMAT CON DOMANDE DEL PUBBLICO) - INVARIATO IL TEAM: LO SPIN DAVID AXELROD E JOHN KERRY COME SPARRING - BARACK HA BISOGNO DI UN KO, A MITT PUO’ BASTARE UN PARI - IL MORMODOTATO INTANTO COMIZIA IN OHIO E ATTACCA LA CINA…

Maurizio Molinari per "la Stampa"

Barack Obama entra in ritiro per prepararsi al dibattito di domani sera con Mitt Romney alla Hofstra University di Long Island e i suoi collaboratori promettono che «sarà più aggressivo». Accompagnato dal guru politico David Axelrod e dal senatore John Kerry, che nelle simulazioni impersona Romney, Obama è arrivato al Kigsmill Resort di Williamsburg, in Virginia, da dove i portavoce assicurano che uscirà «solo per andare al duello tv».

Il resort si trova sul James River ed ospita in questi giorni l'evento «Ferraris on the James» che vede i proprietari delle più popolari auto italiane cimentarsi in attività comuni. C'erano almeno 11 Ferrari quando Obama è arrivato al resort, per andare ad occupare una delle ville che costeggiano il campo da golf. Poco lontano c'è l'edificio dove sono iniziate le simulazioni che vedono all'opera lo stesso team che coadiuvò Obama prima del dibattito di Denver.

La scelta di non aver voluto cambiare squadra conferma la fiducia di Obama in Kerry e Axelrod. Robert Gibbs, ex portavoce della Casa Bianca, assicura che «Obama non è stato contento del dibattito di Denver e a New York sarà più determinato, aggressivo». La preparazione comunque è differente perché il secondo dibattito avrà come formato il «town hall meeting», con le domande del pubblico che si alternano a quelle del moderatore, e ciò significa che gli sfidanti hanno meno opportunità di attaccarsi.

A confortare il Team Obama sono arrivati i dati della raccolta fondi in settembre perché i 181 milioni ottenuti non solo portano il totale a 950 milioni ma fanno lievitare il numero dei finanziatori a 4 milioni. Mai nessuna campagna presidenziale aveva raggiunto un tale numero e per Jim Messina, coordinatore di «Obama for America», ciò significa che la mobilitazione dal basso, in gran parte via Internet, promette bene in vista dell'Election Day.

Anche Romney è entrato in ritiro, scegliendo la roccaforte di Boston per prepararsi, ma a differenza di Obama ha dedicato le ore precedenti ad un comizio, a Portsmouth in Ohio, nel quale ha lanciato un duro attacco contro l'amministrazione accusandola di «aver consentito alla Cina di mentire su commercio e valuta, riuscendo a rubarci posti di lavoro».

«Dal mio primo giorno alla Casa Bianca dichiarerò che la Cina manipola la valuta in maniera sleale» ha aggiunto Romney, lasciando intendere che si prepara a restare all'offensiva domani sera. E il vice Paul Ryan gli ha dato manforte: «La concorrenza sleale cinese ci è costata due milioni di posti di lavoro ma Obama non se n'è accorto».

 

Obama e Romney Romney e Obama BARACK OBAMA E MITT ROMNEY David AxelrodJOHN KERRY

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