1. I GALLETTI DI FRANCIA HANNO UN PROBLEMA CON LE DONNE AL POTERE? IN UNA SETTIMANA QUATTRO DI LORO SONO STATE RIMOSSE DALL’INCARICO O CRITICATE. COINCIDENZA, MACHISMO CAVALCANTE O FINALMENTE SONO TRATTATE COME GLI UOMINI? 2. LA DIRETTRICE DI “LE MONDE” NATALIE NOUGAYRÈDE È STATA FATTA FUORI, LA DIRETTRICE DEL MUSEO PICASSO DI PARIGI ANNE BALDASSARRI È STATA SOLLEVATA DALL’INCARICO, IL MINISTRO DELL’AMBIENTE SÉGOLÈNE ROYAL È STATA COSTRETTA A RITRATTARE SUI COLLEGHI “SESSISTI E ARROGANTI”, E ANNE LAUVERGEON, LA BUSINESSWOMAN DI MAGGIOR SUCCESSO IN FRANCIA, È STATA ATTACCATA PER LA SUA GESTIONE DI AREVA 3. LE FEMMINISTE: ”PUÒ NON ESSERE FACILE ALTROVE, MA E’ ANCORA MOLTO DIFFICILE IN QUESTO PAESE CHE UNA DONNA SIA ACCETTATA IN POSIZIONI DI POTERE. SE UN UOMO HA UNA FORTE PERSONALITÀ, LA GENTE DICE “CHE CARATTERE!”. SE UNA DONNA HA UNA FORTE PERSONALITÀ DICONO “CHE PERSONA DIFFICILE! IMPOSSIBILE LAVORARCI”

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E' stata una settimana dura per le donne francesi di potere: la direttrice di "Le Monde" è stata fatta fuori, la direttrice del Museo Picasso di Parigi è stata sollevata dall'incarico, il Ministro dell'Ambiente Ségolène Royal è stata costretta a ritrattare sui colleghi "sessisti e arroganti", e Anne Lauvergeon, la businesswoman di maggior successo in Francia, è stata attaccata per la sua gestione di Areva (la multinazionale che opera nel campo dell'energia nucleare). E' una coincidenza? O tutto dipende dal fatto che siano donne?

Nel caso della direttrice di "Le Monde" Natalie Nougayrède e della direttrice del Museo Picasso Anne Baldassarri, le critiche sono simili: troppo dispotiche, autoritarie, incapaci a delegare. Impossibile lavorarci insieme.

Nella società francese è da poco che le donne occupano posti dirigenziali. Le pioniere sembrano pagare il consueto prezzo di chi per primo assale un cittadella difesa con accanimento.

Florence Montreynaud, femminista attivista e scrittrice dichiara: « Questi accadimenti non sono affatto una coincidenza, ma ci raccontano qualcosa della Francia. E' ancora molto difficile in questo paese che una donna sia accettata in posizioni di potere. Può non essere facile altrove, ma qui è molto difficile. Se un uomo ha una forte personalità, la gente dice "Che carattere!". Se una donna ha una forte personalità dicono "Che persona difficile! Impossibile lavorarci".

Sostiene una politica socialista che ha chiesto di non essere nominata: «L'attitudine machista resta prevalente in politica, anche a sinistra. Il pregiudizio verso le donne a volte le porta a reagire in maniera eccessiva e a diventare ipersensibili. Faticano così tanto a sopravvivere in un mondo maschile che alla fine non esprimono le qualità di gentilezza e collaborazione che invece potrebbero portare negli affari e in politica».

La posizione di una giornalista di "Le Monde" è diversa: «Natalie Nougayrède è stata nominata direttrice proprio perché era tempo di dare una chance alle donne. Ha fallito perché non è stata in grado di andare d'accordo con la redazione»

La femminista Ms Montreynaud guarda ai fatti in modo tutto sommato positivo: «Se le donne ai piani alti sono giudicate come gli uomini, allora va bene. E' quello che chiediamo da 40 anni, essere trattate esattamente come loro. Anche quando sbagliamo».

Concorda sul fatto che la Francia abbia un problema ad accettare l'idea di "donne al potere": «Ad esempio vengono chiamate sempre per nome, mai per cognome. Sono le Ségolène, le Annie, le Natalie. Mi disgusta. E' un modo per sminuire le persone. Inoltre in Francia è difficile per una donna essere allo stesso tempo potente e femminile. Devono vestirsi come gli uomini, con completi seriosi, e avere i capelli corti, se voglio essere accettate. Ne è un esempio Christine Lagarde».

Il Presidente Hollande ha insistito affinché la metà dei suoi ministri fossero donne. Quando
Cécile Duflot, ministro della giustizia territoriale e dell'alloggio, si è presentata all'Assemblea Nazionale con un vestitino estivo è stata criticata e fischiata. Ma il mondo sta cambiando, che agli uomini francesi piaccia o meno.

 

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