SCOPARE COSTA CARO - BERLUSCONI CONTINUA A VERSARE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO ALLE (EX) PAPI-GIRLS - DALLE CARTE PROCESSUALI EMERGONO VERSAMENTI CONTINUI A MINETTI, LODDO, GUERRA, SORCINELLI, VISAN & COMPANY - 405MILA EURO ALLA BRAMBILLA, 65MILA A MEOCCI, 125MILA ALLA MOGLIE DI GALAN

Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera

 

Minetti Berlusconi Minetti Berlusconi

Son passati gli anni ruggenti delle «cene eleganti» ad Arcore, sono passati anche gli anni decadenti dei processi Ruby, eppure Nicole Minetti non smette di ricevere denaro da Silvio Berlusconi: ancora oggi, e quantomeno dall’aprile 2014 e nel 2015 e anche in questo inizio di 2016, puntuale a ogni inizio mese dal conto personale dell’ex premier parte un bonifico di 15.000 euro con la motivazione «prestito infruttifero».

 

E oltre a questi abbondanti 300.000 euro, il 30 settembre 2015 Berlusconi ha anche versato a Minetti 65.000 euro con la causale «risarcimento danni alla Regione»: probabile riferimento al fatto che la Corte dei Conti lombarda avesse condannato l’ex consigliere regionale a saldare 27.500 euro di danno erariale per gli indebiti rimborsi di spese (non) «istituzionali».

SILVIO BERLUSCONI CON GIORGIA IAFRATE IL COMMISSARIO DI POLIZIA CHE AFFIDO RUBY A NICOLE MINETTI jpegSILVIO BERLUSCONI CON GIORGIA IAFRATE IL COMMISSARIO DI POLIZIA CHE AFFIDO RUBY A NICOLE MINETTI jpeg

 

I nuovi versamenti a Minetti (la cui condanna d’Appello nel processo Ruby-bis a 3 anni per favoreggiamento della prostituzione ad Arcore è stata annullata a fine 2014 dalla Cassazione che ha ordinato un nuovo processo di secondo grado anche per Emilio Fede e Lele Mora)

 

emergono oggi dall’estratto conto personale 2014-2015-2016 di Berlusconi depositato dai pm Forno-Siciliano-Gaglio nell’udienza preliminare Ruby-ter che vede imputato di corruzione di testimoni l’ex premier, assolto dall’Appello e dalla Cassazione dopo una iniziale condanna nel suo primo processo Ruby.

 

MIRIAM LODDO MIRIAM LODDO

Un rapporto del generale della Guardia di Finanza Bruno Bottillo e del colonnello Gabriele Procucci mette in evidenza, per la pertinenza all’udienza preliminare, 130.00 euro in tre bonifici ad Alessandra Sorcinelli, 52.000 per le spese di soggiorno di Barbara Guerra e

 

Ioana Visan a «L’Albereta Resort» di Erbusco (Brescia), 27.000 al marito di Marianna Ferrera per l’affitto di una casa in centro a Milano, 30.000 di «regalìa» a Ioana Visan, 10.000 a testa a Raissa Skorkina, Miriam Loddo e Giovanna Rigato.

 

MICHELA VITTORIA BRAMBILLA AL NEGOZIO DI SCARPE MICHELA VITTORIA BRAMBILLA AL NEGOZIO DI SCARPE

Fuori invece dalla rilevanza penale, ma parimenti depositati dai pm alle difese tra i quasi 100 milioni di euro di complessive uscite nel periodo in esame, figurano centinaia di altri bonifici (compresi gli adempimenti per il divorzio, le donazioni a familiari, le parcelle legali, o i 23 milioni a Forza Italia «in qualità di garante fidejussore»), tra i quali qui si riferiranno solo quelli con profili di rilevanza pubblica dei destinatari.

 

È il caso della parlamentare ed ex ministro Michela Vittoria Brambilla, che il 20 luglio 2015 riceve 405.000 euro come «prestito infruttifero»: interpellata ieri, la deputata conferma trattarsi dei soldi con i quali, essendo rimasta legale rappresentante dei Circoli della

 

Libertà confluiti però dal 2008 in Forza Italia, nel 2015 fu fatto fronte a due cause legali:

quella da 217.000 euro vinta da un ex dipendente dei Circoli per illegittimo licenziamento, e quella per gli affitti arretrati dovuti a Unipol-Fonsai per la sede milanese dei Circoli.

barbara guerra e ioana visanubarbara guerra e ioana visanu

 

L’11 novembre 2015 è di 65.000 euro il «prestito infruttifero» bonificato dal fondatore delle reti Fininvest-Mediaset all’ex direttore generale della Rai (nel 2005-2006) Alfredo Meocci, già deputato del Pdl ed ex membro della commissione di Vigilanza Rai: Meocci, interpellato dal Corriere , spiega di aver chiesto a Berlusconi un prestito per motivi personali in un momento di difficoltà economiche.

 

Tutt’altra matrice di difficoltà economiche, conseguenti cioè all’arresto di Giancarlo Galan nell’inchiesta veneziana sul Mose conclusasi con 2 anni e 10 mesi patteggiati e una serie di sequestri, sembra poi il contesto dei 125.000 euro di «prestito infruttifero» il 16 luglio 2015 alla moglie, Sandra Persegato, dell’ex governatore veneto ed ex ministro.

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