MI GIRANO I GENTILONI - ORLANDO S’INCAZZA PER LA SCELTA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI PARTECIPARE ALLA CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DI RENZI - IL MINISTRO ROSICA: “SPIACE CONSTATARE CHE GENTILONI NON SI SIA POTUTO SOTTRARRE: DOVREBBE ESSERE SUPER PARTES…”
Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”
Matteo Orfini, reggente del partito e sostenitore di Matteo Renzi, fissa il paletto: «Se vota più di un milione di persone, siamo soddisfatti». La vera affluenza si scoprirà domenica sera, quando si chiuderanno le urne per le primarie del Partito democratico. Ieri i tre sfidanti - Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano - intanto, hanno iniziato a chiudere la loro campagna. E il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha scelto di partecipare alla manifestazione romana finale dell' ex segretario (sia pure in sua assenza, presente Roberto Giachetti).
Il premier suggella il patto con Renzi. E esordisce così: «Sono un po' emozionato, sono 4-5 mesi che non partecipo ad una riunione politica». Poi lancia un appello alla partecipazione, rilanciando il ruolo delle consultazioni di partito: «Mi auguro che tutti vadano a votare. Ho sentito ragionamenti sul logoramento delle primarie ma è una conquista preziosa».
Gentiloni aggiunge: «Il mio contributo sarà quello di continuare a sostenere il Pd, mi auguro a guida di Matteo, e di cercare di portare anche la comunità del Pd nelle condizioni migliori possibili fino alle prove elettorali, quando ci saranno». Non proprio subito: «Io considererò la mia missione compiuta quando riusciremo a completare questo lavoro con un alto tasso di riforme».
maurizio martina e renzi al lingotto
Partecipazione, quella di Gentiloni, che non piace affatto agli sfidanti, come dimostrano le parole di Andrea Martella, sostenitore di Orlando: «Il rush finale per Renzi è stato fatto dal governo invece che dal comitato elettorale. Spiace constatare che anche Gentiloni non si sia potuto sottrarre. Spiace perché il premier dovrebbe essere super partes ». Salta a dopo le primarie, invece, il previsto incontro di stamattina a Caserta con il ministro Dario Franceschini.
Renzi ieri ha fatto una trasferta anche a Bruxelles. In volo si è improvvisato controllore, con tanto di microfono e battuta sull' Alitalia: «L' aereo arriverà in anticipo perché Alitalia funziona, alla faccia di quelli che ne parlano male». In Belgio Renzi lancia cinque proposte per la Ue», con lo slogan: «Europa sì, ma non così».
E mentre la mamma di Emiliano si preoccupa per il figlio infortunato dopo il passo di danza («mi fa preoccupare, non si cura»), il presidente della Puglia contesta un congresso «fatto con rito abbreviato, quasi clandestino» e vede nero nel futuro post primarie: «Renzi perderà le elezioni e ha già deciso, dopo il voto, di allearsi con Berlusconi». Sulle alleanze Emiliano la pensa come Orlando. Che spiega: «Se vince Renzi farà l' alleanza con Berlusconi, se vinco io si costruirà un nuovo centrosinistra». Lo stesso obiettivo a cui punta l' ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
La vittoria di Renzi è data per probabile ma Orlando avverte: «In Francia i sondaggisti hanno sbagliato le previsioni.Di scontato non c' è niente». E a proposito di sondaggi, Emiliano dà un' interpretazione maliziosa sulle cifre girate in questi giorni: «I sondaggi sono stati diffusi appositamente per scoraggiare la gente». Basterebbero, dice, «che 200-300 mila persone in più del previsto andassero a votare per me per cambiare la storia del Pd e del Paese».
Si attende l' esito delle primarie anche per capire come si uscirà dallo stallo sulla legge elettorale. Ma proprio domenica l' Unità non sarà in edicola: in serata l' assemblea dei redattori del quotidiano di riferimento del Pd ha annunciato la protesta: «Non seguiremo la giornata dopo l' ennesima provocazione dell' azienda»